Lettera aperta di Coldiretti Pistoia
alla Giunta della Camera di Commercio – Lo stop ad analisi logistica all’interno del polo produttivo
Pescia-Viareggio è dannoso
PISTOIA. ‘Conoscere per deliberare’. Anche al
settore floricolo fa comodo tenere conto del principio di Luigi Einaudi, grande
economista e politico, nonché Presidente della Repubblica Italiana. Purtroppo
il principio si è appannato quando, in seno alla Camera di commercio,
industria, artigianato ed agricoltura di Pistoia, è stato deciso di non
proseguire nell’analisi della logistica all’interno del Distretto Floricolo
Lucca/Pistoia.
Si è deciso di non approfondire,
esplicitando anche le proposte risolutive alternative, l’analisi di come meglio
potrebbe recuperare competitività e organicità il polo produttivo che va da
Pescia a Viareggio.
La prima fase dell’analisi sulla
logistica ed i trasporti del comparto floricolo è stata condotta da Lucense
(organismo di ricerca), con il contributo della Camera di Commercio di Lucca.
Punti di forza e di debolezza del settore, sono stati evidenziati, andando a
fotografare, problematiche dei trasporti, dei servizi, delle produzioni, della
produttività, delle realtà aziendali e delle due strutture mercatali di Pescia
e Viareggio.
Il secondo step doveva essere
co-finanziato dalla Camera di Commercio di Pistoia, che ha un proprio
rappresentante nel comitato del Distretto Floricolo Lucca/Pistoia, ma una
delibera della Cciaa pistoiese ha respinto la richiesta di finanziamento. Su
Pistoia opera circa la metà delle circa 500 imprese floricole interessate. Il
fatturato floricolo del polo Pescia-Viareggio è stimabile in 150 milioni di
euro, dando occupazione a circa 1.500 persone tra coltivatori diretti,
coadiuvanti, dipendenti e stagionali.
L’iter che ha condotto ad un
ribaltamento di una decisione ampiamente dibattuta e concordata è senz’altro
legittimo, ma ha tante contraddizioni, a partire dal fatto che a dare parere
contrario al finanziamento è stato un rappresentante del mondo agricolo, con
motivazioni che non ci convincono. Lo stop è dannoso, come ha evidenziato Marco
Carmazzi, presidente del Distretto Floricolo Lucca/Pistoia.
Senza il supporto del secondo step dell’analisi,
i rischi di prendere decisioni poco lungimiranti li corrono direttamente le
aziende e i lavoratori che producono fiori, fronde e piante fiorite in vaso. Ma
gli effetti negativi si farebbero sentire nell’indotto, soprattutto nel
pesciatino.
Coldiretti, a tutela delle tante
imprese, insisterà su tutti i tavoli politico-istituzionali perché si eviti un
palese errore strategico. Vogliamo che il settore Floricolo faccia parte del
Pistoiese, e di Pescia in particolare, anche in futuro, prendendo decisioni
basate su analisi scientifiche. C’è in gioco il futuro di oltre 500 aziende
agricole. Vogliamo conoscere per deliberare.
Coldiretti Pistoia
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[Lunedì 23 settembre 2013 | 18:29 - © Quarrata/news]
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