sabato 22 dicembre 2012

BARTOLOMEI: «SINDACO, CORRERE DA PRESIDENTI DI TOSCANA ENERGIA E SPES NON È UN CONFLITTO D’INTERESSI?


Il capogruppo Fli-Udc scrive a Bertinelli sui casi di Lorenzo Becattini e Stefano Marini

PISTOIA. Alessio Bartolomei ritiene che la decisione di correre per le primarie Pd per il Parlamento possa influenzare negativamente il personale di alcune società partecipate:

Caro Sindaco,
conoscendo bene le tue opinioni e la tua sensibilità riguardo al delicato tema dei conflitti di interesse ed all’uso distorto delle cariche pubbliche per interessi personali, credo di potermi rivolgere a te, trovando orecchi attenti alla richiesta che vengo a formularti.

Ormai è scontato che alle prossime elezioni primarie del Pd si presenteranno come candidati al parlamento, i presidenti di Toscanaenergia, Lorenzo Becattini e della Spes di Pistoia (ex Istituto Case Popolari), Stefano Marini. Al di là di altre considerazioni che potrei fare sulla vicenda, mi limito ad evidenziare quanto sia poco opportuno, in via di massima, che i Presidenti di società pubbliche decidano di partecipare a competizioni elettorali, finendo per coinvolgere, volenti o nolenti, i dipendenti, gli utenti, i soci delle società stesse.
Mi si può rispondere che i Presidenti in questione sono liberi cittadini e possono decidere liberamente di esercitare l’elettorato passivo. Sono d’accordo, ma ciò non conferma che per l’immagine e la credibilità della società che presiedono sarebbe utile ed opportuno si dimettessero dalle loro cariche da subito, anche perché, in caso di sconfitta, confermerebbero la sensazione di società utilizzate da dirigenti politici del Pd (perché tali sono) per le proprie carriere personali e fino a quando quelle società, con i ricchi compensi percepiti, fanno loro comodo.
Per queste evidenti ragioni, facendo appunto leva sulla tua sensibilità, quale Sindaco del Comune di Pistoia, che detiene significative quote sociali sia in Toscanaenergia, sia in Spes, ti invito a chiedere che i Presidenti Becattini e Marini si dimettano dalle loro cariche immediatamente, qualora confermino la decisione di candidarsi alle prossime elezioni primarie del Pd. Mi sembrerebbe un gesto necessario ed opportuno, prima di tutto per la dignità e la credibilità delle società da costoro presiedute.
Alessio Bartolomei
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[Sabato 22 dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

2 commenti:

  1. Premesso che gli altri partiti, compresi quelli del centro, nella scelta dei andidati sono ancora più ottusi e oscuri del PD (che almeno una parvenza di partecipazione la garantisce), trovo anch'io che titolari di enti così delicati dovrebbero - se candidati - almeno sospendersi. Per una elementare questione di opportunità.

    Ma con una politica così barbara, chi guarda più - ormai - allo stile?

    PS)- E che tristezza, nell'assistere a questo tipo di candidature, provenienti da gente del più puro apparato ...

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  2. Da sottolineare che i candicati del PD, sono tipicamente dei professionisti della politica.
    Pensate diversamente che dal mondo delle professioni, possano staccarsi con tale facilità persone per fare esperienza nel girone dantesco denominato "candidatura"? Quindi non deve sorprendere se i postulanti candidati provengono dall'apparato. Oggi sono parcheggiati negli organigrammi dei carrozzoni della politica regionale e domani, andranno in parlamento: è il do ut des.
    E' chiaro che, chi più ha dato (al partito), più avrà. La gente? E' appiattita sull'ignavia più stagionata e continua a votare, per amore, passione e ideologia. Sempre lì, solo lì, persistentemente lì!
    Non c'è caso di Untouchables o Comunità Montana che serva a sbrogliarsi gli occhi dalle fette di prosciutto.
    MDB

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