di ALESSANDRO
ROMITI
Malcontento
per l’Agisport, la società che gestisce tutti gli impianti comunali
AGLIANA. Abbiamo assistito
con piacere alla serata inaugurale del torneo dei rioni di Agliana, ricordando
gli anni della giovinezza: un evento di grande partecipazione popolare che, da
ragazzi vivevamo con l’enfasi e l’impegno di pasionari dei rioni.
Ma
le cose cambiano: non siamo più un adolescenti, anche se di questa età abbiamo
mantenuto una sana curiosità e la necessaria malizia; e l’altra sera, però, ci
è pervenuta la notizia di una situazione che potrebbe aprire vasti orizzonti d’inchiesta
nel mondo dello sport aglianese.
Durante
la partita, abbiamo raccolto alcune confidenze (un eufemismo, perché si
trattava di autentici sfoghi, circostanziati) di alcuni genitori, che si sono
detti delusi per la gestione “familistica” della società Agisport,
associazione capofila che ha incarichi di coordinamento e gestione del noleggio
delle strutture sportive comunali.
Dalle
prime segnalazioni, sembra proprio che siamo di fronte a un’altra delle
situazioni di “aglianesi”: l’associazione Agisport ha i seguenti compiti
istituzionali (dal sito del Comune): “realizzare
iniziative idonee a favorire lo sviluppo dello sport e in particolare quello
del calcio”, svolgendo attività di “organizzazione
di attività e gestione di impianti sportivi”.
Fatto
è che Antonio Papi, il responsabile, che da lungo periodo (ed ecco che ritorna in
campo Paolo Magnanensi, tanto amato dagli aglianesi) guida il sodalizio, avrebbe
un budget disponibile di 100.000 € per la gestione diretta del Comune, ai quali
si aggiungerebbero circa 50mila altri € provenienti dal nolo degli impianti
sportivi stessi: totale 150mila euro annui – stando alle notizie.
Le
doglianze degli aglianesi “insofferenti” sarebbero – per come le abbiamo
raccolte – diverse, ma tutte ricondurrebbero a un
copione già visto: permanenza del presidente in veste dinastica e
familiari nell’Agisport, gestione autoreferenziale delle determinazioni d’interesse
delle altre associazioni sportive, mancanza di democrazia interna, dispotismo
del Presidente, mancanza di trasparenza degli atti e dei bilanci, nonostante le
nuove norme anticorruzione prevedano espressamente che alla trasparenza sono
soggetti non solo gli enti pubblici, ma anche quelli privati che, con i
pubblici, hanno una connessione diretta (vedetevi, a tal proposito, la Legge
6 novembre 2012, n. 190).
Mentre
abbiamo predisposto questo lancio, abbiamo cercato inutilmente notizie o
aggiornamenti in rete. Statuti, atti, informazioni e/o notizie: niente, nemmeno
a pensarci. La trasparenza e la chiarezza sembrano essere un fantasma, per
quanto si parli di somme che inciderebbero a bilancio per oltre 150.000 € (?) e
ciò da oltre dieci anni.
Confidiamo
dunque nelle dirette informazioni che potranno e dovranno esserci fornite dai
presidenti delle altre associazioni sportive locali, dal mondo dello sport d’Agliana,
ma soprattutto dallo stesso Sindaco del Comune, Eleanna Ciampolini, se 100mila
di quegli € escono dalla tasche degli aglianesi.
Aspettiamo
per l’avvio di un’eventuale inchiesta oppure per la chiusura di ogni altro
intervento: ma solo se quanto raccoglieremo ci tranquillizzerà sulla piena
trasparenza e correttezza dell’Agisport.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 28 maggio 2013 | 10:21 - © Quarrata/news]
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