mercoledì 19 ottobre 2011

BARTOLI. SECONDO FRAMMENTO SUL FUTURO DI PISTOIA


 A chi vuole una città nuova e diversa le forze del presente domandano: «Perché ti lamenti? Ti manca qualcosa?». E osservano: «Pistoia è una città tranquilla, pacifica: non vorrai mica rompere il suo equilibrio?».
Al sogno, al desiderio, allo sguardo più lungo, si contrappone un presente accettabile, quieto, normale. Allora chi vorrebbe cambiarla segnala la crisi, la disoccupazione, la recessione.
Poveretto, è in buona fede, e non sa che così è spacciato: per le vie della città i soliti sordidi pettegoli diranno che è un uccello del malaugurio.
Il punto è un altro: quale città vogliamo, qui ed ora, e quale ruolo vogliamo che Pistoia giochi nel futuro, nel nuovo mondo che sta nascendo?
Noi ancora non ce ne accorgiamo, ma chi apre la finestra della camera solo in apparenza vede Pistoia, in verità c’è Berlino, New York, Pechino, Rio, Sidney.
È venuto il momento di liberare Pistoia nel nuovo mondo, di vincere la sua apatia, di coinvolgere le forze irrequiete ed energiche della città, di attivare strumenti che la rendano universalmente competitiva.
Siamo a un punto di svolta: provinciale e partecipe o mondiale e protagonista.
Indossate questi occhiali e rivediamo tutto in quest’ottica.
Tre esempi, tra i molti:

  1. la Breda, il cui acquisto da parte di un leader del settore mondiale (es. General Electric Transportation) potrebbe significare salvezza e rilancio;
  2. il nuovo ospedale, che dovrà avere almeno un’eccellenza in grado di imporsi a livello europeo, altrimenti la scommessa è perduta;
  3. la città dei bambini, che potrebbe diventare un progetto che la pone alla ribalta internazionale.
Le forze del presente e della conservazione boccheggiano.
L’ossigeno della rendita provinciale è quasi finito, ma, legate al territorio per imprigionarlo, adesso vorrebbero respirare anche il poco d’aria pulita rimasta: chiudere, escludere, appartarsi, soffocare, succhiare.
Ma esse non sentono che un vento da nord, di coraggio e libertà, ha iniziato a soffiare, forte.
Roberto Bartoli
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[Mercoledì 19 ottobre 2011 – © Quarrata/news 2011]

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