giovedì 23 maggio 2013

MONTALE. CIS, TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE GETTATE IN FORNO


di ALESSANDRO ROMITI

Il Presidente Franceschi chiede l’espulsione della stampa e di due cittadini dall’incontro di Montale – Ma il Consorzio Intercomunale Servizi non era una “casa di vetro”?

MONTALE-PIANA. Nonostante che il Comitato per la Chiusura dell’inceneritore avesse già denunciato l’immobilismo del Cis (vedi) nell’eludere i rapporti con il comitato di controllo dei cittadini istituito dall’Amministrazione di Montale, e nonostante che il Cis avesse già mancato di partecipare con le “menti storiche” dei due ingegneri responsabili della conduzione dell’impianto (Perruccio e Marchiani), lo scorso mese di aprile il Cis aveva costretto tutti all’ennesimo rinvio, facendo fallire di fatto l’incontro dei due tecnici e del Presidente Franceschi con i cittadini.
Il consigliere avv. Zuccherini sarebbe stato unico rappresentante del Cis, con un’evidente mancanza della capacità tecnico-cognitive sui complicati processi di controllo, gestione e funzionamento dell’impianto di incenerimento dei rifiuti, sistematicamente contestati dal Comitato e che hanno visto perfino la Provincia disporre cinque “diffide”.
Lo scorso 21 maggio, dopo oltre dieci mesi, si è quindi riunito – nella sede del Consiglio Comunale – il Comitato con la presenza del consigliere Zuccherini e del Presidente Franceschi. Ancora una volta nessuna presenza di tecnici o menti “storicamente informate”, nonostante le esplicite richieste formulate dal presidente del Comitato di controllo sig. Giandonati. Servirà l’accompagnamento coatto per stanare i tecnici del Cis?
Ebbene, in pieno spregio alle continue predicazioni di trasparenza, chiarezza, partecipazione, l’altra sera Franceschi è entrato nella sala dell’incontro e ha esordito con una contestazione per la presenza di chi scrive: «Che ci fa il Romiti? Lui non è mica del comitato».
Ho risposto che Franceschi poteva scegliere di vedermi o come cittadino o come giornalista o come portavoce del Comitato per la chiusura…
Ma Franceschi ha, evidentemente, una considerazione dei requisiti di cui sopra molto approssimativi e discrezionale: tanto che ha osservato che sia io che gli altri due cittadini presenti, avremmo dovuto abbandonare quell’incontro.
La querelle andata avanti per pochi istanti e poi è stato richiesto il parere del Presidente della Commissione che, evidentemente poco avvezzo alle regole essenziali di democrazia, ha optato per l’espulsione.
In un attimo, mi è venuto in mente che questo nostro è il Paese della Costituzione, sempre in bocca a tutti, proprio perché da nessuno applicata nelle sue regole: a partire dall’art. 21 e dal diritto dei cittadini di essere informati. L’incontro era pubblico e riguardante vicende di pubblico interesse per la cittadinanza, peraltro promosso con determinazione dello stesso Presidente di un comitato di cittadini, insediato in modo istituzionale dallo stesso Sindaco del Comune comproprietario del Cis.
Il Comitato dei cittadini era costituito da Giandonati, Isabella Signori, Giacomo De Lucia e Alessandro Vicentini e ha provveduto a un’accurata registrazione delle argomentazioni trattate che saranno presto oggetto di un comunicato stampa.
Nel frattempo cosa pensare del Presidente Franceschi e del Cis, se non che hanno più di un semplice qualcosa da nascondere?
Siamo forse troppo maliziosi?

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[Giovedì 23 maggio 2013 | 13:09 - © Quarrata/news]

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