Il
capogruppo Fli-Udc scrive a Bertinelli sui casi di Lorenzo Becattini e Stefano
Marini
PISTOIA. Alessio Bartolomei ritiene che la
decisione di correre per le primarie Pd per il Parlamento possa influenzare
negativamente il personale di alcune società partecipate:
Caro Sindaco,
conoscendo bene
le tue opinioni e la tua sensibilità riguardo al delicato tema dei conflitti di
interesse ed all’uso distorto delle cariche pubbliche per interessi personali,
credo di potermi rivolgere a te, trovando orecchi attenti alla richiesta che
vengo a formularti.
Ormai è scontato
che alle prossime elezioni primarie del Pd si presenteranno come candidati al parlamento,
i presidenti di Toscanaenergia, Lorenzo Becattini e della Spes di Pistoia (ex
Istituto Case Popolari), Stefano Marini. Al di là di altre considerazioni che
potrei fare sulla vicenda, mi limito ad evidenziare quanto sia poco opportuno,
in via di massima, che i Presidenti di società pubbliche decidano di
partecipare a competizioni elettorali, finendo per coinvolgere, volenti o
nolenti, i dipendenti, gli utenti, i soci delle società stesse.
Mi si può
rispondere che i Presidenti in questione sono liberi cittadini e possono
decidere liberamente di esercitare l’elettorato passivo. Sono d’accordo, ma ciò
non conferma che per l’immagine e la credibilità della società che presiedono
sarebbe utile ed opportuno si dimettessero dalle loro cariche da subito, anche
perché, in caso di sconfitta, confermerebbero la sensazione di società
utilizzate da dirigenti politici del Pd (perché tali sono) per le proprie
carriere personali e fino a quando quelle società, con i ricchi compensi
percepiti, fanno loro comodo.
Per queste
evidenti ragioni, facendo appunto leva sulla tua sensibilità, quale Sindaco del
Comune di Pistoia, che detiene significative quote sociali sia in
Toscanaenergia, sia in Spes, ti invito a chiedere che i Presidenti Becattini e
Marini si dimettano dalle loro cariche immediatamente, qualora confermino la
decisione di candidarsi alle prossime elezioni primarie del Pd. Mi sembrerebbe
un gesto necessario ed opportuno, prima di tutto per la dignità e la
credibilità delle società da costoro presiedute.
Alessio Bartolomei
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[Sabato 22
dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
Premesso che gli altri partiti, compresi quelli del centro, nella scelta dei andidati sono ancora più ottusi e oscuri del PD (che almeno una parvenza di partecipazione la garantisce), trovo anch'io che titolari di enti così delicati dovrebbero - se candidati - almeno sospendersi. Per una elementare questione di opportunità.
RispondiEliminaMa con una politica così barbara, chi guarda più - ormai - allo stile?
PS)- E che tristezza, nell'assistere a questo tipo di candidature, provenienti da gente del più puro apparato ...
Da sottolineare che i candicati del PD, sono tipicamente dei professionisti della politica.
RispondiEliminaPensate diversamente che dal mondo delle professioni, possano staccarsi con tale facilità persone per fare esperienza nel girone dantesco denominato "candidatura"? Quindi non deve sorprendere se i postulanti candidati provengono dall'apparato. Oggi sono parcheggiati negli organigrammi dei carrozzoni della politica regionale e domani, andranno in parlamento: è il do ut des.
E' chiaro che, chi più ha dato (al partito), più avrà. La gente? E' appiattita sull'ignavia più stagionata e continua a votare, per amore, passione e ideologia. Sempre lì, solo lì, persistentemente lì!
Non c'è caso di Untouchables o Comunità Montana che serva a sbrogliarsi gli occhi dalle fette di prosciutto.
MDB