Gli Onorevoli |
PESCIA. Sala piena e posti a sedere esauriti all’ex cinema Vox di
Pescia per l’incontro fra i comitati “Adesso” della provincia di Pistoia.
Decine di persone hanno seguito in piedi le parole degli ospiti, i deputati
Edoardo Fanucci, Simona Bonafé, Dario Parrini e Antonio Funiciello,
responsabile Cultura del PD. Un successo che conferma la grande voglia di
mobilitazione e partecipazione anche sul nostro territorio.
A fare gli onori di casa Andrea
Giuntoli, Presidente del comitato locale, poi spazio agli interventi dei
relatori, a cominciare da Edoardo Fanucci.
“Ovunque stanno nascendo comitati in
sostegno di Matteo Renzi, anche nei comuni più piccoli della provincia. Il
nostro dovere è accogliere a braccia aperte le persone che hanno voglia di
impegnarsi in politica”. Poi un commento sulla spinosa questione delle regole
del congresso, ufficializzate appena poche ore prima dell’incontro pesciatino. “Il
PD è rimasto l’unico partito forte e al tempo stesso contendibile. Non possiamo
fare a meno del contributo dei cittadini, finalmente anche l’attuale classe
dirigente del PD sta iniziando a rendersene conto. Renzi è il migliore
interprete di questo cambiamento”.
Immancabile un riferimento alle sorti
del Governo Letta, messo in grossa crisi dai “ricatti quotidiani del PDL” e,
continua Fanucci, dalla “vicenda IMU, ne usciamo con le ossa rotte. Nel
programma del PD, la priorità era investire risorse sul lavoro abbattendo il
cuneo fiscale.”
Parole condivise da Antonio Funciello
in un appassionato intervento durante il quale si è parlato anche di Telecom e
Alitalia. “Il capitalismo italiano è debole e non in grado di stare a pieno
titolo nella modernità, anche per responsabilità di una Politica che non ha
saputo fare il proprio mestiere. Il PD per anni è stato retto da una ‘patto di
sindacato’: la battaglia che dobbiamo fare è introdurre nel partito il
cambiamento che vogliamo vedere nel Paese”.
Il filo comune che unisce gli
interventi, e che riprende il titolo dell’iniziativa, è la necessità di “cambiare
il PD per cambiare l’Italia” come afferma Simona Bonafé, fedelissima di Renzi e
coordinatrice della campagna elettorale delle primarie 2012. “La parola ‘Adesso’
rievoca la corsa dello scorso novembre, un periodo bello, carico di entusiasmo,
durante il quale milioni di italiani hanno individuato in Renzi una speranza
nuova. Il PD aveva raggiunto il 40% dei consensi, poi abbiamo pensato troppo a ‘smacchiare
il giaguaro’. Il Governo con il PdL è frutto degli errori commessi in passato”.
Prima del “gran finale” con Parrini,
candidato in pectore alla segreteria regionale, spazio agli interventi del
pubblico. Comincia Emanuele Logli, giovanissimo consigliere comunale di
Montale, che scalda la platea con un intervento carico d’entusiasmo. “Siamo
stati guidati da una classe dirigente il cui unico obiettivo era preservare la ‘ditta’,
piuttosto che rivolgersi all’Assemblea dei soci”, esordisce con un’efficace
metafora e una stoccata a Bersani. “Lo scorso fine settimana ho partecipato a
OpenPD di Viareggio, dove abbiamo discusso del partito che vorremmo: un partito
nuovo, inclusivo, davvero riformista e in grado di dialogare con tutti. Lo
straordinario risultato di questa sera indica che la nostra non è stata
battaglia vana. Valorizzare l’esperienza dei comitati consentirà di rinnovare
il PD ripartendo dai territori e dal contributo di tanti cittadini ed elettori
che fino ad oggi non si sono mai interessati di Politica”.
La sala |
Applausi anche per Enio Niccolai, di
Quarrata, brutale, ma efficace. “Sono stanco di perdere e di ingoiare rospi
grandi come vitelli. Serve un PD nuovo per vincere le elezioni e per governare
l’Italia con i nostri valori”.
Quindi parola a Dario Parrini, ex
sindaco di Vinci, e punto di riferimento dei renziani toscani. “Finalmente
abbiamo una data per il congresso: l’8 dicembre voteremo per scegliere il
Segretario” aspetto non secondario perché, denuncia Parrini “in assemblea
nazionale abbiamo assistito ad uno scontro non sui cavilli, ma fra chi voleva
il congresso e chi preferiva che tutto rimanesse così com’è”.
Un’assise fondamentale che avrà il
compito non solo di scegliere un gruppo dirigente e definire una linea politica
chiara. “In Politica, il rinnovamento passa anche per nuovi leader: dopo aver
dato le dimissioni non si può restare in prima fila e a dettare l’agenda”
afferma Parrini, con chiaro riferimento all’ex segretario Pierluigi Bersani.
“Dobbiamo convincere i delusi del PdL
ma anche i delusi del PD. Porte spalancate a chi in passato ha fatto scelte
diverse, ma occhi aperti e vigilare su chi si avvicina a Renzi per mero
opportunismo. Cambiare idea si può, ma occorre distinguere fra chi fa un ‘giro
di valzer’ per tornaconto personale e chi, invece, ha maturato una sincera e
piena convinzione. Non possiamo permetterci che qualcuno sostenga Matteo Renzi
in modo incerto e senza aver fatto chiarezza sulla sua propria linea politica”,
chiarisce Parrini con evidente riferimento ai recenti cambi di casacca sul
territorio pistoiese.
E le accuse a Renzi di liderismo? “Da
rispedire al mittente – attacca – serve una grande squadra con un centravanti
che fa tanti gol”. Poi una risposta a chi accusa il Sindaco di troppe facili
battute. “Non è superficialità, ma il sacrosanto tentativo di parlare un
linguaggio immediato e accessibile a tutti”.
Infine, la domanda sui parlamentari che
hanno affossato Prodi. “Sono 101 canaglie, non posso condividere il mio nome
con il loro. Ma attenzione: la vicenda è stata strumentalizzata anche da chi
intende accusare i politici di essere tutti uguali. Una posizione
inaccettabile: siamo qui per dimostrare il contrario”.
[comunicato
on. fanucci]
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[Sabato 28 settembre 2013 | 16:19 - © Quarrata/news]
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