«Cacciamo
la giunta Tuci-Bertinelli sostenitrice degli interessi di speculatori,
affaristi e arrampicatori sociali!»
PISTOIA. Da Cristian Boeri, a nome del P-Carc, riceviamo il seguente
comunicato:
Giovedì 23 maggio siamo venuti a
conoscenza che il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli ha deciso di rimuovere
dal suo incarico l’assessore Ginevra Lombardi, precisando fin dalle prime
dichiarazioni che “la scelta è priva di alcuna motivazione politica” ma “perché
è venuta meno la fiducia personale”.
In questo anno di mandato l’assessore
Ginevra Lombardi ha ricoperto importanti deleghe, denunciando la necessità di
trasparenza all’interno dell’amministrazione comunale e svolgendo i propri
incarichi con passione e attenzione.
Inoltre si è contraddistinta per una
convinta opposizione alla strategia di Publiacqua, dimostrando che: attraverso
complicati calcoli dei costi e delle forniture – Publiacqua – riesce ad
aggirare i vincoli imposti dall’esito referendario del giugno 2011, di fatto,
reintegrando la percentuale di credito che per legge dovrebbe essere decurtata
dall’importo finale della bolletta degli utenti.
La sezione Pistoia-Prato del P-Carc si sente
vicina e solidale all’assessore Ginevra Lombardi, ritenendo che l’operato da
lei svolto in questo anno di attività sia stato di notevole importanza e
sinonimo di vicinanza a quelli che sono gli interessi e le sensibilità delle
masse popolari, un chiaro esempio di ciò che un amministratore comunale può e
deve fare durante il proprio mandato.
Adesso è fondamentale che il comitato
per la ripubblicizzazione del servizio idrico, le organizzazioni ecologiste,
ambientalisti, per i beni comuni, i sinceri democratici, e quei partiti che
realmente sono intenzionati a trovare una soluzione credibile e realizzabile
per far fronte all’aggravarsi della crisi generale del sistema capitalista,
continuino a sostenere l’assessore Ginevra Lombardi, invitandola a continuare
la battaglia da lei intrapresa per il rispetto e l’applicazione dell’esito
referendario che impone a Publiacqua la decurtazione del 13,76% dal totale dell’importo
della bolletta.
Oggi più che mai è importante che le
Organizzazioni Operaie e Popolari sostengano tutti quegli amministratori che
dimostrano di voler trovare soluzioni che soddisfano le necessità dei cittadini
anche se sicuramente andranno a scontentare aziende come Publiacqua e sindaci
come Bertinelli.
Il licenziamento dell’assessore Ginevra
Lombardi è un segnale evidente che a distanza di un anno dalla sua elezione la
giunta Bertinelli sta iniziando a barcollare e quindi mostra il suo vero volto
antipopolare, fatto di accordi sottobanco su cui prosperano affaristi, clero e
arrampicatori sociali e dove il mezzo per arricchirsi è la devastazione
ambientale, la speculazione, lo smantellamento dei servizi pubblici, la scarsa
attenzione per l’emergenza abitativa e occupazionale.
Quando una amministrazione comunale
elude palesemente quelli che sono gli interessi delle masse popolari è
necessario che venga cacciata e al suo posto si instauri una amministrazione di
emergenza composta da assessori come Ginevra Lombardi. Una amministrazione
capace di mettere al primo posto nella propria agenda l’obiettivo di riaprire
fabbriche come la Mas, la Radicifil e creare nuovi posti di lavoro anziché
sostenere gli interessi di aziende come Publiacqua che lucrano sul bene comune.
Una amministrazione che sia intenzionata a mettere mano fin da subito all’emergenza
abitativa delle centinaia di famiglie che si trovano sotto sfratto:
- utilizzando tutti gli immobili di loro proprietà per creare abitazioni popolari
- che requisisca immobili sfitti appartenenti alla chiesa cattolica o a grandi gruppi immobiliari, per realizzare abitazioni e spazi di aggregazione popolare
- che metta fine agli sfratti e alle vessazioni di coloro che per la perdita del posto di lavoro o per altre vicissitudini della vita si trovano a non riuscire a far fronte al pagamento dell’affitto o che decidono di occupare case sfitte per avere una abitazione dignitosa.
In questa situazione la creazione di
una amministrazione comunale di emergenza è l’unica alternativa concreta per
andare oltre alla crisi economica, politica e culturale che ci sta conducendo
verso il baratro e il ruolo che il M5s, così come quello di tutte le
Organizzazioni Operaie e Popolari e degli amministratori che sinceramente si
vogliono schierare dalla parte degli interessi dei cittadini è fondamentale. Le
esperienze di amministrazioni nate in rottura con la politica del cemento e
dell’inciucio, come Milano, Napoli e Parma ci dimostrano che le elezioni
politiche devono essere viste soltanto come un passaggio, un mezzo per
insinuarsi alla direzione di un’amministrazione comunale ma, una volta
insediati, è necessario rompere con i poteri forti e assumersi la
responsabilità politica di realizzare ciò per cui si è stati eletti, altrimenti
le buone intenzioni e i programmi saranno azzerati dal sistema clientelare,
opportunista e marcio che ha dominato la scena politica dal dopoguerra ad oggi.
Le esperienze di amministrazioni
comunali virtuose come quelle della Val di Susa, del Sulcis e di decine di
comuni che boicottano l’Imu, Equitalia e tutte quelle imposizioni che prima
Monti e adesso il governo Letta, Alfano, Napolitano ci vuole imporre, sono un
segnale positivo che ci dice che è possibile aspirare ad un futuro migliore, ad
una società che metta al centro “il lavoro, i diritti, l’ambiente e i beni
comuni”. Ma per fare fronte ai problemi immediati che quotidianamente
affliggono le masse popolari (mancanza di lavoro, emergenza abitativa,
smantellamento dell’istruzione e della sanità pubblica), dobbiamo
necessariamente tener presente che essi sono causati dalle scelte del governo
centrale e dal sistema di relazioni sociali e politiche in cui viviamo, quindi
per trovare soluzioni definitive non è sufficiente intervenire direttamente sul
problema stesso ma dobbiamo inserirlo in un contesto generale che ne è causa,
lavorando per la costruzione di un Governo di Blocco Popolare.
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[Mercoledì 29 maggio 2013 | 07:57 - © Quarrata/news]
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