martedì 21 febbraio 2012

L’ITALIA E LA PISTOIA DEI COLPI DI MANO. REGOLAMENTO URBANISTICO, OGGI CONFERENZA DEI CAPIGRUPPO


Il «lodo Mazzieri» passa con 22 voti a favore – Problemi anche con la Spes, case popolari, di Stefano Marini

PISTOIA. Lo sanno tutti – anche la maggioranza di Palazzo di Giano – che questo Regolamento ingesserà Pistoia: e, in maniera specifica, proprio se verrà definitivamente varato prima che Berti lasci il ‘soglio pontificio’.
Lo sanno tutti perché se verrà approvato, oltre a non far mettere un mattone sul vecchio (le case ante-53 sono praticamente intoccabili, e le zone di completamento sono abolite con un colpo di spugna), aprirà la strada all’edificazione di altri 20 ettari di nuove costruzioni, per un totale di 250 appartamenti – destinati a chi, indovinàtevelo da voi.

A Berti, che ieri sera, e fino ad un certo punto, si era arreso all’idea di non veder nascere il suo amatissimo pupo, hanno dato una mano 22 voti che, all’improvviso, come un miracolo, si sono coagulati intorno al «lodo Mazzieri»: la bella invenzione della disparità democratica del trattamento dei cittadini dinanzi al Comune; una brillante soluzione amministrativa sorretta e motivata da una – come la ha definita il consigliere Pagliai – «risibile interpretazione delle norme» da parte del segretario comunale.
I 22 voti dispensati a Berti (gliene sarebbero bastati 21, ma Renzo ha avuto un bonus) sono rappresentati, oltre che dai Pd, dall’avallo di Mazzotta (Sinistra Indipendente) e dai Laici Riformisti, architetto Civinini e avvocato Lomi.
I Verdi hanno votato coerentemente contro; come pure contrari sono stati, con estrema chiarezza, Betti e Soldati dell’Idv (usciti dall’aula prima della votazione), Borchi (Federazione della Sinistra, anche lui uscito dall’aula) e il Sel, con Geri, che ha detto un chiaro no. Sulla stessa lunghezza d’onda di Pagliai si sono mantenuti il Pdl, con Capecchi e Margherita Semplici, e il Fli di Alessio Bartolomei.
Una vicenda, questa, che è destinata a far parlare piuttosto a lungo.
Le opposizioni al provvedimento, che comunque segna il punto più nero del secondo mandato di Berti, non sembrano però affatto esaurite.
I congiurati – perché questa è la figura che sembrano rivestire Udc, Fli, Pdl, e gli altri contrari, di cui si è detto sopra – sembrano motivati ad affilare le loro spade per una estrema, impegnatissima riscossa all’ultimo tuffo e all’ultimo sangue.
Al di là di ogni altra considerazione, però, il «lodo Mazzieri» passerà alla storia come il peggior esempio di in-democrazia che il Pd possa avere offerto in questi ultimi tempi. Grazie anche – come ha sottolineato Pagliai, pure in sede di consiglio – al sostegno del segretario comunale che, secondo il consigliere dell’Udc, è ‘innamorato della Giunta Berti’.
In tarda giornata torneremo sull’argomento.
e.b. blogger
P.S. – E intanto sono state chieste le dimissioni di Stefano Marini dalla Spes per le insolite procedure di bando di concorso per l’assunzione di due nuovi dipendenti.
Su questo specifico aspetto Pagliai presenterà due esposti – alla Procura di Pistoia e a quella della sezione toscana della Corte dei Conti.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 21 febbraio 2012 – © Quarrata/news 2011]

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