di Edoardo Bianchini
Il candidato della lista civica rifiuta
Alessandro Cialdi: «Ci ha taciuto dell’informazione di garanzia»
QUARRATA. Non si vogliono bene e forse, senza saperlo, non se ne sono
mai voluto.
Anzi, scusate: meglio dire che Pratesi,
forse, non ha mai voluto bene a Cialdi, e se lo ha appoggiato, lo ha fatto solo
fino a ieri, poi ha scelto la via del divorzio. Troppe chiacchiere sul suo
conto.
Alla fine i nodi sono tornati al
pettine. Ieri sera la lista civica CittàPerTe avrebbe – come si dice –
gettato la maschera: per anelito estremo di giustizialismo, stando alle
indiscrezioni trapelate, Pratesi ha detto no a Cialdi in quanto inquisito. Ma
poi… inquisito di che? Solo per una banale informazione di garanzia e per
giunta ‘pilotata’ da altri? E con quali prospettive? Perché? Sembra,
addirittura, che ieri mattina lo stesso Franco Fabbri si sia recato a parlare
dal Pm per chiarire la sua posizione. E – si dice – con positivi esiti e
riscontri.
Ma torniamo a noi.
Pratesi aveva preso male – molto male –
il fatto di non essere stato stravotato nelle primarie di febbraio. Lo
aveva anche detto, pur minimizzando, sul suo blog e fuori. Avrà giocato anche
questa ‘sindrome da prestazione’ sull’uomo, specie dinanzi al pieno di
Cialdi?
Sull’onda delle indagini, Pratesi ha
preteso assoluta chiarezza: sulla moglie di Cesare – questa la logica – non
deve cadere neppure l’ombra del sospetto.
Pratesi se la sarebbe presa – questo si dice – perché
Cialdi non aveva avvertito gli alleati di essere oggetto di indagine. Eppure né
Pratesi né Cartei né Catalano avevano, a loro volta, avvertito l’alleato Cialdi
di essere andati a votare alle primarie di Mazzanti: e per Mazzanti.
Ognuno ha i suoi scheletri – se così vogliamo
dire – grandi o piccoli nel proprio armadio. Anche Pratesi. E ora cosa accadrà?
Corriamo il rischio di vedercelo comparire in una lista di assessori di stampo
mazzantiano?
Per pochi voti, ci riferiscono, forse
non più di una manciata, ma Pratesi avrebbe prevalso sulla linea – più morbida,
più possibilista, più flessibile – di Bagattini. Una frattura anche nella lista
civica CittàPerTe: ma l’accordo Insieme per Quarrata è andato in
briciole, morto, defunto. È solo un ricordo, un breve sogno, per usare
il titolo di un famoso racconto di Primo Levi.
In mattinata, o nel primo pomeriggio, dovrebbe
uscire il comunicato ufficiale per la stampa – ovviamente quella strutturata: e
non per noi, o non per tutti noi poveri blogger – con cui si darà corso a
spiegare il perché di questa cacciata di Cialdi. Almeno in forma
ufficializzata. Noi, però, preferiamo fare da noi; e ancor prima delle pecette
formali.
Certo se nei matrimoni vale la formula finché
morte non vi separi, allora, stando alle decisioni di ieri sera, questo
matrimonio non s’aveva da fare. Forse, appunto, proprio perché non c’era quell’ardore
di sentimento così fin troppo esibito, dalla presentazione del fidanzamento in
poi e fino alla foto degli ‘sposi’ che, comunque, ora andrà dimenticata.
Una curiosità, però, c’è e resta.
A me, intendo dire: al blogger
rompiscatole, quello che cerca grane, che scrive per grattare le rogne, ma che
fa giornalismo.
Copio e incollo dal blog si Gabriele
Pratesi stesso (http://gabrielepratesisindaco.blogspot.com/)
e leggo: Nato il 22 dicembre 1963 a Quarrata, città dove risiede insieme con la
compagna Marta e la figlia Caterina di 13 anni. • Laurea in Fisica all’Università
di Firenze (110/110) • Dottorato di ricerca di due anni presso il centro di
ricerca europeo ESFR-ILL di Grenoble (Francia) • Ricercatore e insegnante
presso le Università degli Studi di Firenze e di Camerino (MC) • Attualmente
lavora presso l’Agenzia Regionale per la protezione ambientale della Toscana
(ARPAT) • Consigliere comunale nelle ultime elezioni per la lista civica
CittàPerTe • Mai iscritto a nessun partito politico • Socio di Greenpeace e
Legambiente.
Mi soffermo, con curiosità, su questa
notizia: Ricercatore e insegnante presso le Università degli Studi di
Firenze e di Camerino (MC).
Obiettivamente gradirei molto che il
candidato a Sindaco di Quarrata, Pratesi, nella sua assoluta limpidezza, spiegasse
i termini ricercatore e insegnante presso le due università.
E vorrei semplicemente che lo facesse
perché, nonostante le mie ricerche – così
fanno i blogger e i giornalisti –, non
sono assolutamente riuscito a rintracciare niente che mi porti né a un
inquadramento organico da ricercatore né a un contratto di insegnante
(in che termini, di grazia?).
In più non sono riuscito neppure a
trovare una bibliografia di Pratesi, da nessuna parte: di solito, invece,
qualcosa si trova sempre quando uno è ricercatore.
Ma posso anche essermi sbagliato; e se
è successo, mi dolgo e mi pento del mio peccato e chiedo subito scusa. L’ho
fatto in perfetta buonafede.
E mi scuso con la classica chiusa
manzoniana: credete che non s’è fatto apposta.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 28 febbraio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
La decisione presa dalla lista civica Cittaperte non ha niente a che fare con il giustizialismo o con del presunto risentimento per non aver vinto le elezioni primarie.
RispondiEliminaSono e siamo certi che Alessandro Cialdi riuscirà in breve tempo a dimostrare che il suo comportamento professionale riguardo l'avviso di garanzia è ineccepibile. Molto probabilmente la sua posizione sarà archiviata per insussistenza.
La politica è però un'altra cosa rispetto ai procedimenti giudiziari, la nostra politica presuppone trasparenza e moralità nei confronti dei cittadini. La moralità non è in discussione, ma quale trasparenza dovrebbe trasmettere un'alleanza nella quale il candidato a Sindaco omette (o nasconde?)di aver ricevuto un'avviso di garanzia per questioni amministrative nel comune che si candida ad amministrare? Avere la coscienza in pace, quando si stà per diventare il primo cittadino, non basta. Dal candidato primo cittadino noi ci saremmo aspettati un differente comportamento.
Il progetto "Insieme per Quarrata" è stato per noi per FLI e UDC un progetto serio di credibilità basato sulle idee,la capacità e la serietà delle persone. Omettere di comunicare ai propri alleati (tutti, UDC compreso!) è stato un errore che abbiamo ritenuto non riparabile.
Con molta tristezza e rammarico siamo stati costretti ad una scelta dolorosa che mette in crisi anche il nostro progetto di politica per Quarrata. Ci siamo sempre distinti, nel bene e nel male, per non aver mai fatto sconti a nessuno. Alessandro e gli altri lo sapevano. Ci siamo comportati con coerenza.
So anche che la nostra coerenza, in questo momento, danneggia più del dovuto Alessandro e avvantaggia Marco Mazzanti e un PD che ha gestito in maniera propagandistica l'avviso di garanzia al dipendente Fabbri.
Ho ricevuto personalmente le scuse per l'errore commesso nel non informarci. Scuse che umanamente accetto e comprendo, ma reputo non riparatrici.
Nota per il Bianchini: un buon giornalista guarda prima quello che c'è davanti, dopo va a cercare negli armadi. Quando fa il viceversa è in malafede !
http://www.isc.cnr.it/eng/staff/index.html
RispondiEliminaIo l'ho trovato, perché lei no?