sabato 11 febbraio 2012

AUTOVELOX ANCHE IN CASA PER EVITARE INCIDENTI DOMESTICI?


PISTOIA. Benigni, in Johnny Stecchino, si chiedeva «Ma quanto costano le banane a Palermo?». In questa città, invece, è il caso di chiedersi «Ma quanti sono gli autovelox a Pistoia?».
Se andiamo a rivedere tutti i provvedimenti di sicurezza a ritroso, troviamo un’unica preoccupante situazione: un contenzioso moltiplicato che non finisce mai, vessatorio per la gente già abbastanza vessata di per sé, e che segue una falcidia di multe e penali, che hanno portato più di dieci miliardi delle vecchie lire in un anno nelle casse del Comune. Tanto da fare ripianare il bilancio del 2011.

Ma gli amministratori pistoiesi non possono continuare ad avallare una situazione di questo genere solo perché hanno fame di quattrini: la logica è sproporzionata e ingiusta rispetto alla situazione nel suo complesso. Sarebbe – alla fine – come pretendere di avere un poliziotto per ogni cittadino per evitare furti, scippi e rapine.
Continuando con questo andazzo, cosa si dovranno aspettare i pistoiesi? Di vedersi mettere un autovelox anche nel corridoio di casa propria, dalla cucina al bagno, perché siano costretti a riflettere e a non investire chi per caso esce da una porta laterale, col rischio di buttarlo per terra e di rompergli un braccio?
Le logiche della sicurezza possono e devono estendersi all’infinito? E soprattutto è giusto che sia così, quando, alla fine, perfino chi ha sterminato una famiglia in stato di ebrezza se ne sta fuori, senza nemmeno il ritiro della patente, e finisce col patteggiare appena due anni con la sospensione della pena? Non sono storie: è cronaca di un mese fa.
E ancora: quando non ci saranno più posti dove sistemare gli autovelox, i t-red, le porte per la ztl e quant’altra diavoleria, che faremo con gli incidenti che, comunque, continueranno a fioccare come la neve di questi giorni? A quale marchingegno ci appelleremo? E 50 km all’ora sono sufficienti a non travolgere un operaio che lavora a appena 60 centimetri dalla strada? E preso in pieno a 50 all’ora, un corpo umano esce indenne dall’urto o rimane comunque spappolato?
Ci spiace, cari amministratori di Pistoia, ma permettendo questa chirurgia plastico-impiantistica a oltranza, finirete anche voi per trovarvi con le “puppe al silicone francese”:
con solo un sacco di problemi, alla fine.
E tiratevi su le puppe, come si dice a Pistoia.
e.b. blogger
P.S. – Questo commento è offensivo o diffamatorio o incontinente o suscettibile di eccedere il dettato dell’art. 21 della Costituzione sotto il profilo della libertà di espressione, di critica, di cronaca e di creatività (ovviamente letterario-satirica)?
Provate a chiedervelo. È possibile che prima o poi arriviate a capire.

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[Sabato 11 febbraio 2012 – © Quarrata/news 2011]

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