PISTOIA. Di primo acchito, sugli eventi di lunedì scorso Luigi
Egidio Bardelli – come del resto avevamo già detto nel nostro post di martedì
13 (vedi) – ha mantenuto un ‘basso profilo’, conformandosi perfettamente
alla mentalità di una città silente qual è la Pistoia del non-vedo.
Poi, però, non ce l’ha fatta.
Luigi Egidio è nato predicatore e ha
sempre amato predicare alle masse: se masse si possono definire i modesti
ascolti della sua personale, e con criteri personalissimi gestita, Tvl, che
significherebbe Tv libera, ma solo di fare ciò che lui vuole e non certo
a vantaggio dell’informazione, dato che, il più delle volte, l’emittente serve
solo a coltivare e favorire gli interessi del suo patron/padrone in termini
propri e figurati.
Luigi Egidio ha sempre amato il teatro,
la scena: sin dai tempi di Cineforum, sia come esperienza di cinema –
veniva a illustrare alla plebe del contado, per esempio, la bellezza di Fellini
8½ o di Cristo fra i muratori (1949, Edward Dmytryk), che evidentemente deve averlo
colpito assai –, che anche come ‘rivistina (quasi ciclostilata) d’assalto’
degli anni 60, stampata nell’area delle rerum novarum (rivoluzione: in
russo революция, rivalùzia) delle Casermette.
E così ieri sera, subito dopo il Tg di
Tvl/Bardelli-Apr-Ex-Aias/Maria Assunta in cielo, un collega, giornalista
professionista, un po’ disgustato, mi ha scritto la frase laconica che – come potete
vedere – è finita come ‘oscuro titolo di questo post’ (ora però il titolo
dovrebbe esservi più chiaro); mentre il solito Attento Lettore mi ha
scritto, invece, quanto segue:
Sto caricando il ritaglio del TG di
stasera con il commento del Direttore Luigi Bardelli; più in coda un servizio
in cui viene letto il comunicato dell’APR.
Niente di sconvolgente o di nuovo: la politica
e la Legge dovrebbero essere al servizio del cittadino (Bardelli) e invece
politici, magistrati, amministratori pubblici, direttore della Cassa di
Risparmio (“che è nuovo...”) stanno a cavillare perdendo di vista l’unica cosa
che veramente conta (i suoi interessi [di Bardelli – n.d.r.]).
È emblematico il parallelo che fa con
Gesù che andò contro la Legge ebraica perché ingiusta e assurda. Anche
Bardelli, novello Gesù dei tempi nostri, è disposto a ignorare le Leggi e i
Tribunali in funzione di un bene superiore (sempre il suo).
C’è poi l’annuncio di uno speciale “Canto
al Balì” di domani sera [oggi – n.d.r.] con protagoniste le famiglie dei
ragazzi disabili.
È presumibile aspettarsi il peggio
della retorica bardelliana sui poveri handicappati che rimarrebbero senza
assistenza, con le famiglie opportunamente terrorizzate e catechizzate.
Cari saluti.
Pistoia del silenzio, non ne possiamo
proprio più di sentire predicazioni del Maestro, come queste; dichiarazioni del
Maestro, come queste; assurdità del Maestro, come queste; perorazioni del
Maestro, come queste – dal canale di una propria Tv personale – a sostegno di
propri interessi: in collisione macroscopicamente palese con tutte le norme e le
regole del corretto informare e della deontologia minima che un giornalista
dovrebbe saper gestire, e soprattutto seguire, per il buon nome della stessa
categoria e dei suoi iscritti – almeno di quelli che fanno di tutto per dare
lustro e rispetto alla professione più bella e difficile del mondo.
In aggiunta, Luigi Egidio, di rincalzo
alle proprie lacrime al miele – al patron/padrone di Tvl manca solo una corona
di spine in testa e un bastone in mano, e un cartello con la scritta LEBRP, Luisius
Egidius Bardellus Rex Pistoriensium –, ha distillato un documento Apr in
cui riafferma, in buona sostanza, Ego sum Via, Veritas et Vita, mentre
gli altri (Principato e Aias ortodossa) sono solo dei cialtroni truffatori, che
intendono appropriarsi della sua identità per surrogarsi non in nobilissimi servizi
all’uomo come fa lui, ma in bassi traffici di politica e di sporco denaro. E tutto
questo anche se un Tribunale della Repubblica ha riconosciuto come
presumibilmente giuste le istanze di un’Aias-Principato che ha il solo torto di
non chiamarsi Apr/Bardelli-Gesù.
La colpa, si chiede Luigi Egidio, di
tutto questo?
È delle autorità farisaiche di Pistoia,
si risponde: amministratori pubblici, politici, magistrati, Prefetto, il nuovo
direttore della Cassa di Risparmio, che non si schierano sùbito e per sempre
dalla sua parte, sostenendo Gesù anziché – come presumibilmente Luigi Egidio sembra
pensare – l’ebraico Shatàn, che tradotto da noi suona come SatanA(ias).
Ha solo dimenticato una cosa
sostanziale, Luigi: che scegliendo di farsi Χριστοῦ
εἰκών, imago Christi,
ha anche scelto necessariamente la via del martirio; e che quindi non può lamentarsi
di essere un perseguitato, ma, anzi, dovrebbe andare incontro al suo destino
con lo sguardo serafico e assorto, estatico – si direbbe –, dei martiri gettati
ai leoni nell’arena – ma lui, magari, secondo la metafora più volte adottata da
don Diego Pancaldo, ai lupi voraci di questo mondo.
Chiudo, ora, con una delle mie solite
spiacevoli sciabolate, come direbbe il vescovo Mansueto: e proprio
diretta a lui, pastore del gregge di Pistoia.
Eccellenza, ma voi, Curia e Vescovo di
Pistoia, dinanzi a un Bardelli che parla come può vedere qui sotto nel commento
del Tg; che parla anche a nome vostro e della Fondazione Maria Assunta in
cielo, che è vostra; che parla, con il suo personale mezzo televisivo (Tvl)
che, comunque, se non sbaglio, è in parte anche vostro, cioè della Curia
pistoiese: voi non vi sentite a disagio nel sostenere, con un fin troppo
prudente silenzio, una “santità di martire” ancor prima dei tempi canonici del
martirio stesso e del processo di beatificazione e santificazione
luigio-egidiana?
Non vi viene la voglia, Monsignore, dopo
aver riletto la Caritas in Veritate del vostro Pontefice, di affermare,
ma davvero e senza girare la testa e lo sguardo altrove, la verità vera e
oggettiva dei fatti, anche per evitare, con cristiana carità, che Luigi Egidio continui
a coprirsi di ridicolo, se non addirittura di blasfemia, tracciando, come fa, l’uguaglianza
Luigi = Gesù?
Si ritagli, Eccellenza, come ha
consigliato non molto tempo fa a noi giornalisti nel giorno del nostro incontro
per il patrono San Francesco di Sales, una “cella di meditazione” in sé stesso
e nella propria anima. E, ritiràtosi in quella cella, mediti, Eccellenza, e
cerchi di capire se al suo gregge faccia bene o no una rappresentazione, come
quella bardelliana, che tutto è, credo, meno che sacra.
A Pistoia, Monsignore, non c’è solo il
problema Breda, bensì pure quello – certo non meno grave sotto ogni punto di
vista – dell’Apr/Bardelli/Tvl/Santa Maria Assunta in cielo. Realtà che,
sono certo, non può sfuggire e non è sfuggita a un Pastore attento e avveduto come
Lei…
Edoardo Bianchini
P.S. – Allora: stasera, ore 21, tutti a
guardare Il Grande Fratello Luigi in Canto al Balì.
E meno male che siamo in tempi di
carnevale e non ancora di quaresima…
(*) – Nel titolo stasera indica la sera
del 14 febbraio.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 14 febbraio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
sto leggendo con interesse i suoi numerosissimi articoli sulla vicenda APR/AIAS.
RispondiEliminami domando, ma in poche parole, sinteticamente, di cosa accusa Bardelli?
leggendo le sue molte parole, sembra veramente che abbia un paio di conti un sospeso con lui, con l'APR e con TVL.
parla spesso di "interessi personali". Quali? vorrei conoscerli, per discuterne pubblicamente, e perché no, condividerli se è il caso.
poi vorrei conoscere gli interessi della 'parte avversa'. magari anche con i nomi ed i cognomi di chi sta partecipando a questa 'battaglia'. non mi pare che lei ce lo dica, sembra un APR-TVL-PoteriOscuri (mi scusi, LuigiEgidioBardelli) contro tutti.
contro chi? e per cosa? con chiarezza, però, senza quei fastiodiosi 'si dice che, sembra, pare'.
non so quanto a fondo conosce le persone coinvolte, le loro storie, quello che hanno fatto in più di trent'anni.
mi rileggerò nuovamente i suoi numerosissimi interventi, nel caso un cui mi sia sfuggito qualcosa ed abbia già risposte alle mie domande.