Lo ha inoltrato nei giorni scorsi alla
Procura della Repubblica di Pistoia Carlo Vivarelli candidato Sindaco per il
Comune Unico della Montagna Pistoiese per il Movimento Autonomista Toscano
MARESCA. Gentilissimi responsabili di Quarrata/news, vi invio
il testo dell’esposto alla magistratura che ho inviato nei giorni scorsi alla
Procura della Repubblica di Pistoia, ed alcune delle foto che ho fatto all’alveo
del Torrente Maresca.
Carlo Vivarelli, Maresca – candidato Sindaco per il Comune Unico della Montagna
Pistoiese per il Movimento Autonomista Toscano.
Tantissimi complimenti per il vostro blog,
davvero molto valido, che seguo da tempo.
Carlo Vivarelli
• • •
Maresca,
18 Settembre 2013.
Al
Procuratore della Repubblica di Pistoia.
Per
conoscenza al Prefetto di Pistoia
e alla
Stazione della Guardia Forestale di Maresca (Pt)
Egregio Sig. Procuratore, Le scrivo in
riferimento alle condizioni dell’alveo del Torrente Maresca. Questo è infatti
invaso da alberi e piante, cresciute infatti ormai da anni anche dentro gli
argini, che formano a mio avviso una massa la quale, in caso di piena, potrebbe
occludere insieme a sassi e ad altro materiale, lo spazio presente al di sotto
dei ponti che si trovano lungo questo corso d’acqua, alcuni dei quali sono
piuttosto bassi, mettendo in pericolo la sicurezza degli abitanti.
Il torrente Maresca cade nella
giurisdizione di un consorzio che si dovrebbe chiamare attualmente Renana,
anche se penso abbia cambiato di nuovo nome per l’ennesima volta (prima si
chiamava Reno Palata, prima Alto Reno ecc.).
Questo Consorzio, o società, in
qualunque modo si chiami, dovrebbe effettuare la pulizia del fiume ed altre
azioni, che presumo per Legge sia obbligato a fare, altrimenti non vedo il
perché della sua esistenza, né il motivo del fatto che ogni anno chieda,
attraverso delle cartelle, un tributo ad ogni famiglia del nostro territorio,
almeno quello interessato dal passaggio del torrente Maresca. Questo consorzio
dovrebbe anche, seguendo delle normative, monitorare obbligatoriamente la
situazione dei corsi d’acqua, e questi monitoraggi dovrebbero essere firmati da
chi li fa, e i resoconti di questi essere tenuti ed essere rintracciabili e
consultabili da chi, autorità o privati, ne facciano richiesta.
Personalmente mai ho visto addetti di
questo consorzio, anche se non dubito che personale di questa società abbia pur
fatto interventi e delle verifiche, mentre sempre ho visto le cartelle da
pagare. Io credo che lo stato del torrente Maresca, nel suo alveo e nei suoi
argini, sia una vera e propria vergogna ed un oltraggio sia alla vista che alla
sicurezza, e per questo allego a questa mia alcune foto, che sono solo un
parziale esempio a supporto delle mie parole. Ma ancor più vergognoso trovo il
fatto che un Consorzio chieda alla popolazione dei soldi per occuparsi di una
parte del territorio della quale, attendo prova contraria, pare proprio non
occuparsi quasi per nulla.
Le chiedo:
-
Di
accertare in dettaglio quali siano gli obblighi di Legge che questo consorzio,
o società, e delle altre che lo hanno preceduto hanno ed hanno avuto da
adempiere, e se queste procedure siano state effettivamente effettuate e con
quali esiti, visto che un albero, per fare un esempio, non può crescere inosservato
per dieci anni nell’argine di un torrente fatto da un muro in pietre senza che
nessuno lo noti. Chi ha relazionato cosa rispetto a questo fatto, e con quali
esiti, chi ha detto cosa a seguito di un documento firmato, e perché quello ed
altri alberi sono rimasti indisturbati al loro posto?
-
Di
accertare negli ultimi 40 anni quali siano state le azioni fatte e registrate
da questo/i consorzio/i o società sul territorio toscano da parte del personale
di questi consorzi e sulla base di quali programmazioni siano state effettuate,
e di voler indagare sull’effettivo svolgimento e risultato di queste azioni.
-
Le
chiedo di indagare e di contabilizzare l’ammontare della cifra che le
popolazioni toscane hanno dovuto versare negli anni dalla nascita di queste
entità o consorzi che sono al di fuori della Regione Toscana, e di
contabilizzare la somma degli interventi che questi consorzi hanno fatto.
-
Le
chiedo inoltre di controllare quali controlli di Legge sono previsti riguardo
alle attività di questi consorzi citati da parte delle autorità poste nella
Regione Toscana come Comuni, Provincie, Comunità Montane, USL, ecc., perché mi
sembra allucinante e risibile che nessuno per anni, nelle istituzioni e delle
varie autorità del territorio, si sia accorto di niente e non abbia avuto
niente da ridire su una plateale assenza di interventi come questa. Non a
margine di questa mia Le comunico che il sottoscritto ha raccolto nel 2001 (con
foto) centinaia di firme nella comunità di Maresca per sollevare questo
problema, ed ho sotto gli occhi una lettera dell’allora Sindaco di San Marcello
P.se Moreno Seghi (persone ed enti che dunque erano e sono del tutto informate
sui fatti) a me inviata per conoscenza e indirizzata alla Comunità Montana
Appennino Pistoiese che parla di questo problema. Vorrei che l’autorità
giudiziaria indagasse sugli effetti di questi atti firmati dalla Comunità
Montana citata e di altri atti firmati da altri eventuali enti.
-
Le
chiedo, ancora, di sollecitare un intervento immediato al Consorzio citato per
monitorare prima ed organizzare poi i dovuti interventi nell’alveo del fiume,
sollecitando anche le autorità competenti (USL, Guardia Forestale, Protezione
Civile, Comune di San Marcello P.se, Provincia di Pistoia) nel caso che questo
consorzio, perché questa pare essere l’impressione, non sia in grado di
effettuare nessun intervento, nonostante percepisca del denaro, e non poco,
dalla popolazione toscana, affinché s possano organizzare e prendere delle
iniziative di intervento almeno laddove la situazione è urgente, visto che l’inverno
è alle porte.
-
Le
chiedo infine di predisporre tutte le azioni dell’autorità giudiziaria riguardo
a soggetti istituzionali, come ad esempio a mio avviso la Corte dei Conti della
Regione Toscana, che dovrebbe sapere e vigilare su dove finiscono i soldi dei
contribuenti toscani e contro altri eventuali soggetti che abbiano
eventualmente violato la Legge riguardo alla corretta gestione dei fondi in
questione.
Mi riserverò in merito altre azioni di
richiesta riguardo alla pubblicazione dei dati ottenuti dalla Procura o
conservati da altre autorità ed enti, affinché il diritto della popolazione ad
essere informata sia rispettato. E visti gli accadimenti avvenuti nella
Comunità Montana Appennino Pistoiese negli ultimi anni, dove non si è riusciti
nemmeno a quantificare l’entità di un ammanco miliardario, se contabilizzato
nelle vecchie lire, questa risulta essere una richiesta di legalità del tutto
ovvia.
Carlo Vivarelli – Maresca (Pt)
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 23 settembre 2013 | 11:42 - © Quarrata/news]
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