venerdì 20 settembre 2013

SANITÀ: VOLTERRA RICORRE AL TAR CONTRO RIFORMA CASE SALUTE


La politica dei tagli di Marroni e di Rossi non è piaciuta né poco né punto

ROMA. Un ricorso al Tar contro Regione Toscana e Asl 5 in merito alla delibera regionale che istituisce le Case della Salute nei presidi ospedalieri.
È quanto annunciato dal sindaco del Comune di Volterra (Pisa), Marco Buselli, oltre alla sfiducia, insieme al Comune di Castelnuovo Val di Cecina (Pisa) nei confronti del direttore generale dell’Asl pisana Rocco Damone.

Il ricorso al Tar, si spiega in una nota, ‘‘è già stato notificato e ricevuto da Regione e Asl e sarà depositato a giorni’’. ‘‘È un provvedimento – sottolinea Buselli – nato dalla considerazione che fin da subito Regione e Asl, nella persona del suo dg, hanno dimostrato una determinazione sospetta nell’istituire le Case della salute senza tener conto della volontà dei territori e dei loro cittadini. Abbiamo sempre e solo chiesto rispetto istituzionale attraverso il confronto ma Regione e Asl sono andati avanti per la loro strada’’.
Il sindaco aggiunge che proprio per ‘‘l’atteggiamento tenuto in questi mesi da Damone in spregio alle nostre sollecitazioni e atti ufficiali scaturiti dai Consigli comunali dei territori interessati, dalla Conferenza dei sindaci e della Società della salute, Volterra e Castelnuovo prendono atto che è venuto a mancare il rapporto di fiducia, perciò riteniamo sia ancora meno legittimato a mettere in atto iniziative unilaterali’’.
Riguardo al ricordo il legale del Comune, avvocato Giancarlo Altavilla, spiega che si rileva, da parte della Regione, una ‘‘violazione grave del passaggio normativo che prevede che sia il Consiglio regionale, attraverso il piano sanitario, a dover mettere in atto la delibera regionale che recepisce il decreto dell’allora governo Monti, che impone tagli alla spesa sanitaria. Ma solo dopo aver coinvolto una nutrita platea di soggetti istituzionali e non. Dopo alcuni primi passaggi formali nel rispetto delle norme, è stata la Giunta regionale e non il Consiglio a sancire la riforma sanitaria con una sequela di atti che violano il principio di partecipazione dei territori e delle istituzioni locali’’. (ANSA).

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[Venerdì 20 settembre 2013 | 17:04 - © Quarrata/news]

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