La riorganizzazione delle emergenze
finirà per creare emergenza
PISTOIA. La rete dell’emergenza sanitaria,
organizzata con centrali operative con bacino d’utenza provinciale, ha
raggiunto in questi ultimi anni un livello di efficienza ed efficacia elevati
tanto che questo può essere considerato un fiore all’occhiello del nostro SSR.
La necessità di contenere i costi del sistema, ha favorito lo sviluppo di
soluzioni organizzative diverse che in funzione delle differenze insite nei
territori potrebbero avere ripercussioni importanti sulla risposta all’emergenza
territoriale. La riforma della sanità Toscana, con
la riorganizzazione del sistema dell’emergenza, prevede il passaggio da 12 a 3
centrali operative del 118, una per ciascuna Area Vasta.
Pistoia ha tutte le
carte in regola per poter essere la centrale di area vasta dal punto di vista
qualitativo, di efficacia, efficienza ed economicità di realizzazione. Inoltre
è da tenere conto dell’ottima sinergia che si
è venuta a costituire con il volontariato, perno fondante della buona riuscita
dei soccorsi, che il territorio pistoiese riesce ad erogare, generando valore
per l’utente e la comunità.
Premesso ciò le associazioni pistoiesi,
al fine di non depauperare il territorio di questo valore, chiedono il rispetto
della L.R. 81 del 27 dicembre 2012 che all’art. 5 recita: “Le
Centrali Operative Territoriali, … sono organizzate a livello di area vasta”. “entro
l’anno 2013, le aziende sanitarie locali tramite accordi di area vasta,
procedono al superamento dei bacini di utenza delle attuali Centrali Operative
di livello aziendale, individuando in ciascuna aria vasta, la Centrale
operativa del 118 fra quelle esistenti alla data di entrata in vigore della
presente legge”; e della delibera GRT 1235 del 28 dicembre 2012 che entrando
nel merito della individuazione/realizzazioni delle Centrali Operative di Area
Vasta, parla di “individuazione da parte dell’Area Vasta della centrale già
esistente da ampliare con contemporanea definizione dei requisiti strutturali,
funzionali, tecnici ed organizzativi”. Il legislatore lascia quindi intendere
la finalità principe della riorganizzazione e cioè il contenimento dei costi,
escludendo di fatto l’attivazione di centrali operative in locali diversi dalla
localizzazione esistente al 27 dicembre 2012, rafforzata anche dalla Delibera
G.R.T. 1235 nel punto in cui si parla di ampliamento di una centrale esistente.
Applicando la legge Pistoia è la centrale di Area Vasta Centro per requisiti
tecnico strutturali ed economici, di fatto, superando Firenze. Le associazioni
Pistoiesi sono preoccupate, inoltre, delle voci che sono state pubblicate sui
quotidiani in merito alla realizzazione di una centrale operativa regionale, in
quanto questa non risponderebbe ai parametri dettati delle società scientifiche
118 (SIS 118) in riferimento al bacino di utenza corrispondente per ogni
centrale. Questa situazione potrebbe portare al verificarsi d’incidenti in
termini di ritardo nel soccorso che per l’emergenza può voler dire la vita o la
morte di un cittadino. Le associazioni Pistoiesi, insieme alle istituzioni locali
ed agli elettori chiede l’applicazione chiara e trasparente della normativa
varata soltanto cinque mesi fa dalla Regione al fine di chiudere positivamente
la partita.
[comunicato
pistoiasoccorso]
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[Lunedì 27 maggio 2013 | 17:25 - © Quarrata/news]
Il comunicato è congiunto anche con Emergenza Ambulanze il Coord. Provinciale delle Pubbliche Assistenze.
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