L’ineccepibile rispetto della legalità
del
Collegio di garanzia delle Primarie del centrosinistra
PISTOIA. A forza di battere e ribattere, tra il dire e il non dire, la
Pistoia della reticenza, del lazzeretto di chi vede ma non vede, di chi sente
ma non sente, di chi parla ma non parla, è arrivata, come si dice, a dama.
Non avrei mai creduto che, a 65 anni,
dopo decenni interi di “prediche compagnesche” sul rigore morale e sul rispetto
della legalità, sull’idolatria della legge e della Costituzione, mi
toccasse vedere – e ben esplicitato nero su bianco – un fulgido esempio di
fascismo qualunquista e indifferentista propinatoci dai compagni del rinnovato
comunismo italiano.
Leggo infatti l’articolo che compare
sulla Nazione, e inorridisco: mi ri-vergogno di essere italiano e di
dover continuare a esserlo senza avere alcuna possibilità di rifiutarmi di far
parte di una comunità che convalida voti anche quando sa perfettamente che essi
non sono assolutamente validi.
Questo, per la mia sensibilità, è
talmente troppo e tanto disonorevole, da non avere possibilità di appello.
E credo che, se Bertinelli – il supervotato, l’osannato, l’amato, l’uomo della
provvidenza rossa, il nuovo del rinnovamento certificato, il libraio-filosofo
che scrive a Bersani e parla con Fassina e che smuove il Demiurgo Enrico Rossi,
paradigma del nuovo politico riformato – non fosse
quella proiezione che il Pd ne ha fatto, e non si riconoscesse in toto
in quello che è stato detto ufficialmente sul voto del Ponte alle Tavole, per
prima cosa il futuro sindaco con il 44% dei suffragi del Pd se ne uscirebbe gridando
stomacato a sconfessare tutta l’operazione e a pretendere che – come segnale di
serietà e di rispetto delle regole – sul seggio 11 fosse tirato un bel crocione
in modo che tutti quelli che hanno partecipato all’operazione fossero messi
opportunamente alla gogna che meritano.
Lo faccia: se ne ha coraggio e se è
davvero quello che ci si aspetta che sia.
E intanto lasciatemi dire che schifo!
Edoardo Bianchini
Primarie. La decisione dei garanti
sulle contestazioni di ponte alle
tavole
«Scorrettezze, ma il voto non viene
annullato»
In effetti qualche pressione sugli
elettori c’è stata, ma visto che non hanno modificato l’esito complessivo del
voto, non ci sarà nessun annullamento. In sostanza è questa la posizione
espressa dal collegio di garanzia delle primarie del centrosinistra sul voto
del 29 gennaio al circolo di Ponte alle Tavole, contestato da un elettore.
«Nello specifico, durante l’esame dei verbali di sezione, quello relativo al
circolo di Ponte alle Tavole ha evidenziato che, durante le operazioni di voto,
un rappresentante di lista e un responsabile del circolo, hanno accompagnato
elettori all’interno del seggio dando consigli circa la preferenza da esprimere
– si legge in un comunicato –. La
volontà di non soprassedere, anche al fine di evitare che un importante
strumento di democrazia possa soffrire in futuro atteggiamenti simili o più
gravi, ha visto sul momento porre alcune riserve circa l’espressione del voto a
Ponte alle Tavole. Data l’ininfluenza dal punto di vista numerico rispetto al
risultato finale, non è stata tuttavia impedita la proclamazione del vincitore.
Le riserve sono state poi definitivamente sciolte una volta effettuati gli
approfondimenti normativi. Pertanto i voti espressi al seggio 11 sono validi».
Il comitato organizzatore delle
primarie si scusa e promette di prendere nota per la prossima volta, con
Elisabetta Giromella, disabile che non ha potuto votare a causa delle barriere
architettoniche ai seggi.
[Fonte: La Nazione/Pistoia – 11
febbraio 2012]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 11 febbraio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
ho pubblicato ieri un intervento che mi ha mandato Carradori - insieme al verbale del Collegio dei Garanti - che riassume e commenta la vicenda di Ponte alle Tavole.
RispondiEliminai Garanti delle primarie di coalizione dicono salomonicamente che le irregolarità ci sono state, ma hanno riguardato pochi voti (chissà come fanno a saperlo!) e quindi il risultato del seggio non si annulla. e vabbè, i misteriosi e contorti regolamenti che il PD produce da quando è nato possono prevedere di tutto.
ma il punto era un altro, e l'insistere su quell'episodio è giustificato da quello: le primarie, così come sono, si prestano a inquinamenti (vedi Quarrata e molti altri casi); e la dirigenza del PD e degli altri partiti della coalizione dovrebbe prendere spunto dall'episodio di Ponte alle Tavole (unico messo a verbale, ma chissà quanti ce ne sono stati!) per far sentire la sua voce su questo problema.
d'altra parte quando l'unica cosa che conta è ottenere e scambiarsi poltrone è ovvio che tutto si fa (o non si fa) in funzione di ciò.
Paolo Beneforti
Mi permetto di ricommentare sul solito argomento:
RispondiElimina"hanno accompagnato elettori all’interno del seggio dando consigli circa la preferenza da esprimere"
all'interno del seggio non è successo nulla di tutto ciò, la regolarità delle operazioni è stata garantita dalle stesse persone che poi hanno messo a verbale ciò che è uscito sulla stampa.