Il governo regionale non si cura di esporre la popolazione a gravi rischi
PISTOIA. La Regione Toscana, pur di non
lasciare Firenze a bocca asciutta, nella partita delle centrali operative del
118, sembrerebbe pronta a fare proposte di scambio con lo scopo di potenziare
le carenze sanitarie Pistoiesi. La logica dello scambio in questa partita non è
accettabile perché ad andarsene, sarebbe proprio un’eccellenza per il
territorio pistoiese e toscano, riconosciuta dalle società scientifiche a
livello nazionale ed internazionale. Da evidenziare, inoltre, che fino ad oggi
è la regione stessa che ha voluto l’impoverimento della sanità pistoiese
favorendo le logiche di accentramento metropolitano.
Qualora la decisione si
spostasse su realizzare una centrale unica regionale è da tenere conto che la
società scientifica 118 (SIS 118) ha definito dei parametri per la
realizzazione delle centrali operative, e l’ottimale senza incorrere in rischi
che si ripercuotano sulla popolazione è di una centrale ogni milione di
abitanti. Nel panorama nazionale esistono alcune realtà, che fin dall’inizio, hanno
scelto una strategia di questo tipo, ma è da evidenziare che si tratta di
realtà piccole sia per estensione territoriale, sia per numerosità della
popolazione.
La Regione Toscana è pronta ad esporre la popolazione regionale a questi
rischi (non avere un soccorso adeguato nei tempi giusti), quanto la soluzione è
veramente a portata di mano? Sorge spontanea una domanda: “Qualcuno vuole forze
favorire il territorio Fiorentino danneggiando le eccellenze?” La CISL, insieme
alle istituzioni locali ed alla popolazione chiede una scelta trasparente, con
il rispetto della legge 81 del 27 dicembre 2012 e dalla delibera GRT 1235 del
28 dicembre 2012, seguendo i principi di economicità e di facilità di
ampliamento dei siti esistenti alla data di entrata in vigore della legge.
Quindi rapidamente chiediamo di istituire 3 centrali di area vasta come
previsto dalla normativa, a Pistoia, Versilia ed Arezzo: uniche tre eccellenze
dimostrate dagli indicatori regionali. La mobilizzazione è già in corso con il
coinvolgimento delle associazioni, istituzioni locali e un gran numero di
elettori. La CISL ha pronto tutti gli incartamenti da girare in Procura della
Repubblica ed alla Corte dei Conti qualora la decisione regionale fosse in
contrasto con la normativa regionale.
Segretaria Generale UST CISL
Patrizia Pellegatti
|
Segretario Generale CISL FP
Andrea Bini
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[Lunedì 27 maggio 2013 | 17:12 - © Quarrata/news]
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