giovedì 23 febbraio 2012

«GOMORRA» AL MANZONI


Guardie e ladri, a Scampia, non è un gioco per bambini, ma la realtà. Chi cresce in quella periferia abbandonata da dio e dagli uomini ha due opportunità: o fa il ladro, o il nemico dei suoi fratelli, la guardia. Gli altri, se ne vanno. Altrove.
Roberto Saviano, questo, lo sa benissimo e nonostante voglia provare a credere, prima che a dimostrare, che un’altra Scampia possa esistere davvero chissà quando e chissà come, sei anni fa ha scritto Gomorra (5 milioni di copie in tutto il mondo, un plebiscito, più che un successo), la sua opera della dannazione, quella che gli ha dato tutta la notorietà che merita, ma ad un prezzo altissimo.

E siccome forse ha ragione lui, a pensare che Napoli e dintorni non possano venir risucchiate da camorra e immondizia, Matteo Garrone, due anni dopo, ne ha fatto un film, andando forse oltre il collega Saviano e raccogliendo consensi praticamente unanimi (i dissidenti non fano testo, per numero e ragionevolezza), soprattutto da parte dei camorristi, che da allora hanno ulteriormente affinato armi, nascondigli, spaccio, violenze e tattiche.
Ma non è finito, perché dopo ancora, Mario Gelardi, regista teatrale, non contento degli scalpori bibliografici e cinematografici, ha voluto aprire la terza via di Gomorra, quella del palcoscenico. E fu subito sold out.
Come sarà a Pistoia, stasera (ore 21), al teatro Manzoni.
Sarebbe dovuto già andare in scena, Gomorra, lo scorso 2 febbraio, per la precisione, serata fissata dal tabellone, ma quella sera l’inverno fu tipicamente camorrista e impose il silenzio.
Stasera, forse, caschi il mondo, ma Mario Gelardi, coadiuvato dallo stesso Saviano, grazie ai ruoli interpretati da Ivan Castiglione, Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino, Giuseppe Miale Di Mauro, Adriano Pantaleo ed Ernesto Mahieux, con le scene di Roberto Crea, i costumi di Roberta Nicodemo, le musiche di Francesco Forni e il video di Ciro Pellegrino, Gomorra lo manderanno in scena. Perché il vero grande complice della criminalità organizzata è il silenzio.
l.s.
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[Giovedì 23 febbraio 2012 – © Quarrata/news 2011]

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