sabato 11 febbraio 2012

LE FOIBE? SONO AL SEGGIO 11


L’ineccepibile rispetto della legalità
del Collegio di garanzia delle Primarie del centrosinistra

PISTOIA. A forza di battere e ribattere, tra il dire e il non dire, la Pistoia della reticenza, del lazzeretto di chi vede ma non vede, di chi sente ma non sente, di chi parla ma non parla, è arrivata, come si dice, a dama.

Non avrei mai creduto che, a 65 anni, dopo decenni interi di “prediche compagnesche” sul rigore morale e sul rispetto della legalità, sull’idolatria della legge e della Costituzione, mi toccasse vedere – e ben esplicitato nero su bianco – un fulgido esempio di fascismo qualunquista e indifferentista propinatoci dai compagni del rinnovato comunismo italiano.
Leggo infatti l’articolo che compare sulla Nazione, e inorridisco: mi ri-vergogno di essere italiano e di dover continuare a esserlo senza avere alcuna possibilità di rifiutarmi di far parte di una comunità che convalida voti anche quando sa perfettamente che essi non sono assolutamente validi.
Questo, per la mia sensibilità, è talmente troppo e tanto disonorevole, da non avere possibilità di appello.
E credo che, se Bertinelli – il supervotato, l’osannato, l’amato, l’uomo della provvidenza rossa, il nuovo del rinnovamento certificato, il libraio-filosofo che scrive a Bersani e parla con Fassina e che smuove il Demiurgo Enrico Rossi, paradigma del nuovo politico riformato – non fosse quella proiezione che il Pd ne ha fatto, e non si riconoscesse in toto in quello che è stato detto ufficialmente sul voto del Ponte alle Tavole, per prima cosa il futuro sindaco con il 44% dei suffragi del Pd se ne uscirebbe gridando stomacato a sconfessare tutta l’operazione e a pretendere che – come segnale di serietà e di rispetto delle regole – sul seggio 11 fosse tirato un bel crocione in modo che tutti quelli che hanno partecipato all’operazione fossero messi opportunamente alla gogna che meritano.
Lo faccia: se ne ha coraggio e se è davvero quello che ci si aspetta che sia.
E intanto lasciatemi dire che schifo!
Edoardo Bianchini

Primarie. La decisione dei garanti
sulle contestazioni di ponte alle tavole
«Scorrettezze, ma il voto non viene annullato»

In effetti qualche pressione sugli elettori c’è stata, ma visto che non hanno modificato l’esito complessivo del voto, non ci sarà nessun annullamento. In sostanza è questa la posizione espressa dal collegio di garanzia delle primarie del centrosinistra sul voto del 29 gennaio al circolo di Ponte alle Tavole, contestato da un elettore. «Nello specifico, durante l’esame dei verbali di sezione, quello relativo al circolo di Ponte alle Tavole ha evidenziato che, durante le operazioni di voto, un rappresentante di lista e un responsabile del circolo, hanno accompagnato elettori all’interno del seggio dando consigli circa la preferenza da esprimere – si legge in un comunicato –. La volontà di non soprassedere, anche al fine di evitare che un importante strumento di democrazia possa soffrire in futuro atteggiamenti simili o più gravi, ha visto sul momento porre alcune riserve circa l’espressione del voto a Ponte alle Tavole. Data l’ininfluenza dal punto di vista numerico rispetto al risultato finale, non è stata tuttavia impedita la proclamazione del vincitore. Le riserve sono state poi definitivamente sciolte una volta effettuati gli approfondimenti normativi. Pertanto i voti espressi al seggio 11 sono validi».
Il comitato organizzatore delle primarie si scusa e promette di prendere nota per la prossima volta, con Elisabetta Giromella, disabile che non ha potuto votare a causa delle barriere architettoniche ai seggi.
[Fonte: La Nazione/Pistoia – 11 febbraio 2012]

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 11 febbraio 2012 – © Quarrata/news 2011]

2 commenti:

  1. ho pubblicato ieri un intervento che mi ha mandato Carradori - insieme al verbale del Collegio dei Garanti - che riassume e commenta la vicenda di Ponte alle Tavole.
    i Garanti delle primarie di coalizione dicono salomonicamente che le irregolarità ci sono state, ma hanno riguardato pochi voti (chissà come fanno a saperlo!) e quindi il risultato del seggio non si annulla. e vabbè, i misteriosi e contorti regolamenti che il PD produce da quando è nato possono prevedere di tutto.
    ma il punto era un altro, e l'insistere su quell'episodio è giustificato da quello: le primarie, così come sono, si prestano a inquinamenti (vedi Quarrata e molti altri casi); e la dirigenza del PD e degli altri partiti della coalizione dovrebbe prendere spunto dall'episodio di Ponte alle Tavole (unico messo a verbale, ma chissà quanti ce ne sono stati!) per far sentire la sua voce su questo problema.
    d'altra parte quando l'unica cosa che conta è ottenere e scambiarsi poltrone è ovvio che tutto si fa (o non si fa) in funzione di ciò.
    Paolo Beneforti

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  2. Mi permetto di ricommentare sul solito argomento:
    "hanno accompagnato elettori all’interno del seggio dando consigli circa la preferenza da esprimere"
    all'interno del seggio non è successo nulla di tutto ciò, la regolarità delle operazioni è stata garantita dalle stesse persone che poi hanno messo a verbale ciò che è uscito sulla stampa.

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