domenica 23 ottobre 2011

CONSORZIO OMBRONE & GRATIFICHE. BARGELLINI SCOPRA LE CARTE



PISTOIA. Vi ricordate cosa avevamo scritto nei due nostri precedenti post Bargellini/Mari. Bacchettate sulle nocche (vedi) e Consorzio Ombrone. «Voglio vivere così col sole in fronte» (vedi)?
Vi avevamo raccontato la storia di una variazione di bilancio da 12mila euro, che “sarebbero serviti a gratificare, per i suoi meriti, il direttore Lorenzo Cecchi De’ Rossi”, come disse, secco secco ai giornali, il commissario straordinario del Consorzio, Paolo Bargellini.
In precedenza c’era stato uno scontro fa Bargellini e Mari, perché l’assessore provinciale non aveva gradito che Bargellini, chiamato alla sola gestione ordinaria, avesse avallato quella variazione di bilancio: non avrebbe avuto i poteri per poter decidere supergratifiche per supermeriti, stando alle norme di legge.
Riepiloghiamo in breve le posizioni di entrambi i personaggi.
Fatta eccezione di legittimità sull’operato di Bargellini, Mauro Mari dichiarò: «Nel corpo della nostra delibera c’è un richiamo alla norma di legge. Abbiamo suggerito al Consorzio la rispondenza alle normative, e cioè che il direttore assumesse gli ulteriori compiti per cui è prevista e consentita l’integrazione. Come il Consorzio spende i soldi degli associati è un fatto che riguarda il Consorzio». Ma con quest’ultima frase, Mari aveva fatto un passo falso – specie se la si vede pronunciata dal rappresentante di un organo di controllo, appunto.
Secco secco (e pure seccato) Bargellini rispose: «La Provincia doveva solo accertare la legittimità formale dell’operazione. Cosa che peraltro ha fatto». Vogliamo, aggiunge Bargellini, in questo paese riconoscere la meritocrazia? «Il direttore del Consorzio, per la quantità e la qualità del lavoro svolto, e i compiti aggiuntivi temporaneamente assegnati, ha diritto a quell’integrativo».
Ora il problema si pone da un altro punto di vista: e ben più sostanziale, oltreché formale e di legittimità.
Da notizie che abbiamo, sembra che Bargellini fosse così seccato per l’intervento di Mari e della stampa, perché il problema della variazione di bilancio, operata per gratificare la meritocrazia di Cecchi De’ Rossi, oltre che presentare aspetti di straordinaria debolezza sotto il profilo della legittimità, sarebbe un … anche bell’e buono.
Cosa significherebbe un anche? Varrebbe a dire che al direttore del Consorzio non andrebbero solo quei 12mila euro di gratifica, ma… anche quei 12mila euro di gratifica: cioè quel mucchio di soldi, contestati a Bargellini da Mari con rilievi di legittimità, sarebbero solo una parte della meritocrazia aggiuntiva all’indirizzo del direttore. Che, stando sempre a voci e indiscrezioni, sarebbe già così ben retribuito da suscitare – a quanto si mormora – una sorta di indignato malumore da parte del direttore del Consorzio di Bonifica del Padule di Fucecchio.
Insomma: un gran bel pasticcio alla Toscana (aggettivo e nome di Regione). E un insieme di nodi, grandi e piccoli, che sembra siano giunti, o stiano giungendo, al pettine di Paolo Bargellini, commissario straordinario che – senza attenersi all’ordinaria amministrazione secondo le sue ben precise prerogative e i conseguenti commisurati poteri – parrebbe avere sbagliato quell’aggettivo qualificativo (straordinario) come un qualcosa in grado di attribuirgli e consentirgli il tutto e il di più.
Il problema sarebbe inoltre aggravato dal fatto che, pur dovendo la Regione Toscana vigilare e verificare le gestioni dei Consorzi di bonifica, secondo le norme stesse dalla L.R. 5 maggio 1994, n. 34 (testo aggiornato fino alla Legge Regionale 27.1.2004 n. 3, in Burt n. 4 del 4/2/2004 – vedi), non sembra che questo sia mai avvenuto: sicché, di fatto, si sarebbero create di queste anomalie, con enti che, messa da parte l’ordinaria manutenzione, loro dovere istituzionale, si sarebbero dati all’appalto di opere e quant’altro, fino a snaturarsi e a snaturare tutto il quadro: sul quale, peraltro, abbiamo richiesto i necessari chiarimenti, in Regione, sia all’Assessore Annarita Bramerini che all’Assessore Anna Marson, ma senza ancora avere avuto il piacere di una loro augusta e doverosa risposta.
A questo punto ci rivolgiamo di nuovo a Mari e a Bargellini e, molto democraticamente, li investiamo di queste domande:

  1. la variazione di 12mila euro messa in ponte dal Consorzio è legittima o no?
  2. i 12mila euro sono il tutto o solo una parte della gratifica da attribuire a Cecchi De’ Rossi?
  3. quanto riscuote il direttore Cecchi De’ Rossi a fine anno, comprese tutte le voci che contribuiscono alla sua retribuzione?
Mari e Bargellini sono amministratori pubblici e sono tenuti per legge a rispondere alle domande della popolazione soggetta ai loro poteri.
Abbiano la cortesia e il buonsenso di togliersi di mezzo, dunque, se non intendono rendere ragione di ciò che li riguarda. 
e.b. blogger

P.S. – È chiaro che sull’argomento – piaccia o non piaccia – torneremo ancora, dato che si tratta di parlare, e di fare la dovuta chiarezza, su come vengono spesi i nostri quattrini.

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[Domenica 23 ottobre 2011 – © Quarrata/news 2011]

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