Una
nota dell’Ufficio di Presidenza per le Pari Opportunità della Provincia di
Pistoia
PISTOIA. La distruzione del
roseto alla Biblioteca S. Giorgio dedicato alle 122 donne uccise in questo anno
2012 è da considerare non solo un atto di vandalismo, ma anche il vilipendio
alla memoria di queste vittime di femminicidio.
Si è forse
voluto colpire il simbolo del sacrificio di tante donne per denigrare quanti in
questi ultimi tempi cercano di evidenziare l’emergenza della violenza sulle
donne, oppure è un atto di rivendicazione del primato maschile sulla figura
femminile?
Ciò che
sta avvenendo nella società italiana non può che sconcertarci ed è amaro
constatare che purtroppo, nonostante le azioni attive di contrasto e le
campagne di sensibilizzazione, non solo non diminuisce il numero delle donne
vittime di violenza, ma da alcune parti avanzano opinioni che rimandano alle
donne la responsabilità della violenza subita.
Tutto
questo è inaccettabile e completamente avulso dalla realtà, inoltre è ancora
più grave se queste prese di posizione ispirano atti dimostrativi come la distruzione
del “Roseto delle Donne” di Pistoia.
La
Commissione per le Pari Opportunità della Provincia di Pistoia esprime profonda
amarezza e seria preoccupazione per quanto accaduto, ma ribadisce la ferma
volontà di operare affinché si affermi la cultura della tutela della vita e
della dignità della donna e rinnova il proprio impegno per la promozione di
tutti gli strumenti legislativi e operativi che contribuiscono al contrasto
della violenza sulle donne.
Dobbiamo
credere e perseverare nella convinzione che sia possibile un progresso civile e
sociale basato sulla cultura del rispetto reciproco e del pieno riconoscimento della
persona, uomo o donna che sia.
[comunicato]
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[Lunedì 31
dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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