giovedì 23 febbraio 2012

«UNA CENA ARMENA», OVVERO STORIA DI UNO STERMINIO


di Luigi Scardigli

È una di quelle mattanze, il genocidio armeno, che la storia ha solo registrato, come accadimento, cruento e numericamente considerevole, sì (furono trucidati, nel 1915, un milione e 500 mila armeni, dal governo dei Giovani Turchi, del comandante Riza), ma non studiato attentamente.
È per questo, forse, o anche, è meglio aggiungere, che Paola Ponti ha preferito aprire una riflessione su quella barbarie e grazie alla regìa di Danilo Nigrelli, domani sera, al Piccolo Teatro Bolognini di Pistoia, andrà in scena Una cena armena, scritto da Sonya Orfalian e che rappresenta un colloquio intimo e intimista tra Danilo Nigrelli e Rosa Diletta Rossi, che indosseranno gli abiti, sul palco, di Aram, un armeno e Nina, una giovanissima italiana, che si trovano, di notte, mentre fuori impazza una tormenta di neve e freddo, attorno a un focolare.

Sarà una conversazione anomala, con Aram che cercherà di spiegare e far capire – il destinatario qui non è certo la ragazza, ma l’intera generazione di coloro che non hanno saputo davvero come siano andate le cose – quello che il Governo dei Giovani Turchi riuscì a escogitare, un tremendo e sadico sterminio che partì con l’uccisione dei soli uomini e lo stillicidio delle donne e dei bambini poi, non uccisi, ma costretti ad attraversare il deserto per andare incontro ad un’atroce morte (in)naturale.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 23 febbraio 2012 – © Quarrata/news 2011]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.