PISTOIA. Leggiamo con curiosità e stupore le parole di Caterina Bini
(http://quarratanews.blogspot.it/2013/09/bini-pd-livello-nazionale-sosterro.html)
che sceglie di appoggiare Matteo
Renzi.
Da appassionati della primissima ora al
progetto renziano, ci dichiariamo senza indugio lieti che un’importante
parlamentare del Partito Democratico e una delle personalità di maggior rilievo
del mondo politico toscano, dopo essersi in passato fortemente e
inequivocabilmente allineata a posizioni più conservatrici ed escludenti, abbia
maturato la scelta di approssimarsi al nostro progetto di rinnovamento.
Guardiamo semmai con maggiore
perplessità al fatto che questa scelta di campo coincida con una rinnovata
fiducia all’attuale classe dirigente del Partito Democratico pistoiese.
Onorevole Bini, lei stessa scrive: «tra
un partito che guarda avanti ed uno che si conserva scelgo sempre il primo»; e
parla di un «gruppo dirigente che non è riuscito a rinnovarsi “dolcemente”,
trovandosi quindi poi spiazzato da un rinnovamento più brusco e radicale».
Per questo, la preghiamo di accettare
il nostro invito alla serietà, o perlomeno alla logica.
Sia più chiara. Perché delle due l’una:
1) il gruppo dirigente ha fallito, ha peccato di esclusivismo e di
autoreferenzialità (e lei non potrà certo proprio in questo evidenziare le
segreterie provinciale e comunale pistoiese come facenti eccezione) e dunque,
avendo lei sposato il progetto di rinnovamento di Matteo Renzi, ritira al sua
fiducia a quel gruppo dirigente; oppure 2) il gruppo dirigente locale ha ben
operato e saggiamente difeso il partito da un pericolo di trasformazione e
rinnovamento che era giusto avvertire come una minaccia, e per questo lei non
riconosce come virtuoso il progetto renziano.
Massimo Baldi
per Adesso!Pistoia
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[Domenica 22 settembre 2013 | 20:04 - © Quarrata/news]
brucia essere "scavalcati"
RispondiEliminaCommento puntuale, ben argomentato politicamente, approfondito al punto giusto, tutto incentrato su un serrato ma civile confronto. Insomma, proprio quello che mancava. Bravo.
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