PISTOIA. Sul problema della Spes (case popolari) e sulle polemiche
che sono scoppiate in questi giorni – anche in relazione al bando di concorso
per le assunzioni contestatissime – ecco alcuni appunti ‘disorganici’, ma
efficaci, di Daniela Simionato, capogruppo della Lega al Comune di Pistoia.
Scrive la Simionato:
1. Dal punto di vista patrimoniale e
finanziario la società evidenza un indebitamento molto elevato e sproporzionato
rispetto al patrimonio apportato dai soci, frutto anche delle scelte sbagliate
effettuate sull’area ex Ricciarelli e sugli alloggi di Pescia, località Dogana.
L’indebitamento è naturalmente fonte di oneri finanziari che pesano sul conto
economico della società.
I soli debiti verso le banche sono pari
a circa 6 milioni di euro.
2. Nel circolante della Spes figurano
oltre 11 miliardi di euro di immobili, a titolo di rimanenze.
Il fatto che siano stati allocati tra
le rimanenze, significa che sono gli immobili destinati ad essere venduti, ma
sempre di immobili si tratta e quindi, in particolare in questo momento, non è
così facile e veloce smobilizzarli.
Certamente la società può difficilmente
contare sul realizzo di tali beni per pagare i debiti di breve termine. Questo
evidenzia in sostanza uno squilibrio finanziario.
3. Appare anomalo che ci siano ben 11
miliardi di appartamenti da vendere. Quindi perché tutti questi investimenti se
poi gli immobili sono invenduti?
Verrebbe da pensare che ciò serve ad
acquisire i fondi pubblici strumentali a investimenti. Il personale cresce nel
2010 di 1 unità e con un incremento del costo di circa 130mila euro. Il costo
unitario per dipendente è di circa 50mila euro. Considerato che c’è un solo
dirigente e un dipendente part time, il costo pro capite sembra fin troppo elevato.
4. La Spes ha 2.700.000 € di debito
verso la Regione.
5. Sono 15 anni circa che non si
costruisce edilizia popolare.
6. Alcuni residenti in case di
emergenza sono passati alla casa popolare, quindi in via definitiva,
trascinandosi dietro la morosità.
7. È vergognoso lo scarica barile tra
Spes e Comune riguardo alle morosità.
Alla fine a pagare sono sempre il
solito Pantalone, cioè i cittadini.
8. Fatto gravissimo: il bando per
assunzione per 2 dipendenti part tim, rimasto on line solo da
venerdì a domenica, in cui la Spes si dichiara «impresa
edile», mascherando la propria identità.
A proposito di questo si è deciso di procedere
con esposto.
9. Situazione di degrado nelle case popolari.
Alcuni residenti in Via del Vecchio Uliveto denunciano mancanze gravi sia dal
punto di vista della sicurezza (vedi foto), sia in riferimento all’abitabilità
che all’amministrazione della struttura: tutti fatti denunciati anche dalla
sottoscritta con foto e documenti, per i quali non sono mai state date risposte
(se non ridicole) né ai cittadini né a me.
10. Infine voglio sottolineare:
- ascensori
guasti
- riscaldamento
non funzionante
- autoclave
mai messa in funzione
- mattonelle
che si alzano dentro le abitazioni e fuori
- mancanza
di corrimano nelle scale
- generatore
corrente non funzionante
- residenti
che non hanno partecipato al bando di assegnazione e quindi abitano in
case Spes senza essere nella graduatoria
- gente
che vi abita da più di un anno senza contratto
- riunioni
richieste per discutere dei problemi e mai effettuate
- degrado
generale in tutte le case popolari e disparità di trattamento verso i
cittadini
Lega Nord
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 24 febbraio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
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