di Tommaso Braccesi [*]
Sostanziale apprezzamento per le soluzioni
individuate, ma sul campo nomadi (definito una ‘riserva’) «la scelta individuata non mi convince, anzi mi pare la
peggiore possibile sia da un punto di vista sociale che economico»
PISTOIA. Il consiglio comunale di Pistoia ha discusso e approvato il
piano per sistemare l’area del nuovo Ospedale San Jacopo. Finalmente. Ora i
lavori possono andare avanti.
Sono intervenuto nel confronto (anche
se qualche collega della maggioranza avrebbe preferito non farlo svolgere) con
un preliminare grazie ai precedenti amministratori: hanno immaginato e
sostenuto, con tenacia, la necessità di un nuovo ospedale. Il nuovo presidio,
pure con difetti da correggere, anche se inaugurato male e con troppa fretta, è
certo un investimento unico per la nostra comunità e aumenta i livelli nella
cura della salute.
Ho anche apprezzato come, nel tempo,
sia stata confermata la scelta di inserire l’ospedale in un parco urbano, senza
prevedere altri insediamenti.
Detto questo, non si può essere ciechi.
Ho quindi ritenuto opportuno evidenziare anche questioni “scomode”, quelle
ancora da risolvere, come l’assenza di percorsi pedonali protetti all’ingresso
e il fatto che la piazzola dell’elisoccorso (abilitata anche per voli notturni)
ancora non funziona neppure di giorno.
Insieme ad altri consiglieri ho poi
ribadito come sia necessario eliminare il parcheggio a pagamento in un
ospedale, oltretutto, che nelle vicinanze non vede altri luoghi d’interesse.
Trovo infatti ingiusto, incivile e addirittura persecutorio obbligare gli utenti
(malati, familiari ...) a pagare un’ulteriore tassa sulla salute.
Infine, sempre con altri consiglieri,
ho proposto due raccomandazioni (poi approvate) che considerano prioritario il
sottopasso di via Ciliegiole (cioè il collegamento ciclo/pedonale fra l’ospedale
e Pistoia) e urgenti altre vie di accesso all’ospedale (sicuramente da ovest e
da est) da utilizzare – almeno per i mezzi d’emergenza – in casi di blocco dell’attuale viabilità.
All’interno della delibera è inserita
anche la questione del campo nomadi.
A riguardo ho più volte chiesto
approfondimenti tecnici e la presentazione di una tabella comparativa fra le
varie zone possibili.
La scelta individuata non mi convince,
anzi mi pare la peggiore possibile sia da un punto di vista sociale che
economico.
Il campo nomadi sarà completamente
isolato, con un accesso nascosto, inserito a ridosso del casello autostradale
in un’area acquitrinosa. L’ho definito “una riserva”.
Inoltre si tratta della soluzione più
costosa: quella che ha costretto l’amministrazione a trattare con un privato (proprietario
dell’area) che ha potuto imporre le proprie condizioni.
Questa soluzione era stata scartata
dalla precedente amministrazione che aveva invece immaginato una parte ad ovest
dell’area ospedaliera con costi notevolmente inferiori e migliore vivibilità
della popolazione interessata.
[*] – Consigliere comunale Pd
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[Lunedì 23 settembre 2013 | 19:59 - © Quarrata/news]
Compagni, mettetevi d'accordo! Ci siamo amnche noi.Non compagni.
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