sabato 18 febbraio 2012

TEATRO. FIORI PER MATRIMONI APPASSITI


Aldo De Benedetti, ottant’anni fa circa, quando scrisse Due dozzine di rose scarlatte non pensava forse, da autore leggero quale fosse e quale gradiva essere, che sarebbe stato ripescato e riprodotto al pubblico nel bel mezzo della crisi, generazionale forse, ma probabilmente irreversibile, della coppia.
Però, martedì sera, alle ore 21, presso il teatro Yves Montand di Monsummano Terme, con la regìa di Maurizio Panici, il vecchio, ma non vetusto, leggero testo, sarà riportato in scena, riveduto e corretto, facile immaginare, grazie all’interpretazione di Paola Gassman, Pietro Longhi, Pierre Bresolin ed Elisa Gallucci e riadattato alla contemporaneità da David Norsico.

La storia, prendendo spunto da un aforisma di Dumas padre – le catene del matrimonio sono così pesanti che bisogna essere in tre per sopportarle – è il frutto, teatrale, di un innocente ma rocambolesco disguido sentimentale, nel quale, in una coppia stancamente felice e annoiata, il marito, approfittando di un desiderio esaudito della moglie di intraprendere un viaggio da sola, decide di inviare, firmando il dono dietro l’ambiguo e affascinante pseudonimo mistero, due dozzine di rose scarlatte ad una contessa, omaggio floreale però, che in virtù dell’incidente attorno al quale si svilupperà la trama, giunge invece alla moglie, che ignara del mittente, inizierà a fantasticare e rinascere attorno al desiderio ormai assopito.
Un equivoco generazionale ora più che mai attuale e vivo, in un’epoca di dissoluzioni intimistiche che riescono a rivedere la luce e le stelle grazie solo ad improvvisi inaspettati slanci emozionali, che sono, il più delle volte, banali artifizi dei quali, i matrimoni appassiti, sembra non riescano più a fare a meno.
luigi scardigli
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 18 febbraio 2012 – © Quarrata/news 2011]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.