mercoledì 25 settembre 2013

I MONDIALI IN TOSCANA E IL GIRO D’ITALIA IN IRLANDA


Lo sport e i suoi innumerevoli controsensi

MENTRE LA TOSCANA del Nord è parzialmente paralizzata dai mondiali di ciclismo, che fino ad ora hanno dato quasi esclusivamente fastidi e disagi, il mondo delle due ruote, senza motore ma con tanto doping, ci informa che il prossimo Giro d’Italia, quello del 2014, non partirà, come al solito, di sabato (per l’esattezza il 10 maggio), ma il dì precedente, venerdì 9.
E da quale ridente località del nostro Belpaese ricco di spiagge incantevoli, rilassanti campagne, centri storici affascinanti, ameni promontori o impenetrabili picchi dolomitici? Da Belfast, no, ci mancherebbe altro, altrimenti che Giro d’Italia sarebbe?

Un lungo antipasto che si protrarrà per le prime tre tappe, che si  correranno sull’asfalto irlandese. Il Paese è quello giusto, dei temporali e dei rovesci atlantici – e noi italiani, con la Merkel al culo, solo questo ci dobbiamo aspettare. Nient’altro.
Al di là di ogni ragionevole obiezione che non si può non fare per la scelta psicotica del prologo della maglia rosa, propongo, dietro suggerimento del Direttore, al patron del Giro, di trasportare i corridori, dal quarto giorno, sulla terra ferma d’Europa, su dei megapedalò: ma non come se fosse una scampagnata o una tappa di avvicinamento, ma come una crono a squadre valida a tutti gli effetti ai fini della classifica.

P.S. – Informate gli irlandesi e dite loro che per riasfaltare le strade è bene che pazientino fino al prossimo aprile!
f & s
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[Mercoledì 25 settembre 2013 | 17:00 - © Quarrata/news]

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