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MONTAGNA. Storia d’amore e d’amicizia, ma anche storia di mafia,
naturalmente contro la mafia e contro la violenza il nuovo romanzo di Giampaolo
Merciai che si presenta a Pian degli Ontani e a Pracchia.
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[Domenica 4 agosto 2013 | 18:10 - © Quarrata/news]
Presentare un libro dal titolo "Terra Fangosa" a due passi da "La Frassa", nell'albergo del Ceccarelli Sindaco di Cutigliano, è tutto un programma.
RispondiEliminaLeggere per capire la differenza, grazie!
RispondiEliminaPoiana, Lei è un geniaccio, lo scrittore Giampaolo Merciai, non può non raccogliere questa Sua brillante idea.
RispondiEliminaPer essere veramente in tema con il titolo, quale miglior palcoscenico per la presentazione del libro, invece che all’Albergo Sichi, nel bel mezzo del guado della Frassa e per arricchire la parte coreografica e scenica in sintonia con il titolo, la presenza del Sindaco che indossa stivaloni motosi e la Fascia Tricolore, pronto a gettarsi in altre successive ricostruzioni, con l’ingegneri, gli architetti e i direttori dei lavori del precedente guado portato via lo scorso 11 Novembre in alta uniforme, con casco, giacchetto giallo e tutti gli strumenti, che lasciano il testimone agli attuali progettisti, architetti ed esecutori, i quali a loro volta lasciano un simbolico testimone a quelli che dopo di loro, in caso di una similare precipitazione, dovranno di nuovo riprogettare ed eseguire il lavoro.
Consigliamo la regia della manifestazione, di posizionare le centinaia di cittadini che abitano nelle Costi e Case Mori, assiepati su quel versante, pronti con carta e penna per presentare richiesta di immediata ricostruzione dopo le prossime precipitazioni. Dall’altra parte, tenuti a bada da un cordone di Polizia e Carabinieri tutti gli altri, quelli ai quali le nostre amministrazioni portano via dalle tasche le risorse inutilmente sprecate in questa inutile opera, che, come per incanto, tolto che a trattori non permette di andare oltre la fine del guado.
Invitiamo lo scrittore Merciai ad invitare alcuni anziani del posto da coinvolgere nella presentazione per indicare/consigliare ai “Leonardo Da Vinci” presenti, dove a poche decine di metri a valle del guado, era possibile costruire un ponte sicuro e con pochi denari.
Un anziano del posto, recatosi nel guado in occasione della prima costruzione, autunno 2011, ebbe a dire: “lo fanno per trovarci il gusto di vederlo portare via”
Una raccomandazione, prima dell’inizio della manifestazione, ricordarsi di togliere i due cartelli del divieto di accesso posti alle estremità del guado.
Non è una manifestazione, ma solo la presentazione di un romanzo contro la mafia. possibile che non si riesca a tenere cose diverse, separate fra loro? perché c'è sempre qualcuno che, non sapendo cos'altro fare, deve criticare senza conoscere? se avete qualcosa da dire al vostro sindaco, abbiate il coraggio di dirglielo senza nascondervi dietro nomi di comodo e, soprattutto senza utilizzare una storia che niente ha a che vedere con la Frassa, le Costi, le Case Mori, ponti, guadi, ecc.
RispondiEliminaè solo la presentazione di un libro. sapete... una di quelle cose che si leggono!
Mi scusi Sig Merciai ma con tutti i casini che hanno investito la montagna in questi ultimi anni, su cui tanto per rimanere in tema con il suo libro, c'è un silenzio omertoso, in cui nessun politico ha messo la faccia o ha chiesto scusa, biasima l'utilizzo d'innocenti pseudonimi? Di domande poi da questo blog né ho lette a quintalate. Non mi sembra, che qualcuno, compreso il sindaco di Cutigliano, abbia avuto la compiacenza di rispondere. Anzi viene fatto di tutto per per non dire e non fare. L'unica risposta data tra l'altro proprio dal Ceccarelli: "la Comunità Montana si chiude per un deficit di 220.000 euro" si è rilevata una bufala, regalata alla provincia con 2 milioni di attivo. Cosa ci dobbiamo aspettare da questa gente! Risposte?! L'unica arma che hanno gli abitanti della montagna ed è stato così da sempre - le pasquinate le dicano nulla? (http://it.wikipedia.org/wiki/Pasquino) - è l'ironia, il mettere alla berline questi personaggi che niente hanno fatto per difendere la nostra montagna.
RispondiEliminaSu questo, carissimo signor o carissima signora La Poiana, completamente d'accordo con voi. anzi, siete anche troppo teneri con alcuni amministratori ed ex amministratori, solo che... io avrei scelto un altro modo. tutto qui.
RispondiEliminaalla prossima!
Sig. Merciai, “alla prossima”! spero quanto prima ci dica, visto che siamo stati troppo teneri con alcuni amministratori ed ex amministratori, “quale modo avrebbe scelto” e per come lo dice, è sicuramente un qualcosa che ha elaborato e ragionato e, che a questo punto non può tenere per se.
RispondiEliminaC’è inoltre una domanda di trasparenza che viene spontaneo fare a chi si sta impegnando come socio fondatore per costituire un nuovo soggetto politico, molto trasversale che insospettisca molti elettori, che ha tra gli obbiettivi, quello di confrontarsi in future votazioni, oltre a quello di una scelta tra due diversi modi organizzativi dell’amministrazione della Montagna Pistoiese, di avere un Suo giudizio sull’opportunità di avere con Lei tra i soci fondatori, alcuni personaggi piuttosto chiacchierati per i loro passato nella defunta Comunità Montana e che non potevano non conoscere alcuni fatti che riguardavano il passato del Sig. S.G.
Montanaro, ma lei è proprio difficile da accontentare. ma cosa le hanno fatto da piccino? oggi non ho tempo (stasera ho una serata di poesia a San Marcello. venga le farebbe bene), ma le prometto che domani le risponderò. una cosa, però, voglio dirgliela: da molto tempo io non mi occupo più di politica. così difficile da capire? a domani
RispondiEliminaOgni promessa è debito, recita un vecchio proverbio. eccomi, quindi, a mantenere la promessa fatta ieri al Montanaro. partendo da dove ho lasciato: è tanto tempo che non mi occupo di politica. ed essere entrato nel Comitato per la fusione dei comuni di Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello, ha significato, per me, ma anche, mi creda, per altri amici che con me condividono questo impegno, "solo" arrivare ad avere il Comune Unico della Montagna Pistoiese, perché noi crediamo veramente, senza secondi o terzi fini, che questa potrebbe essere l'occasione per restituire alla nostra Montagna la dignità perduta. il primo passo è stato fatto: sembrerebbe che a Gennaio celebreremo il referendum (sembrerebbe, perché con i politici non si può mai sapere...) e il nostro scopo, ora, diventa quello di far vincere i "sì". vede, Montanaro, io non sono nato in queste zone, ma ho deciso di venire a viverci 20 anni fa, dopo che per altri 20 le avevo frequentate come turista, sia estivo che invernale. ho avuto modo, quindi, di rendermi conto dei cambiamenti (in peggio) avvenuti in questi anni e capire, come lei afferma, che chi più chi meno, alcuni amministratori ed ex amministratori hanno grosse responsabilità. lei critica il Comitato perché alcuni di questi signori o signore ne fanno parte. è vero, ma il Comitato non fa politica, non rientra nei compiti che ci siamo dati, non fa parte del nostro statuto né ha i poteri per poterla fare. anche se alcuni di loro sono iscritti a partiti politici, nessun partito ha mai provato a condizionare la nostre decisioni. ho già spiegato in comunicazioni precedenti che tutti i membri hanno preso l'impegno di non presentarsi in eventuali elezioni per il Comune Unico e le assicuro che io lavoro affinché questo venga mantenuto. da tutti!!! cosa avverrà dopo il referendum? se vincerà, come spero, il "sì", saranno indette regolari elezioni e il Comitato avrà finito il suo compito e lascerà il posto alla politica, ai partiti, a eventuali liste civiche e a democratiche elezioni. ma, se i comuni restassero 4, cosa cambierebbe? avremmo eliminato la politica? se poi lei vuole sapere se io preferirei, per il Comune Unico, un sindaco di centrodestra o uno di centrosinistra, le dico che preferirei un sindaco (e una giunta) capace, onesto, serio, presente sul territorio, e che non si facesse condizionare dal partito o dai partiti che l'hanno fatto eleggere. perché io ritengo - a torto o a ragione - che in un comune di 1500, 3000, 6000 o 11000 abitanti, la priorità non sia la politica, ma la buona amministrazione. il mio sogno sarebbe (oggi pura utopia) che la parte migliore della Montagna, di qualunque colore, si unisse, dopo aver sigillato per 5 (meglio 10) anni le tessere di partito in un cassetto e provasse a restituire la dignità a queste zone, riportando lavoro e turismo, rendendo i nostri paesi più puliti, più decorosi, più accoglienti. migliorando tutto quello che è migliorabile, insomma! però, mio caro Montanaro, capisco che lei possa criticare e protestare, ma nella sua giornata non c'è niente di positivo? dopotutto i politici non potranno mai rubarci il nostro verde, il nostro sole, il nostro cielo, la nostra aria. o no? saluti
RispondiEliminaSig. Merciai non ci dica che il Comitato per il Comunone Dynamone, non fa politica, non Le crede nessuno, non perdo neppure tempo per dargli spiegazioni. Che Lei fa politica e che politica, non servono i giudizi e le considerazioni su cosa significa fare politica di Giovanni Sartori, Diamanti o i defunti Bobbio o Miglio.
EliminaLei, insieme ad altri vi prestate a rendere una verginità a quei signori, che siano candidati o no, ma conoscendoli, non fanno nulla a gratis, imporrano di far eleggere chi pretendono loro, per poi poterli successivamente pilotare come vogliono - caso Sindaca Silvia Cormio - mi porta a pensare che anche Lei compreso, non lo faccia a gratis o per nobile intento.
La vedo molto impegnato e accalorato, questo La tradisce e mi porta a dire che quanto ha scritto non risponde al vero come finalità. Chi vivrà vedrà, nella speranza che quello per il quale Lei si sta battendo e con che forza, non avvenga e soprattutto con questi personaggi, politici e soggetti anomali, per esempio Dynamo Camp… ma cosa c’entra se non per i propri interessi.
Non credo che anche questo Le sia sfuggito.
L'ago della bilancia è San Marcello, ed è li che state concentrando gli sforzi, senza San Marcello e frazioni, che alla chiamata del PD, rispondono come i Nord Coreani, dubito che il referendum passi e quindi l’intento da parte del Pd di mettere il cappello sull’intero comprensorio. Se poi, per un qualsiasi motivo si vada a votazioni nel 2014 nei singoli comuni e succedesse che in uno dei tre, venisse insediato un sindaco che non accetta quei compromessi -e forse anche qualcosa in più - come è ormai consuetudine da oltre 30 anni sulla Montagna Pistoiese, la situazione per un certo partito si complicherebbe.
Detto questo e visto che Lei ha accettato questo dialogo, stuzzicato anche per un passaggio del suo ultimo scritto,
“altri amici che con me condividono questo impegno, "solo" arrivare ad avere il Comune Unico della Montagna Pistoiese, perché noi crediamo veramente, senza secondi o terzi fini, che questa potrebbe essere l'occasione per restituire alla nostra Montagna la dignità perduta”
mi vengono spontanee alcune domande, non tanto a Lei, ma ad alcuni suoi amici fondatori di questo Comitato, fatte tante volte, ma alle quali non hanno mai risposto.
Queste domande, le faccia Lei ai Suoi amici del Comitato in uno dei Vostri incontri, si faccia portavoce e ci dia Lei le tanto attese risposte.
Dove si trovavano e cosa facevano i Sig. Venturi, Ceccarelli, Seghi, Sichi..... e la stessa Dynamo Camp quando:
• Veniva VIOLENTATA la dignità della Montagna
• Veniva svenduta alla Provincia la Comunità Montana per un passivo di 225.000 Euro, quando poi c’era un credito esigibile di milioni di Euro, BIM per esempio e non solo questi crediti, ma anche i Cannoni sparaneve e quante altre cose che anche Lei sa
• Presidenti, consiglieri, revisori non si sono mai accorti di quello che mestava il Sig. S.G. IMPOSSIBILE
• Quando si smantellava l’ospedale Pacini; SMANTELLATO, NON POTENZIATO
• Quando è stato realizzato quel ridicolo potenziamento della strada che collega la Montagna a Pistoia
• Perché il sindaco Ceccarelli non si è ricordato di pagare per anni e anni i BIM
• E un ultimo dubbio o chiarimento, per ricompensarlo di cosa, o per quale riconoscimento o merito particolare il sindaco di Cutigliano è stato costretto a fare il Sig. S.G assessore a Cutigliano
Potrei continuare ancora, ma queste credo siano già sufficienti
E per finire, voglio darLe una risposta alla Sua parte finale:
“dopotutto i politici non potranno mai rubarci il nostro verde, il nostro sole, il nostro cielo, la nostra aria. o no?”
I nostri soldi si però, Le sembra poco!
E’ a questi signori, che i cittadini dovrebbero dare il loro consenso per restituire la DIGNITA’ PERDUTA ALLA MONTAGNA? Non credo e spero di no.
Signor Montanaro, lei è incorreggibile. pur non condividendo molte delle sue idee, credevo riuscisse a capire l'italiano. mi ero sbagliato. pazienza. quando ho nominato "alcuni amici" che intendono rendere dignità alla Montagna, non mi riferivo ai soliti noti che lei cita sempre, ma ad altri che come me non fanno politica e non hanno altri interessi personali. forse la nostra idea sarà sbagliata (lo dirà il tempo), ma non per questo le permetto di dubitare della nostra onestà e della nostra neutralità. e la smetta di parlare sempre del passato, con i vecchi problemi non si risolveranno mai quelli nuovi e non potremo mai costruire un futuro. e, inoltre, non ha capito proprio niente. confermo di non fare politica, ma come tutti ho una mia opinione e, politicamente, sono lontano un milione di chilometri dai signori che lei cita, ma a me interessa arrivare al Comune Unico. poi se la vedranno i cittadini, sperando, come dicevo nella precedente risposta, che sappiano votare le persone giuste, sia per un solo comune o per 4 diversi comuni. non voglio aggiungere altro, perché lei vede il male anche dove non c'é (e le ripeto: ma cosa le hanno fatto da piccino?) e non intendo continuare a dialogare con chi non vede più in là del suo naso. per questo mi fermo qui. non aggiungerò altre parole alle sue parole. il tempo è sempre un giudice sincero e saprà farle capire (spero) le mie vere intenzioni. mi stia bene
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