giovedì 23 maggio 2013

CASO LOMBARDI. RIFONDAZIONE COMUNISTA: «LEGITTIMA LE DECISIONE DEL SINDACO DI REVOCARE LE DELEGHE A LOMBARDI»


Sarebbe stato però opportuno che la maggioranza «avesse potuto condividere anche le modalità del rimpasto di giunta»

PISTOIA. Rifondazione Comunista: legittima le decisione del Sindaco di revocare le deleghe a Lombardi; questa decisione sposta però il baricentro politico del governo della città, dove la sinistra presente in Consiglio Comunale (Prc e Sel) non è più rappresentata.
La riduzione ulteriore del numero degli assessori rischia di compromettere un efficace rapporto con la macchina comunale e amministrativa.

Apprendiamo dal comunicato diramato questa sera sul sito del Comune e su Facebook, la decisione del Sindaco Samuele Bertinelli di revocare le deleghe all’assessore Lombardi.
Una scelta che rientra a pieno fra le prerogative del sindaco – così come da lui stesso ricordato nella nota pubblicata – e che tuttavia non può non avere anche ricadute politiche.
Se è legittimo, infatti, che Bertinelli abbia deciso di revocare le deleghe a un assessore da lui nominato qualora sia venuto meno un indispensabile rapporto di fiducia e non vi sia stata una valutazione positiva da parte del Sindaco del lavoro svolto, tuttavia è evidente che la ripartizione delle deleghe dell’assessore Lombardi a Belliti e Tuci (entrambi espressione del Partito Democratico, partito di maggioranza relativa e non assoluta) sposta il baricentro politico della coalizione di governo, che vede ora esclusi dalla giunta entrambi i due partiti espressione della sinistra politica e pure rappresentati in Consiglio Comunale (Rifondazione Comunista e Sinistra Ecologia Libertà).
Non vorremmo, inoltre, che un’ulteriore riduzione del numero degli assessori avesse ripercussioni negative rispetto ad una efficace amministrazione dei servizi.
Siamo convinti, infatti, della necessità di tagliare i cosiddetti “sprechi della politica” ma, al tempo stesso, percepiamo il rischio che un’eccessiva concentrazione di deleghe in pochi assessorati possa provocare un cortocircuito nel rapporto con la macchina comunale che rischia di penalizzare alcuni settori e alcuni servizi pur decisivi per realizzare quel progetto di città contenuto nel programma di governo della coalizione.
In attesa di poter sciogliere questi nodi politici con una discussione approfondita interna alla maggioranza che governa la città – e che sarebbe stato opportuno avesse potuto condividere anche le modalità del rimpasto di giunta – Rifondazione Comunista continuerà a sostenere tutti i provvedimenti presentati dalla giunta in linea con il programma di governo che abbiamo convintamente sostenuto e contribuito a definire.
Pistoia, 23 maggio 2013
Rifondazione Comunista Pistoia
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[Giovedì 23 maggio 2013 | 20:30 - © Quarrata/news]

4 commenti:

  1. Insomma: non comprendo ma mi adeguo!

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  2. Egr sig. Bonacchi,
    probabilmente Lei ed io la pensiamo in maniera diametralmente opposta su diverse cose, ma certamente non questa volta. A me è venuta in mente, a proposito della posizione di Rifondazione (in attesa, magari, di saperne di più) la "obbedienza, cieca, pronta, assoluta" del militante comunista di guareschiana memoria.
    Tempi e modi di pensare (o non pensare) che credevo finiti per sempre.
    Piero Giovannelli

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  3. questa decisione sposta però il baricentro politico del governo della città, dove la sinistra presente in Consiglio Comunale (Prc e Sel) non è più rappresentata.

    l'unica cosa di cui vi lamentate è che vi manca una poltrona?????????????

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  4. il più fedele cagnolino da (retro)guardina del PD

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