sabato 11 febbraio 2012

FOIBE. FLI A BERTI: «NON È NEGANDOLA CHE LA STORIA SI CANCELLA»


Dura presa di posizione contro la decisione del sindaco di far distribuire nelle scuole il libro di Giacomo Scotti

L’iniziativa del Sindaco Berti di regalare alle scuole superiori pistoiesi il libro dello storico e scrittore Giacomo Scotti dal titolo “Dossier Foibe”, invitando addirittura “...i dirigenti scolastici a garantire la più ampia divulgazione...”, è un gesto al quale mai avremmo voluto assistere da parte di chi, anche se appartenente ad uno schieramento politico diverso dal nostro, ha il dovere, nell’esercizio della sua funzione, di farsi interprete del sentire di tutta la comunità che comunque rappresenta.

Vogliamo ricordare quindi al Sindaco Berti che il “Giorno del Ricordo” non rappresenta una celebrazione estemporanea basata su una ipotesi storica, ma è stato istituito formalmente con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, dopo 60 anni di attesa della comunità degli esuli per vedersi riconosciuta la propria storia, i propri morti (che Le ricordiamo signor Sindaco erano degli Italiani) e i propri diritti.
Il testo della legge riporta letteralmente:
«La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Nella giornata [...] sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado».
Appare quindi chiaro che il Sindaco Berti non abbia ottemperato affatto a quanto la legge 92/04 invita a perseguire, anzi si è mosso nella direzione esattamente contraria, a differenza di quanto è avvenuto o avverrà in altre assise istituzionali: il Presidente del Consiglio Provinciale infatti ha diffuso a mezzo stampa un comunicato in memoria degli esuli giuliano-dalmati, e il Consiglio Regionale toscano si riunirà per una seduta speciale solenne.
Ci auguriamo che da parte sua ci sia la volontà di fare un passo indietro rispetto a questo gesto che, oltre ad essere profondamente irrispettoso verso chi ha vissuto, o è erede di quel terribile periodo storico, è anche un atto irresponsabile, perché rischia di riaprire fronti di scontro tra i giovani della nostra città.
Caro Sindaco Berti, il negazionismo è un atteggiamento intellettuale e morale sbagliato e deleterio, al pari di quello che ha accompagnato nel passato la Shoah e ci teniamo soprattutto a ricordarle che non è negandola che la storia si cancella.
Coordinamento Provinciale Fli
Pistoia
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 11 febbraio 2012 – © Quarrata/news 2011]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.