Critiche sul problema dei marò Latorre
e Girone e sull’istituzione del registro delle unioni civili
SERRAVALLE-CASALGUIDI. Lunedì scorso il Consiglio Comunale di
Serravalle Pistoiese, in una sola battuta, ha misconosciuto il valore della
Patria e quello della famiglia fondata sul matrimonio naturale tra uomo e donna,
respingendo a maggioranza l’Ordine del Giorno da noi presentato per chiedere il
ritorno definitivo in Italia dei due Marò Latorre e Girone, e approvando sempre
a maggioranza l’Ordine del Giorno a favore dell’istituzione del registro delle
coppie di fatto, anche dello stesso sesso.
Riguardo all’Ordine
del Giorno sui Fucilieri della Marina Militare Italiana, la richiesta è stata a
nostro avviso volutamente fraintesa; benché nel testo si chieda espressamente
che i due “possano essere sottoposti a un regolare procedimento giudiziario da
parte delle autorità militari italiane”, senza fare il minimo riferimento alla
loro eventuale innocenza o colpevolezza, per il semplice fatto che l’episodio è
accaduto in acque non territoriali, e per di più a bordo di una nave italiana,
si è voluto intendere e far passare il messaggio, da parte di alcuni
consiglieri di maggioranza e opposizione, che il gruppo PdL minimizzerebbe l’uccisione
dei pescatori indiani e la complessità della vicenda, dando valutazioni
affrettate e schierandosi apriori a favore dell’innocenza dei Marò. Grave il
fatto che, respingendo l’Ordine del Giorno, si rifiuti la solidarietà ai due
soldati, alle loro famiglie e a tutti quei militari delle nostre forze armate,
mai abbastanza ricordati e ringraziati, che ogni giorno in molte parti del
mondo mettono a repentaglio la loro vita per difendere la pace e la sicurezza
di uomini e donne privati della libertà e dei diritti umani fondamentali.
Altrettanto grave che qualcuno abbia ipotizzato una nostra strumentalizzazione
dei soldati pistoiesi impegnati nelle missioni di pace per spingere l’approvazione
dell’Ordine del Giorno.
Per quanto concerne
l’istituzione del registro delle unioni civili, facendo riferimento all’art. 29
della Costituzione, ribadiamo che l’unica forma di convivenza legittima è per
noi il matrimonio naturale tra uomo a donna e che la richiesta del
riconoscimento giuridico delle unioni di fatto è un falso problema, in quanto
le coppie conviventi, comprese quelle costituite da persone dello stesso sesso,
godono già di molti diritti (forse anche a loro insaputa) ricavati nell’ambito
delle possibilità concesse dal diritto privato oppure attivabili tramite il
diritto volontario (contratti scritti). Inoltre coloro che rifiutano
liberamente un legame stabile, lo fanno perché non vogliono dare visibilità e
pubblicità alla loro unione; lo conferma il fatto che in molti comuni dove i
registri sono stati istituiti, essi siano rimasti vuoti o quasi. Si tratta
allora solo di un pretesto per condurre ancora una volta una battaglia
ideologica, ma alla rovescia: è infatti assai curioso e ridicolo che oggi
invochino l’intervento dello Stato per dare forma giuridica alle relazioni
private proprio coloro che in passato propugnavano il comportamento liberale della
persona in ambito sessuale, combattendo contro il conformismo e le convenzioni
sociali.
I Consiglieri Pdl Serravalle Pistoiese
Roberto Bardelli
Elena Bardelli
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[Mercoledì 22 maggio 2013 | 17:38 - © Quarrata/news]
Questi sono i nipoti od i figliocci, a seconda dell'età, dei percettori dei soldi dall'URSS e dal patto di Varsavia ma nel contempo facevano finta di stare nella Nato. Nacquerto bifidi ( anche sessualmente ?) e tali sono rimasti.Rivolgetivi,per i nostri Marò direttamente alla Boldrini.....
RispondiEliminaConcordo sul tema del registro delle coppie di fatto, è inutile e soprattutto discriminatorio in realtà.... e ricordo alla maggioranza che dovrebbero affrontare tempi molto più seri come tagliare l'erba nei luoghi pubblici e far rispettare l'ordinanza per quanto riguarda quelli privati per esempio... nella via del polo scolastico abbiamo erbacce alte più di un metro tanto per fare un esempio... sul tema dei marò faccio lo stesso richiamo al pdl pregandoli di occuparsi di cose serie, che riguardano questo comune lasciando stare tematiche molto più complesse e di cui i due consiglieri non sono molto informati
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