di MARCO FERRARI
Cronistoria delle anomalie della sanità
montana – Il Pacini ‘smantellato’ prima ancora della firma – L’audizione di
ieri in IV commissione e Danti rinviato… alla Regione Emilia
SAN MARCELLO-MONTAGNA. Ma i nostri sindaci hanno firmato o no i patti
territoriali? Hanno approvato qualcosa in conferenza dei Sindaci? E chi ha
approvato o firmato? Sono queste le domande che tutti in montagna si stanno
ponendo.
SANITÀ ALLO STREMO
E PARTE IL RICORSO AL TAR
Oggi
giornata campale sotto ogni punto di vista.
Da
una parte Marroni
parla per illustrare i benefici dei suoi tagli e delle sue
castrazioni ai piccoli ospedali o agli ospedali piccoli; dall’altra
una delegazione della Montagna Pistoiese (Marco Ferrari stesso, Flavio
Ceccarelli e Emiliano Bracali) è in trasferta a Volterra per la conferenza
stampa indetta dal Sindaco Buselli dove verrà data comunicazione ufficiale
del ricorso al Tar contro la Regione
anche da parte del Comune di Volterra.
Q/n
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Le dichiarazioni dei primi cittadini,
che – merita ricordare – sono la
prima autorità locale in ambito sanitario, sono le più varie:
1. il Sindaco di San Marcello Silvia
Maria Cormio, ha firmato
2. il Sindaco di Cutigliano, Carluccio
Ceccarelli, durante il dibattito organizzato da Quarrata\news il 13 settembre
a San Marcello, dichiarò di non aver firmato. Il giorno dopo su La Nazione,
si apprende dalle dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Cormio, che la firma per
Cutigliano è stata apposta dall’assessore Pistolozzi (chissà chi gli ha
conferito la delega e quale era il mandato…)
3. al Sindaco di Piteglio, Claudio
Gaggini, non risultava la firma dei patti territoriali
4. il Sindaco di Abetone, Giampiero
Danti, come i bollettini della neve, risulta non pervenuto.
Questo il sintetico quadro di come la
questione “ospedale” è stata trattata.
Ma cosa sono questi patti territoriali
venuti alla ribalta dei media
il 4 settembre? I patti territoriali sono accordi tra enti locali
– Comuni, Province e Regione – e
altri soggetti pubblici o privati legati ad un determinato territorio.
Il
DGR 1235/2012, la delibera (non
legge regionale) della Giunta Regionale Toscana che è alla base della riforma
sanitaria Toscana, proponente Luigi Marroni, prevede espressamente: “di
impegnare le aziende sanitarie e le Aree vaste, per quanto di competenza, a
stipulare ciascuna, entro il 1 marzo 2013, un protocollo attuativo.” (pag. 6
punto 3). Quindi per espressa previsione normativa le Asl devono concertare con
gli enti locali, cioè i Comuni, dei protocolli o patti attuativi, entro, si
badi bene il 1 marzo 2013.
Vediamo ora cosa è successo.
Il 22 marzo il
reparto di chirurgia dell’ospedale Pacini di San Marcello veniva smontato e
caricato sui camion, senza che il protocollo attuativo fosse firmato.
Le uniche reazioni avute dai Sindaci furono di sdegno per la distribuzione
clandestina dei volantini che riportava un eloquente “Vergogna” e “Svegliamoci”.
Il 13 di giugno 2013 il protocollo
attuativo, di cui alla sopra menzionata delibera, era ancora da approvare in
via definitiva. Questo si evince e si propone nella sua versione integrale,
dalla bozza
del protocollo attuativo datato 21 maggio 2013 – sembra sia quello approvato successivamente in via
definitiva dalla conferenza dei Sindaci – che riporta la data del 13/06/2013,
alla fine di pag. 4 dello stesso testo, quindi, l’approvazione è avvenuta
quantomeno dopo 103 giorni dal termine di legge e dopo 82 giorni dallo
smontaggio del reparto di chirurgia.
Rassicura, poi, leggere a pag. 5 del
testo, che, si conviene su: “far precedere ogni decisione relativa alla
riorganizzazione dei presidi distrettuali e/o territoriali, anche della
Montagna (pure sottolineato – n.d.r.),
alla preventiva concertazione con i comuni interessati”.
Si conviene poi a pag. 6 su “dare,
con riferimento ai comuni montani, precise garanzie che i servizi previsti
siano sufficienti alle necessità e che quantomeno non vengano ridotti in
rapporto a quelli erogati fino ad oggi, nello specifico garantendo presso il
Presidio Integrato (qui si cambia terminologia e quello che poche righe
sopra era ancora definito Stabilimento Ospedaliero ora diventa Presidio
Ospedaliero in sigla Piot – n.d.r.) di
San Marcello: a) il mantenimento di un’attività ospedaliera; b) il
funzionamento del pronto soccorso (aggrappatevi a questo, se non è stato
cambiato nella versione definitiva, è definito ancora «pronto soccorso» e non
Punto di Primo soccorso – n.d.r.), dell’attività ortopedica (peccato
non ci sia più il reparto – n.d.r.)
tutto l’anno secondo le necessità e la casistica, della medicina internistica e
il turn-over degli operatori con le medesime modalità adottate nel resto dell’azienda”.
Cosa pensare di tutto ciò? Niente:
anche le varie opposizioni (?) sono silenti come non mai. Forse ne capiremo
qualcosa di più oggi venerdì 20 settembre dopo la conferenza stampa che si
terrà a Firenze in Palazzo Strozzi Sacrati, dove l’assessore Marroni presenterà
ufficialmente i patti territoriali.
Per finire mettiamo a tacere le male
lingue.
Ieri 19 settembre si è tenuta la
prevista audizione in IV commissione Sanità dei 30 sindaci con capofila (richiedente
il sindaco di Volterra Marco Buselli), con la presenza dei rappresentanti
montani.
Anche il Sindaco di Abetone Giampiero
Danti, dato per assente, si è presentato puntuale come gli altri suoi colleghi,
all’appuntamento. L’addetto alla portineria, vista però l’insistenza, ha dovuto
essere esplicito: “Sig. Sindaco, la Regione è quella dell’altro versante”.
Cose che possono succedere.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 20 settembre 2013 | 08:27 - © Quarrata/news]
Le cose non quadrano.
RispondiEliminaLa delibera della Giunta regionale è del 28 dicembre 2012. Ma l'ASL di Pistoia aveva già deciso il ridimensionamento del "Pacini": il comunicato dell'Ufficio Stampa ASL in cui si racconta quella decisione è del 14 gennaio 2013, pochissimi giorni dopo.
Ma di che "patti" si va cianciando?
Mi sa che c'è davvero un gran bel materiale per il ricorso al TAR !!!
I dubbi sulla tempistica relativa all'attuazione del "potenziamento" dell'Ospedale Pacini erano sorti anche durante l'assemblea del 13 Settembre a San Marcello. Interessanti e significative le considerazioni del consigliere regionale di Toscana Più e dell'ex sindaco di Barga in merito.
RispondiEliminaHo appena letto, sul Corriere Fiorentino, la incredibile presa di posizione del sindaco Cormio. Dopo essersi incatenata contro la Regione per difendere l'ospedale di San Marcello, adesso si schiera in favore di Marroni offendendo tutti gli altri sindaci che protestano. La signora, come minimo, é confusa ...
RispondiEliminaHanno firmato, hanno firmato. I sindaci montani quel "patto" lo hanno firmato
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