PISTOIA. Facendo seguito all’intervento pubblicato con il post “Per
un’altra Pistoia” e il manifesto di Boccaccio, Enrico Guastini
aggiunge:
Ringrazio per lo spazio concesso alla
nostra lettera, e invio due righe sulla conclusione della vicenda (l’articolo
completo dal quale ho estratto un sunto può
essere visionato qui).
– La Presidenza della Repubblica ha
chiesto di eliminare la dicitura “Alto Patronato”, in quanto «Non può essere
consentito che la massima adesione presidenziale sia associata ad un’immagine
suscettibile di urtare la sensibilità di cittadini e cittadine».
– Loretta Lazzeri, presidente della
commissione pari opportunità della Provincia di Firenze: «Il corpo delle donne
non può essere preso a pretesto per iniziative di promozione, qualsiasi esse
siano. Dispiace che per celebrare un’iniziativa di carattere culturale si sia
fatto ricorso all’ennesimo sfruttamento dell’immagine della donna».
– Emilio Pampaloni dell’associazione
Polis, che gestisce il Centro giovani “I Macelli” di Certaldo (creatore del
concept “Boccaccesco 700 – arte urbana”, che ha prodotto le immagini finite sui
manifesti): «Le immagini non sono pubblicità, ma delle opere d’arte che sono
esposte sui muri delle strade. “Boccaccesco 700 – arte urbana” non promuove
alcunché, è esso stesso un evento culturale».
Ho scritto personalmente al Pampaloni
facendogli notare che sui manifesti c’era proprio scritto: «Boccaccio 1313-2013
un anno di eventi in Toscana», ovvero promozione di tutti gli eventi dell’anno.
Non mi ha risposto.
Cordiali saluti.
Enrico Guastini
Lista Civica Ecologista “Per un’altra
Pistoia”
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 25 settembre 2013 | 18:31 - © Quarrata/news]
Bravo Guastini! W il burqa e abbasso il reggicalse!
RispondiEliminaCon l'inverno che arriva è bene coprirsi.
RispondiEliminaVede Bonacchi, le donne che si riconoscono nella lista che rappresento si sono sentite profondamente offese da questa ennesima pubblicità. Pensavano fose finito il tempo in cui potevano essere «sante o puttane».
E lo pensavano anche gli uomini, ma evidentemente la distinzione tra cultura e promozione degli istinti primordiali è difficile da cogliere da parte di qualcuno.
Cordiali saluti.
Enrico Guastini