Bertinelli fragile sotto le pressioni
degli interessi delle multinazionali dell’acqua? – Le ipotesi di Rosanna
Crocini nella conferenza stampa allo Spazio di via dell’Ospizio
PISTOIA. Provate a immaginare, anche solo per un istante, un
telefono che squilla e una voce che, dall’altra parte, ti saluta e ti dice: «Mi
dispiace tanto che il Sindaco la abbia esonerata dal suo incarico di Assessore…».
Ma non fermatevi solo a questo. Provate
a pensare se a pronunciare queste parole fosse stato, in ipotesi, un dirigente
di Publiacqua. Poi aggiungeteci un altro pizzico di noce moscata, tanto per
insaporire: pensate se questo discorso fosse stato fatto a voi ancor prima che
Bertinelli avesse reso pubblica la sua decisione di ‘silurarvi’ – come dicono i
rappresentanti dei movimenti dell’acqua – e di scaricarvi dai vostri incarichi
di Giunta.
Sembra che questo sia successo proprio
all’Assessore Lombardi: «Un assessore bravo, attento; una donna che non lascia
passare niente – ha sottolineato Rosanna Crocini – e, forse proprio per questo,
scomoda e da togliersi il prima possibili di torno ai piedi».
Sarebbe questo lo scenario – per come c’è
stato disegnato stamattina allo Spazio di via dell’Ospizio – in cui si è svolto
e concluso il giro di valzer, a Palazzo di Giano, di Ginevra Lombardi.
Il fondale che ci ha dipinto la
Crocini, con l’appoggio e il supporto di Dario Guastini, sarebbe pressappoco tale:
e non esitiamo a dire che siamo rimasti un po’ raggelati da una tramatura così ‘finanziaria’
alle spalle di un realtà che si mostra e si esibisce come democratica, ma che,
alla fine, è vittima strozzata del potere economico che impera e scorrazza in
ogni direzione. Ma soprattutto alle spalle di tutti.
«Il torto di questa donna – ha sottolineato
la Crocini – sta nel fatto di aver messo troppi bastoni fra le ruote ai poteri
forti: quelli veri, quelli della finanza privata e selvaggia che, in mercati
come quello dell’acqua, lucrano vergognosamente nonostante il risultato
referendario, la Corte Costituzionale, il Consiglio di Stato, i Tar e così via».
L’Assessore Lombardi avrebbe, dunque,
messo il classico granello di sabbia negli ingranaggi di questo orologio
svizzero di precisione: facendolo inceppare, determinandone lo sballo: «E con
questo ha decretato la propria fine – ha chiarito la Crocini –. Già quando
convinse Pistoia, Prato e i Comuni del Valdarno a non votare le tariffe di
Publiacqua, il Comune di Pistoia, e quindi il Sindaco, hanno iniziato a
ricevere pressioni per togliere di mezzo l’ostacolo… Perché l’Assessore
Lombardi, in sede di riunione dei Comuni, spiegò con precisione ragionieristica
inoppugnabile le trappole che si nascondevano nei complicatissimi calcoli dei
costi dei servizi e delle forniture dell’acqua: è stato per questo che si
attirata la ‘simpatia’ di chi davvero conta e tiene in mano le amministrazioni
pubbliche approfittandone a scapito di tutti i cittadini».
Ora però i nodi torneranno al pettine,
ha concluso la Crocini: «Bertinelli, in campagna elettorale, si era impegnato
con noi dei movimenti dell’acqua a ripubblicizzare questo servizio e dovrà
tenere fede ai propri impegni, o altrimenti sarà guerra: guerra
demistificatoria di posizioni false e di promesse non mantenute», ha concluso.
E la cosa non si fermerà qui.
A sostegno dell’Assessore Lombardi si
muoveranno, presto, i movimenti regionali e quelli nazionali dell’acqua.
E chissà che non ne esca un bel
pandemonio.
Q/n
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[Venerdì 24 maggio 2013 | 18:58 - © Quarrata/news]
L'ASSESSORE SI SCONTRA CONTRO I POTERI FINANZIARI? SOSTIENI CON FORZA L'ACQUA PUBBLICA? BENE ECCO CHE LE LOBBY PREMONO CON IL SINDACO PERCHè L'ASSESSORE VENGA RIMOSSO DAL SUO INCARICO..E QUESTO è CAPITATO NELLA CIVILE PISTOIA A MAGGIORANZA DI CENTRO SINISTRA...ecco come tradire l'elettorato.
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