mercoledì 29 maggio 2013

IL SINDACO CORMIO SULLA FINE DEL CONSERVATORIO DI SANTA CATERINA

SAN MARCELLO. Si è sciolto il consiglio della Fondazione Santa Caterina, sono state date le dimissioni da parte di tutti i consiglieri me compresa, in qualità di rappresentante del Comune di San Marcello.
È stata una scelta sofferta ma necessaria, sofferta viste le potenzialità e le prerogative che il conservatorio avrebbe potuto avere, necessaria visto il crollo del tetto del corpo centrale dell’edificio, che oltre che un pericolo, sottopone a una situazione di forte degrado il cuore del paese.

Con grande rammarico si chiude il percorso della Fondazione, che non avendo risorse economiche per intervenire sulla messa in sicurezza dell’edificio, verrà commissariata con la presa in carico della Fondazione dei Conservatori Toscani, che da ora in avanti dovrà occuparsene ottemperando a tutti gli adempimenti necessari per scongiurare il pericolo di crollo e consentendo di poter riaprire la strada, un’arteria di collegamento importante tra il paese e l’Ospedale. Inoltre avendo più disponibilità di mezzi, si curerà di dare una nuova identità al Conservatorio procedendo alla sua ristrutturazione.
Mi preme sottolineare che l’Amministrazione attraverso la mia rappresentanza all’interno del consiglio della Fondazione, insieme al Presidente Sauro Romagnani e ai consiglieri, si è adoperata con impegno e determinazione, per arrivare a una soluzione definitiva.
Personalmente mi scuso in primo luogo con le famiglie che abitano di fronte all’edificio, i negozianti e tutta la popolazione, per il forte disagio subito a causa di questa difficile e degradante situazione, dovuta principalmente a tempi tecnici e burocratici e non a negligenza. Nella speranza che nel minor tempo possibile la Fondazione dei Conservatori Toscani ci metta nelle condizioni di riaprire la strada, l’Amministrazione si impegna a vigilare che tutto proceda nel migliore dei modi.
Il Sindaco
Silvia Maria Cormio
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[Mercoledì 29 maggio 2013 | 12:58 - © Quarrata/news]

2 commenti:

  1. Comunità Montana, ospedale Pacini, Poste, Porrettana, viabilità stradale, arredo urbano, tutela del territorio, attenzione allo sviluppo e alle opportunità di lavoro……Conservatorio di Santa Caterina… prossimo fallimento del progetto Mo.To.Re dopo il fallimento del CII – Centro Impresa e Innovazione - un vero è proprio disastro quello che è successo nei 4 comuni della Montagna, un territorio che rappresenta oltre il 22% come superficie della provincia di Pistoia, sicuramente, la zona più bella e conosciuta a livello nazionale e non solo.

    Se questo non è il fallimento della Politica, come possiamo chiamarlo?

    Non tanto Lei Dott.ssa Cormio, ma chi l’ha preceduta alla guida sia del comune di San Marcello che negli altri 3 comuni della montagna, ai quali aggiungo il Senatore Vannino Chiti, il Dott. Venturi - quello della spalmatura sul bilancio regionale dei 450 Mil. di € rubati a Massa -, il Dott. Morelli, l’onnipresente Dott. Oreste Giurlani, l’attuale e gli ex presidenti della Regione Toscana e l’attuale presidente della provincia, Dott.ssa Fratoni, la quale, oltre ad essersi appropriata in modo spregiudicato della Comunità Montana con il consenso di tutti gli altri amministratori, quelli che avevano sbagliato i conti, non ha sentito neppure il dovere di mantenere l’impegno di fare il terzo consiglio provinciale straordinario in Montagna.

    Mi risulta che tutti questi individui, compreso le new entry al parlamento, si incontrino regolarmente sulla nostra Montagna, ma sempre in modo carbonaro e per decidere le spartizioni per i soliti “pochi”.

    C’è da domandarsi: dove hanno vissuto in tutti questi ultimi 20 – 30 anni questi politici? e non ce né uno che abbia il buon senso di prendere atto del fallimento come amministratore e si faccia da parte; anzi, quelli locali e non solo, sono tutti attivi per riciclarsi nel Comunone.

    NON CONOSCONO VERGOGNA.

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  2. E così, alzando bandiera bianca, la Montagna Pistoiese ammette di non avere, in sé, le forze per affrontare la questione "Conservatorio".

    Una questione che si trascina, da decenni, irrisolta e che, adesso, viene scaricata su un soggetto esterno (la Fondazione dei Conservatori) piuttosto misterioso e che, sicuramente composto da persone serie e competenti, guarderà alla bega "Conservatorio Santa Caterina", appunto come a una bega di cui, presumibilmente, disfarsi in modo rapido e al miglior (o peggior?) offerente.

    Vuoi mettere l'interesse che avrebbero dovuto dimostrare i montanini e, per tutti loro, i pubblici amministratori che in tutte queste decine di anni non sono riusciti a mettere in piedi un progetto (magari anche ambizioso) su cui cercare, in Italia o in Europa, fondi (pubblici e/o privati) per realizzare qualcosa in una struttura come quella?

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