venerdì 24 febbraio 2012

SIMIONATO: «SPES, UN DISASTRO VERO E PROPRIO»


PISTOIA. Sul problema della Spes (case popolari) e sulle polemiche che sono scoppiate in questi giorni – anche in relazione al bando di concorso per le assunzioni contestatissime – ecco alcuni appunti ‘disorganici’, ma efficaci, di Daniela Simionato, capogruppo della Lega al Comune di Pistoia.
Scrive la Simionato:

1. Dal punto di vista patrimoniale e finanziario la società evidenza un indebitamento molto elevato e sproporzionato rispetto al patrimonio apportato dai soci, frutto anche delle scelte sbagliate effettuate sull’area ex Ricciarelli e sugli alloggi di Pescia, località Dogana. L’indebitamento è naturalmente fonte di oneri finanziari che pesano sul conto economico della società.
I soli debiti verso le banche sono pari a circa 6 milioni di euro.


2. Nel circolante della Spes figurano oltre 11 miliardi di euro di immobili, a titolo di rimanenze.
Il fatto che siano stati allocati tra le rimanenze, significa che sono gli immobili destinati ad essere venduti, ma sempre di immobili si tratta e quindi, in particolare in questo momento, non è così facile e veloce smobilizzarli.
Certamente la società può difficilmente contare sul realizzo di tali beni per pagare i debiti di breve termine. Questo evidenzia in sostanza uno squilibrio finanziario.

3. Appare anomalo che ci siano ben 11 miliardi di appartamenti da vendere. Quindi perché tutti questi investimenti se poi gli immobili sono invenduti?
Verrebbe da pensare che ciò serve ad acquisire i fondi pubblici strumentali a investimenti. Il personale cresce nel 2010 di 1 unità e con un incremento del costo di circa 130mila euro. Il costo unitario per dipendente è di circa 50mila euro. Considerato che c’è un solo dirigente e un dipendente part time, il costo pro capite sembra fin troppo elevato.

4. La Spes ha 2.700.000 € di debito verso la Regione.

5. Sono 15 anni circa che non si costruisce edilizia popolare.

6. Alcuni residenti in case di emergenza sono passati alla casa popolare, quindi in via definitiva, trascinandosi dietro la morosità.

7. È vergognoso lo scarica barile tra Spes e Comune riguardo alle morosità.
Alla fine a pagare sono sempre il solito Pantalone, cioè i cittadini.

8. Fatto gravissimo: il bando per assunzione per 2 dipendenti part tim, rimasto on line solo da venerdì a domenica, in cui la Spes si dichiara «impresa edile», mascherando la propria identità.
A proposito di questo si è deciso di procedere con esposto.

9. Situazione di degrado nelle case popolari. Alcuni residenti in Via del Vecchio Uliveto denunciano mancanze gravi sia dal punto di vista della sicurezza (vedi foto), sia in riferimento all’abitabilità che all’amministrazione della struttura: tutti fatti denunciati anche dalla sottoscritta con foto e documenti, per i quali non sono mai state date risposte (se non ridicole) né ai cittadini né a me.

10. Infine voglio sottolineare:
  1. ascensori guasti
  2. riscaldamento non funzionante
  3. autoclave mai messa in funzione
  4. mattonelle che si alzano dentro le abitazioni e fuori
  5. mancanza di corrimano nelle scale
  6. generatore corrente non funzionante
  7. residenti che non hanno partecipato al bando di assegnazione e quindi abitano in case Spes senza essere nella graduatoria
  8. gente che vi abita da più di un anno senza contratto
  9. riunioni richieste per discutere dei problemi e mai effettuate
  10. degrado generale in tutte le case popolari e disparità di trattamento verso i cittadini
 Daniela Simionato
Lega Nord


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[Venerdì 24 febbraio 2012 – © Quarrata/news 2011]

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