di ALESSANDRO ROMITI
e EDOARDO BIANCHINI
Giuseppe Bellandi (Montecatini), Alessandro
Volpi (Massa) e l’Assessore bertinelliano Tina Nuti (Pistoia) al bacio della
pantofola di Apr/Bardelli ai Ronchi, una “cosa” che il Tribunale di Roma ha deciso
e ordinato che non debba esistere, ma che, ogni mese, da quasi due anni,
continua ugualmente a riscuotere e spendere denaro pubblico dei contribuenti
toscani
NON C’È AFFATTO bisogno di troppe parole per rappresentare un costume
diffusissimo nella nostra Toscana delle ideologie di sinistra e della
democrazia, dove il modo di comportarsi, anche in relazione alla legalità e
alla difesa dei valori della legge, parte subito male a cominciare dalle
istituzioni che tanti precetti sprecano per imbambolare i poveri cittadini che
non contano nulla.
Un esempio di questo malcostume
parolaio e inconcludente che, alla fine, sostiene non il diritto, ma il rovescio
– anche quello economico e perpetrato ai danni dei contribuenti toscani con un
bel ghigno da prise de cul sul viso – lo si ha (e purtroppo lo si
mostra, lo si sciorina, lo si evidenzia, lo si sottolinea, lo si esalta: senza
che nessuno prenda i forconi per un assalto bastigliese che qui, più che mai,
sarebbe necessario e santo), lo si ha, dicevamo, in questi due mirabilia
(= mirabili esempi) offertici dal dottor Luigi Egidio Bardelli, direttore/proprietario/opinionista
di Tvl-Tv Pistoia Libera (di fare come crede), ma anche presidente della inesistente
Apr: un Bardelli che ci mostra, insieme a se stesso, due Sindaci toscani
(Bellandi di Montecatini e Volpi di Massa) pronti a esaltare l’opera santa di
una non meglio definibile che realtà di fatto Apr la quale, a questo punto, non
c’è cane toscano che non sappia che non esiste in forma di associazione
legalmente riconosciuta perché, in virtù di un’ordinanza di un collegio
tribunalizio di Roma (più in basso ve la riproduciamo per almeno la decima
volta!), le sue delibere di costituzione sono state sospese nella loro esecutività.
Eppure, Luigi Egidio Bardelli il
sospeso, l’inesistente, il non avente diritto a riscuotere, ogni mese riceve –
se non andiamo errati attraverso la Vi-Banca dell’avvocato Patrizio
Rosi, su disposizione prima di Scarafuggi, chiacchieratissimo e dimissionario,
e oggi di Roberto Abati – ben 550mila € circa, a cui, una tantum, di
recente (e proprio per le attività marine che vedete negli stralci di Tg60 qui
sotto) sono stati aggiunti altri 150mila €, tutti rigorosamente di contribuenti
toscani presi per il culo da una politica cialtrona che predica bene e razzola
male. Ma male davvero.
Eppoi –
come scrivono certi giovani somari della scuola di oggi – anche i pistoiesi si
scandalizzano e bestemmiano se si scopre che al Sud qualche cieco, che riscuote
l’assegno di accompagnamento, ci vede meglio di una lince o di un’aquila,
mentre i Sindaci (e l’assessore Nuti di Pistoia: secondo stralcio di Tg) vanno
a incensare chi dispone di soldi pubblici pur senza averne alcun diritto e
titolo.
Se lo facesse qualcuno di noi, dìteci:
gli andrebbe liscia?
O è solo perché la Toscana è comunista
che le cose devono andare necessariamente bene per come vanno e anche chi non
deve riscuotere lo può tranquillamente fare perché nessuno non solo non dirà
nulla, ma addirittura, si sfinirà in elogi nei confronti di certa millanteria?
Forse sì, visto il bel risultato del
Monte dei Paschi di Siena e la disinvoltura baffosa con cui D’Alema
smeleggia Berlusca in Tv.
La domanda è, dunque, questa: ma si
deve continuare per ancora un bel po’ a vedere che nessuno fa niente perché la
legge, la legalità e i Tribunali vengano rispettati, nonostante l’obbligatorietà
dell’azione penale?
O, piuttosto, chi ha una Tv in mano può
fare quello che vuole solo perché i politici hanno bisogno di una televisione
per farsi vedere?
Secondo voi la Corte dei Conti non
avrebbe niente da dire di fronte a uno sconcio di questa portata, simile a
quello di un figlio che continua a riscuotere la Pensione Inps anche dopo che
il babbo è morto da un anno e otto mesi?
Ma nessuno si vergogna in questa Italia
di senza-faccia?
Sindaci Bellandi e Volpi
Assessore Tina Nuti
ORDINANZA DEL TRIBUNALE DI ROMA SU APR/BARDELLI
(per i più distratti...)
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L’ordinanza è stata spedita per Pec – posta elettronica
certificata –
anche ai Sindaci Bellandi e Volpi
[Questo intervento è pubblicato come
espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 2 settembre 2013 | 09:55 - © Quarrata/news]
Perbacco, anche l'assessora Tina, ha detto che la visita in APR è stato un momento di approfondimento (ma non del profilo giuridico della vicenda!) e arricchimento (personale umano) e che ha ricevuto un libro di poesie, da chi le "scrive con fatica". Mamma mia! La retorica di mattina, mi mette di male umore, scusami ma tumm'hai rovinato il rientro.
RispondiEliminaPS: Ma il Bertinelli, le leggerà le poesie che gli ha riportato la Nuti? Un avrò mica a fare come la sentenza del Tribunale di Roma che tu gli hai mandato?
mDB
L'Italia è una Repubblica democratica fondata sull'ipocrisia
RispondiEliminaQualcuno sta girando attorno al nocciolo. Facciamola finita: il Bertinelli è il classico esempio di vetero/marxista che guarda con i paraocchi e quindi non può vedere all'intorno.Continua ad elargire benefit a società di ex compagni e crede che ancora quello che è mio è suo e quello che è suo è suo. Intanto se la veda con il Valiani e la causa giustamente intentatagli.E' furbetto, il ragazzo, ma, a mio parere,preso nella rete dei vecchi marpioni del P.D. che avevano bisogno del "vecchio - nuovo - da proporre ai grulli. L'opposizione faccia il suo dovere,in Consiglio, e non gli dia tregua; come si faceva un tempo, senza accomodamenti o politically correct. Sta uccidendo il centro di Pistoia,se ne frega delle periferie e dei suoi bisogni ma, come i suoi predecessori, quando è il momento raccatta voti fra i benpensanti,Monsignor Frosini in testa.D'altronde in democrazia i voti si contano e non si pesano. Per questo,io almeno,non voto.
RispondiEliminaAbbiate fiducia, con calma, le cose cambieranno..date tempo al tempo.. è questione di tempo...MARCO CARUSO
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