martedì 28 febbraio 2012

PISTOIA. LA DECADENZA DI BERTI E LA LEGALITÀ


PISTOIA. Ora vi leggete, con calma e con una tazzina di caffè in mano, questo trafiletto comparso stamattina sul Tirreno, e poi vi mettete a riflettere – anche in relazione a quello che ieri è successo in Consiglio Comunale, e di cui noi, fino dalla prima serata, abbiamo riferito ai nostri lettori. Intendiamo parlare del «caso-Mazzotta».
Ma poiché non riuscirete a capire un bel niente dal trafiletto del Tirreno, perché c’è modo e modo di presentare i fatti, vi invitiamo – sempre noi, i rompi istituzionali dell’informazione non strutturata – a rileggervi questo nostro post dal titolo Pistoia. L’informazione, le autorità, il Comune e l’assoluto rispetto della legge. Lo trovate, chiaro chiaro e tondo tondo, a questo link: http://quarratanews.blogspot.com/2012/01/pistoia-linformazione-le-autorita-il.html. Leggetelo lentamente e con attenzione, per favore. Gustàtevelo tutto.

Poi, di nuovo, rileggetevi il nostro post su Mazzotta e i servizi che Nazione e Tirreno dedicano agli eventi consiliari di ieri. E cercate di farvi un’opinione che non sia cotta dalle parole e dai cervelli confusi di un Berti, di un Mazzieri, di un Segretario Comunale e di tutti coloro che indistintamente – dinanzi alle evidenze più lapalissiane – continuano a fare gli scettici, i moderati, gli scandalizzati, i comprensivi, i puri di spirito, i moralisti, i mediatori dell’Onu, i cesaropapisti, i culocamicisti, gli accordatori di pianoforti e violini e… bla bla bla – ma sostanzialmente i tromboni.
Io, di per me, riesco solo a vergognarmi di appartenere a un Paese di gente che ragiona in questo modo, che parte lancia in resta per la legalità, che combatte per la limpidezza e la nuova politica ma senza un briciolo di pragmatismo e di buonsenso.
Mi vergogno di vedere gente che non risponde (e ripenso mille volte a Bertinelli e al seggio 11 di Ponte alla Tavole) e che poi esce fuori, si affaccia ai balconi delle «case del potere» e, come un Duce da Palazzo Venezia, ci dichiara guerra all’illegalità in nome della Costituzione – ma poi gira la testa altrove e non ha neppure un vago tremore per quel che gli accade intorno.
Mi vergogno perché mi sento offeso e la mia reazione è quella del mal di stomaco, della nausea e del vomito, in progress.
Perché mi domando come posso credere a una “Legge-Dio-laico” che nessuno, ma proprio nessuno, vuole rispettare.
e.b. blogger
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[Martedì 28 febbraio 2012 – © Quarrata/news 2011]

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