La scelta di Firenze porterebbe a una
spesa di 7-8 milioni di euro
PISTOIA. Carla Breschi, Giovanna Mazzanti, Rachele Balza, Alvaro
Alberti, Stefano Franceschi scrivono:
Non per campanilismo, ma per tutelare l’interesse
dei cittadini dell’area vasta, il 118 deve essere confermato a Pistoia.
Il motivo risiede nelle caratteristiche
espresse dalla legge regionale, pienamente centrate da Pistoia: è stata una
delle prime in Italia, ha contribuito alla nascita dell’attuale procedura che
gestisce il 118, è la più efficiente in Toscana, potenziarla costerebbe solo
350.000 euro contro i 7/8 milioni di quella di Firenze.
Si cerca di risparmiare tutti i
giorni sulla sanità pubblica e in un colpo solo si buttano 7 milioni di euro?
Dal risparmio dovuto alla scelta di
Pistoia, quanti posti di lavoro in più potremmo avere nel settore, vista la
continua carenza di personale?
Questi sono elementi che parlano da soli!
E dunque riteniamo opportuno intervenire con forza!
Ed ecco il loro comunicato ufficiale:
Dopo un’estate calda, in molti sensi,
vogliamo anche noi risollevare un problema altrettanto scottante: quello dell’ubicazione
delle centrale 118 di area vasta.
Questo traccheggiamento della regione
sulla scelta della sede appare alquanto preoccupante. Quello che in agosto
temevamo potesse accadere purtroppo si sta rivelando adesso una certezza: da
più parti si vocifera che la scelta della centrale del 118 di area vasta ricadrà
su Firenze. Questo perché, nonostante l’impegno profuso dal sindaco Bertinelli,
dalla presidente Fratoni e dagli onorevoli Bini e Fanucci, non abbiamo
percepito atteggiamenti positivi da parte dell’assessorato regionale. E il
silenzio sulla questione degli ultimi tempi non ci fa sperare in niente di
positivo.
Eppure i dati confermano che la scelta
della sede pistoiese sarebbe la più logica ed opportuna sia per il notevole
risparmio economico, che per il rispetto dei parametri di legge; a meno che non
si voglia far prevalere una illogica visione fiorentino-centrica, in quanto
politicamente più forte. D’altra parte abbiamo avuto la dimostrazione che le
decisioni tendono a muoversi in questa direzione anche con le vicissitudini
legate alla Scuola Infermieri.
Il nostro intento di oggi è quello di dimostrare
che, come hanno affermato Bini e Fanucci, questo territorio è unito su questa
vicenda; lotteremo tutti insieme per far valere il diritto della nostra città a
mantenere e preservare le sue eccellenze.
Carla Breschi
Giovanna Mazzanti
Rachele Balza
Alvaro Alberti
Stefano Franceschi
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[Sabato 21 settembre 2013 | 19:58 - © Quarrata/news]
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