SERRAVALLE-CASALGUIDI. La proposta del Consigliere di Rifondazione Comunista, Roberto
Daghini, di istituire il registro delle unioni civili nel Comune di
Serravalle Pistoiese appare come un diversivo strategico, volto a sviare l’attenzione dei
cittadini dai problemi strutturali che incombono su una maggioranza che, nel
primo anno di mandato, ha saputo solamente aumentare l’Imu e l’Irpef senza
dare nulla in più in termini di servizi o di investimenti.
Daghini
cerca di nascondere la verità di una maggioranza incartata su se stessa
che non brilla per creatività e non ha alcuna prospettiva politica di
respiro.
Inoltre
la proposta di Daghini ha solo il sapore dell’ideologia, cosa della quale il
Paese ha meno bisogno, specie in questo momento di crisi, e serve a
spostare il dibattito dalle vere necessità a quelle ridicolaggini delle
quali nessuno sente davvero il bisogno.
Infine,
nonostante le ristrettezze economiche, i cittadini di Serravalle si troveranno
costretti anche a spendere un po’ di soldi per accontentare i desideri di
Daghini, poiché l’istituzione di un registro deve essere preceduta da un apposito
regolamento da scrivere ed esaminare in alcune sedute di commissione (che
costano) e da approvare in una seduta di Consiglio (che costa) e dovrà
essere infine attuata da appositi uffici comunali (che costano).
Tutto questo senza alcun beneficio per i cittadini del
nostro Comune.
In
ogni caso, l’idea di istituire il registro delle unioni civili troverà la
nostra decisa opposizione perché è:
1)
Inutile: il registro per le coppie di fatto non ha alcuna efficacia giuridica,
perché la potestà di disciplinare situazioni di diritto familiare non
rientra nell’autonomia regolamentare degli Enti Locali.
2)
Non necessario: non vi è alcuna esigenza e urgenza sociale, nel nostro Comune.
Le esigenze e i bisogni dei nostri cittadini sono altri e ben più
importanti di un registro, che non darebbe sollievo ad alcuno, perché inutile.
E’ solo il caso di rilevare, a tal proposito, che nei Comuni in cui il
registro è stato istituito le adesioni sono state nulle, o molto scarse.
3)
Superfluo: le coppie di fatto, nel nostro ordinamento giuridico godono già
della maggior parte dei diritti riconosciuti alle coppie coniugate e non
hanno bisogno di un registro che non regala loro alcun ulteriore diritto,
in quanto irrilevante giuridicamente.
4)
Dannoso: l’istituzione di tali registri potrebbe risolversi, illegittimamente,
in una sottrazione ingiusta di diritti e di risorse alle famiglie fondate
sul matrimonio, che offrono una base certa e sicura di stabilità e
coesione sociale, a beneficio, invece, di quelle unioni, che non intendono
assumersi alcun impegno e dovere davanti alla società e allo Stato e che
hanno nella loro precarietà la caratteristica principale.
5)
Ingiusto: perché, illegittimamente e impropriamente, il Comune potrebbe far
concorrere, nell’elargizione di diritti, sia chi non vuole assumere
pubblicamente alcun dovere e impegno sia chi, invece, sceglie di fondare la
propria unione
sul
matrimonio assumendo così quei doveri e obblighi previsti dalla legge.
6) Pericoloso: il registro delle coppie di fatto, tra l’altro,
accentua la tendenza, sempre più aggressiva, che rende ogni ora più
liquidi, inconsistenti, relativi e privi di un autentico senso di
responsabilità i rapporti sociali e interpersonali, così minando
profondamente la coesione sociale del nostro popolo.
Molti
sono i cittadini di Serravalle Pistoiese che hanno a cuore la famiglia fondata
sul matrimonio, così come riconosciuta dall’art. 29 della nostra
Costituzione, e con loro ci batteremo perché questa non sia snaturata da
mezzi ideologici, pretestuosi ed inopportuni, come il registro delle
coppie di fatto, che il consigliere Daghini vorrebbe istituire.
Federico Gorbi
Capogruppo Serravalle Futura
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[Lunedì
20 maggio 2013 | 13:42 - © Quarrata/news]
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