mercoledì 29 febbraio 2012

CITTÀ-PER-TE/CIALDI. IL POTERE LOGORA CHI NON CE L’HA


di Edoardo Bianchini

La ‘Fuga da Alcatraz’ delle lista civica evidenzia una frattura al suo interno – E intanto, sui due versanti, si fa il punto della situazione e si leccano le ferite

QUARRATA. La coltellata nella schiena a Cialdi da parte di CittàPerTe continuerà a far parlare per un bel pezzo.
Mi spiace per il signor ingegner Bagattini (vedi), ma il problema – checché ne abbia detto la lista civica stessa con il suo miscelato, moderato e sfumato comunicato stampa, tutto imperniato sulla trasparenza e sulla limpidezza: un comunicato che, fra l’altro nessuno mi ha mai inviato, forse perché io sono un “giornalista in malafede”, ma loro non sono certo campioni di rispetto delle pari opportunità –, ma il problema dicevo, è tutto suo, dell’ingegnere: nasce da lui e da lui si sviluppa.

L’ingegnere può darla a bere alla gente del popolo, alla quale si rivolge anche per scelta di area, ma non a dei vecchi coccodrilli come noi che, di Quarrata, abbiamo sempre saputo – bene o male –, vita, morte e miracoli, fin da quando lui andava in giro con i pantaloni corti e, magari, noi, vestivamo alla marinara – per copiare la Susanna Agnelli.
Il problema viene da lui Bagattini. Ed è, evidentemente, per questo che lui, Bagattini, si è dovuto fare paladino di Pratesi e, rimboccàtesi le maniche, ha dovuto scrivere quel bel commento che Balli ha riportato sul suo blog (vedi), ma che Andrea ha purificato delle ultime due righe: proprio quelle in cui l’ingegnere – che non sa per nulla dosare la sua loquela: si lascia, appunto, prendere troppo dalla foga, come faceva anche quando gli saltarono i nervi con la Sabrina e se ne venne via da capogruppo Ds sbattendo la porta – quelle in cui, dicevo, Bagattini passa dal commento agli insulti. Ma non mi scandalizzo più di tanto: coi comunisti (e Bagattini lo è: la prova è qui) ho sempre dovuto trattare in questi termini, perché loro hanno sempre ragione e, chi non la pensa come loro, sempre torto. E non mancherà modo di dimostrarlo, vedrete.
Il problema è lui, dicevo. E per questo ha risposto lui, Bagattini.
Se il matrimonio Cialdi-Pratesi non è andato in porto, crepe già ce n’erano – anche all’indomani dei risultati delle primarie di febbraio – quando Pratesi riportò quella misera manciata di voti e (specie nel regno di Bagattini, a Caserana) il candidato della lista civica inanellò lo straordinario insuccesso che tutti conosciamo e ricordiamo.
E siccome – voglia o non voglia l’ingegnere – in ogni famiglia c’è sempre qualcuno che va fuori a raccontare le cose di casa, si sapeva bene – tutti sapevano bene, fu notorio – che Pratesi aveva malsopportato lo scarso impegno di Bagattini per un risultato più consistente e più grasso a favore del figlio primogenito.
Il potere logora chi non ce l’ha e la lista civica – spiacenti per l’ingegnere – era rimasta, con quei pochi voti di Pratesi, con ben poco potere, anche se con un bel pugno di mosche in mano. Tant’è – e anche qui c’è la riprova che qualcuno parla sempre – la lista civica si fece subito avanti per chiedere a Cialdi, con una certa insistenza, di dichiarare sùbito la propria giunta: come un mettere le mani avanti per non cascare, rischiando di disfarsi la dentiera. Discorso, questo, che fu amabilmente rimandato al poi, al dopo, e giustamente, al più in qua o al più sotto la tornata e, soprattutto, i risultati.
La trasparenza, dunque, è solo un incidente di percorso o, se si vuole, una questione formale e puristica lato sensu.
L’ingegner Bagattini, che pure si dice che sia intelligente, non ha, in sostanza, capito che la sua formula non avrebbe funzionato: non perché non fosse sostanzialmente ottima dal punto di vista strategico, ma perché chi la aveva escogitata pretendeva di avere, da parte del proprio elettorato, un riscontro che non c’è stato, come si è visto, perché non ci sarebbe potuto essere: dato che non tutti possono comprendere le sottigliezze del fine politico machiavellico.
Ma per non restare nel vago, qual era la formula politico-strategica dell’ingegner Bagattini, progettista dell’alleanza Insieme per Quarrata?
Era quella che, ad Arezzo, definiscono la «tattica del riccio alla serpe». Gli aretini dicono, infatti, che il riccio si rintana nel cunicolo della serpe per passare l’inverno e, piano piano, a forza di gonfiarsi e di pungere con gli aculei, fa sì che la serpe vada lentamente a ritirarsi sempre di più e a cedere il terreno.
Una tecnica ottima e che avrebbe potuto anche dare i suoi migliori frutti, se gli elettori di Bagattini (di sinistra: e quindi un po’ particolari) avessero avuto il suo stesso acume e la sua stessa zucca.
Ma non è stato così: e si è visto anche dai risultati di Pratesi, che è rimasto comprensibilmente male e che lo ha anche parzialmente ammesso sul suo blog – Bagattini se lo vada a rileggere – e altrove.
Va quasi detto che, tutto sommato, l’incidente di percorso di Cialdi, sembra essere quasi piovuto come il cacio sui maccheroni per poter legittimare, a CittàPerTe, una scusa plausibile e buona per la repentina ritirata: così ci sarà sempre un motivo per rimaneggiare l’impasto e rivedere la rotta (se si vuole, anche con un possibile e giustificabile fine di inchino a Mazzanti, stile Costa-Concordia) in vista anche di ciò che (ma guarda caso!) ha scritto Claudio Di Vincenzo del Sel sul blog di Andrea Balli:
«Se questa vicenda dovesse far scomparire dal panorama politico quarratino la lista civica – che si richiama al programma delle passate elezioni (dove parlava di democrazia partecipativa, di difesa dei beni comuni quindi acqua, rifiuti, di trasparenza e nuova etica nella politica) – sarebbe un danno per la democrazia quarratina perché c’è bisogno di un movimento come CittàPerTe che mobilita e partecipa».
E allora forza, ingegnere! Con un po’ di buona volontà e un aggiustamento di tiro, forse CittàPerTe è ancora in tempo a prendere l’ultimo treno per Yuma o l’ultimo traghetto verso piazza San Marco, in laguna.
Un’ultima cosa. Dato che sono un giornalista in malafede, mi aiuti, mi dia una mano: faccia uno sforzo, ingegnere, e mi regali Il corretto informare di Zeccaroni, che io, da parte mia, le regalerò, in cambio, Il manuale delle Giovani Marmotte della politica a Quarrata.
Su altre questioni ancor più sostanziali, signor Ingegnere, le risponderò in un altro momento: non dubiti.

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[Mercoledì 29 febbraio 2012 – © Quarrata/news 2011]

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