Il consigliere regionale Gian Luca
Lazzeri: «Rischio intasamento per il 118»
FIRENZE. «Qual è l’alternativa proposta dall’assessore Marroni alla
chiusura delle 149 postazioni di guardia medica in tutta la Toscana e che fine
faranno gli oltre 900 medici impegnati nel servizio di continuità assistenziale
notturno?». Sono gli interrogativi del consigliere regionale e membro della IV
commissione Sanità, Gian Luca Lazzeri, in vista dell’annunciata chiusura della
guardia medica prevista con la delibera 1231 del 28 dicembre 2012 dalla Giunta
Rossi.
«Nel territorio dell’Asl 3,
probabilmente entro dicembre 2014 data in cui il piano della Giunta dovrebbe
entrare a regime, chiuderanno 11 postazioni di guardia medica dove oggi
lavorano 47 medici titolari e 11 sostituti. Il rischio – sottolinea – è quello
di portare a una paralisi della continuità assistenziale che dalle 24 in poi
sarà caricata sulle spalle del 118, senza nessun potenziamento di quest’ultimo,
anzi l’unico intervento va in senso involutivo e riguarda proprio l’accorpamento
delle centrali operative.
Marroni sostiene che le guardie mediche
oggi eseguano una media di 0,8 interventi ma intendo conoscere con una verifica
puntuale quali siano gli interventi calcolati. Anche perché le 11 postazioni di
guardia medica nei piani della Giunta saranno sostituite da 10 Case della
Salute previste nel pistoiese con apertura solo dalle 8 alle 24. Un orario che
non coincide con quello garantito oggi dal servizio di guardia medica che offre
la continuità assistenziale dalle 21 alle 9 del mattino inclusa l’assistenza
medica di base a domicilio nei giorni festivi e prefestivi.
La sanità toscana – commenta – si trova
ancora una volta immersa in una infinita fase di sperimentazione inaugurata
dalla creazione delle Società della Salute, dove si affiancano nuovi Enti a
servizi già esistenti, senza dare al cittadino e al Consiglio regionale stesso
nessuna certezza sul futuro del diritto alla salute».
[comunicato
più toscana]
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[Giovedì 19 settembre 2013 | 15:56 - © Quarrata/news]
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