di ALESSANDRO
ROMITI
Il Presidente Franceschi chiede l’espulsione della
stampa e di due cittadini dall’incontro di Montale – Ma il Consorzio
Intercomunale Servizi non era una “casa di vetro”?
MONTALE-PIANA. Nonostante che il Comitato per
la Chiusura dell’inceneritore avesse già denunciato l’immobilismo del Cis (vedi) nell’eludere i rapporti con il
comitato di controllo dei cittadini istituito dall’Amministrazione di
Montale, e nonostante che il Cis avesse già mancato di partecipare con le “menti
storiche” dei due ingegneri responsabili della conduzione dell’impianto
(Perruccio e Marchiani), lo scorso mese di aprile il Cis aveva costretto tutti
all’ennesimo rinvio, facendo fallire di fatto l’incontro dei due tecnici e del
Presidente Franceschi con i cittadini.
Il consigliere avv. Zuccherini sarebbe
stato unico rappresentante del Cis, con un’evidente mancanza della capacità tecnico-cognitive
sui complicati processi di controllo, gestione e funzionamento dell’impianto di
incenerimento dei rifiuti, sistematicamente contestati dal Comitato e che hanno
visto perfino la Provincia disporre cinque “diffide”.
Lo scorso 21 maggio, dopo oltre dieci mesi, si è
quindi riunito – nella sede del Consiglio Comunale – il Comitato con la presenza
del consigliere Zuccherini e del Presidente Franceschi. Ancora una volta nessuna
presenza di tecnici o menti “storicamente informate”, nonostante le esplicite
richieste formulate dal presidente del Comitato di controllo sig. Giandonati.
Servirà l’accompagnamento coatto per stanare i tecnici del Cis?
Ebbene, in pieno spregio alle continue predicazioni
di trasparenza, chiarezza, partecipazione, l’altra sera Franceschi è
entrato nella sala dell’incontro e ha esordito con una contestazione per la presenza
di chi scrive: «Che ci fa il Romiti? Lui non è mica del comitato».
Ho risposto che Franceschi poteva scegliere di
vedermi o come cittadino o come giornalista o come portavoce del Comitato per
la chiusura…
Ma Franceschi ha, evidentemente, una considerazione
dei requisiti di cui sopra molto approssimativi e discrezionale: tanto che ha
osservato che sia io che gli altri due cittadini presenti, avremmo dovuto
abbandonare quell’incontro.
La querelle andata avanti per pochi istanti
e poi è stato richiesto il parere del Presidente della Commissione che,
evidentemente poco avvezzo alle regole essenziali di democrazia, ha optato per
l’espulsione.
In un attimo, mi è venuto in mente che questo
nostro è il Paese della Costituzione, sempre in bocca a tutti, proprio perché
da nessuno applicata nelle sue regole: a partire dall’art. 21 e dal diritto dei
cittadini di essere informati. L’incontro era pubblico e riguardante vicende di
pubblico interesse per la cittadinanza, peraltro promosso con determinazione
dello stesso Presidente di un comitato di cittadini, insediato in modo
istituzionale dallo stesso Sindaco del Comune comproprietario del Cis.
Il Comitato dei cittadini era costituito da
Giandonati, Isabella Signori, Giacomo De Lucia e Alessandro Vicentini e ha
provveduto a un’accurata registrazione delle argomentazioni trattate che saranno
presto oggetto di un comunicato stampa.
Nel frattempo cosa pensare del Presidente
Franceschi e del Cis, se non che hanno più di un semplice qualcosa da
nascondere?
Siamo forse troppo maliziosi?
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 23 maggio 2013 | 13:09 - © Quarrata/news]
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