lunedì 24 ottobre 2011

LUCIA CIANI. LEZIONI DI CIVILTÀ


di Luigi Scardigli



La notte scorsa uno o più malviventi si sono furtivamente introdotti nella mensa di Don Siro Butelli, presso la Comunità Il Tempio, a Pistoia, tra via del Nemoreto e via San Pietro, portando via l’arraffabile (una radio) e demolendo il distruttibile (uno schermo di un pc).
Agli anonimi ci penseranno la Questura o i Carabinieri, se avranno benzina a sufficienza nelle volanti per inseguirli, semmai; soprattutto l’accadimento ascrivibile alla cronaca nera non è purtroppo il primo, ma l’ultimo di una lunga serie di vandalismi che sconcertano l’intero personale.
Io invece vi voglio raccontare un’altra storia, la storia di Lucia, Lucia Ciani, per l’esattezza.
È una commerciante di 46 anni, con un sorriso stampato sulle labbra da far venire i brividi. Cosa ha mai da ridere? Ride perché il proprio tempo libero, invece che andare in palestra o in piscina, lo occupa, lavorando tra l’altro sodo, come volontaria alla mensa di Don Siro Butelli, che fa parte della Comunità Il Tempio, un posto speciale, dove al posto delle chiacchiere hanno deciso di mettere i fatti. Quel sorriso contagioso, mi assicura Lucia, è quello che hanno tutti i volontari della mensa e non ho alcun motivo di dubitare che sia vero.
«Siamo circa 80 volontari – racconta Lucia con una sconcertante semplicità, che è quella che appartiene a chi ha qualcosa di prezioso in più degli altri – e ci diamo i turni per garantire i servizi».
Che sono circa 40 pranzi e 20 cene.
«Abbiamo deciso di privilegiare la gente della città e meno quelli di passaggio soltanto per un problema organizzativo: rischieremmo di dover buttare qualcosa o non aver preparato il necessario per tutti».
Non occorre presentare il 730 per avere accesso alla mensa: si capisce dalla smorfia del viso, chi ha bisogno di un pasto caldo e soprattutto di un briciolo di umanità da mettere sotto i denti.
Alla sopravvivenza della mensa provvede, soprattutto, la Caritas, che può fare affidamento sulla collaborazione, fattiva, di tutti i volontari (che si prodigano anche come pasticceri e distributori di leccornie) e di qualche libero esercente: trattorie che vendono a prezzi modici le loro vivande e addirittura un ristorante che, nel più assoluto silenzio e anonimato, si rende quotidianamente partecipe.
Oltre che augurarmi, a nome di tutta la comunità, che i sabotatori vengano quanto prima assicurati alla giustizia e che gli 80 volontari della mensa di don Siro crescano e con loro il senso di umanità, prima che di pietas, della città tutta, mi permetto il lusso di suggerire al centrosinistra pistoiese, da elettore in attesa di ballottato, di inserire tra gli aspiranti alla guida della sinistra delle prossime comunali, oltre ai già noti Bartoli, Bertinelli e Innocenti (è sempre l’alfabeto, a guidare il mio ordine), anche il nome di Lucia Ciani: che forse non ha mai fatto politica, ma lezioni di civiltà, solidarietà e buona volontà può dispensarne a chiunque.
Ed è di questo, che questa città, come tutte, del resto, ha ormai vitale bisogno.

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[Lunedì 24 ottobre 2011 – © Quarrata/news 2011]

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