giovedì 30 maggio 2013

FRATELLI COLTELLI. IL COMUNE UNICO TRA BALLETTI E RINGAMBI

Il punto di vista dell’ex-Vicesindaco di San Marcello sulla questione del Comune Unico

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Don Gallo ci ha detto: «Alla fine, Dio non ci chiederà se siamo stati credenti ma se siamo stati credibili». Io non credo in Dio e non mi preoccupo di dover rispondere ad un’entità superiore, ma ritengo la credibilità una condizione necessaria al fine di creare una società basata sul rispetto reciproco tra le persone con cui viviamo e condividiamo la Terra, per cui la mia preoccupazione ed il mio impegno è rendere conto del mio agire alla comunità con cui vivo, cerco, con forte determinazione e severità, di essere coerente con questo principio, allo stesso modo questo impegno lo richiedo, anzi, a questo punto lo pretendo, specialmente da chi si propone e si “impone” alla guida amministrativa e politica dei territori e delle sue genti.

Potrei sembrare un po’ troppo pretenziosa e anche arrogante, lo so, è probabile, quello che è certo che sono veramente stanca di subire le crisi isteriche e i tristi giochini di un gruppo di potere che da trent’anni determina la vita, ma soprattutto la morte, della Montagna Pistoiese, ed al quale di credibile è rimasta solo la carta d’identità. Infatti eccoci di nuovo qua, a farsi sballottare come biglie, stavolta sul Comune Unico, dalle diatribe interne del “primo Partito della montagna”, come si autodefiniscono loro gli oligarchi locali del Partito Democratico. Eh già, è arrivato il nocciolo del Comune Unico, eppur mi ricordo bene con quanto ardore i democratici montani organizzarono la prima iniziativa pubblica a San Marcello, c’erano tutti, allineati come soldatini, pronti al sacrificio umano pur di realizzare l’obbiettivo, c’erano anche i “silenti alleati” membri di un’opposizione che qua, sulla montagna, non è mai esistita.
Era Settembre 2011: «Il Pd con questa nuova proposta ha fatto una cosa importante e tempestiva» esordì Adamo Bugelli. (dichiarazione sul quotidiano il Tirreno del 4/9/2011 mai smentita: http://iltirreno.gelocal.it/pistoia/cronaca/2011/09/04/news/comune-unico-occorre-il-referendum-1.2668957). Dunque erano partiti in tempo! Cosa è successo dopo? Come mai la Sindaco “messa li” per l’occasione ora temporeggia è inneggia a un lungo percorso partecipativo? Ma soprattutto, come mai il Partito Democratico ha cambiato completamente rotta? Ha forse timore di non trovare una nuova e ben retribuita occupazione alla sig.ra Sindaco, che prima delle elezioni aveva accettato di immolarsi e dimettersi nel 2014 per agevolare il principale ed inderogabile punto programmatico del suo Partito?
Queste remore tempistiche del Sindaco Cormio proprio non le comprendo, in un anno la sua amministrazione, con l’avvallo dei Sindaci degli altri Comuni limitrofi in primis l’allora presidente della Comunità Montana Carluccio Ceccarelli membro tra l’altro del comitato per il Comune Unico, contravvenendo alle delibere di tutti i consigli comunali per l’Unione dei Comuni Speciale, ha regalato alla Provincia di Pistoia tutto il patrimonio sia umano che economico e strutturale della Comunità Montana (alcune decine di milioni di euro), sono inoltre riusciti a trasformare l’unico ospedale di tutto il territorio in un poliambulatorio. Come è possibile che non siano riusciti a mettere insieme un percorso partecipativo sul LORO principale punto programmatico!?
Purtroppo di questi balletti, sulla montagna, ne abbiamo visti parecchi, ogni volta ci siamo mesi in fila ad aspettare l’arrivo del treno che ci avrebbe portato verso uno sviluppo possibile, ma quei treni, che abbiamo visto passare (tra tutti quello che mi rode di più è quello del Parco Regionale), li abbiamo persi e non sono solo quelli che ci ha tolto, “il troppo tardi”, ex assessore regionale Ceccobao.
Oggi sta per passare un altro treno, quello del Comune Unico, che non è, secondo me, la panacea di tutti i mali, ma sicuramente l’unica opportunità che abbiamo per tentare di rialzare la testa e di uscire da questa depressione soprattutto sociale oltre che economica.
La mia non è una presa di posizione a fine propagandistico, come forse lo è stato per qualcuno, ho cercato di documentarmi e di farmi un’idea senza farmi condizionare dalla presenza di alcune figure che promuovono questo progetto, ho fatto una valutazione sulle difficoltà che il territorio e i comuni stanno affrontando, alle quali non riescono e non possono dare risposte, e sulle necessità che uniscono in un unico nucleo tutta la montagna. Partecipare alle lotte per l’ospedale, per le poste, per il trasporto pubblico per la ripubblicizzazione dell’acqua, mi ha dato l’opportunità, ed il piacere, di conoscere tante, diverse, persone abitanti dei vari comuni, e constatare che la gente della montagna è già unita sulle problematiche locali e sulla tutela del territorio, non ha paura di una riorganizzazione che accorpa gli Enti, ma ha paura di CHI andrà ad amministrarli, non si fida più di quelli che li hanno lasciati soli davanti a queste lotte, non si fidano più di chi gli ha scippati del proprio patrimonio, non si fida più di chi usa le istituzioni come associazioni del tempo libero che devono intrattenere i villeggianti.
In un momento storico come questo una vera Politica inizierebbe un dibattito aperto su come utilizzare un’opportunità e migliorare il progetto del Comune Unico, che già partirà con l’handicap costituito dal danno che i sindaci hanno prodotto con il rifiuto dell’Unione dei Comuni Speciale (a proposito ma chi li paga i danni?); andrebbero analizzate le possibilità di ridefinire i confini del nuovo Ente annettendo la zona di Orsigna e Pracchia, oggi quasi abbandonate dal comune di Pistoia, andrebbe trovata la soluzione per garantire la rappresentanza politica di tutto il territorio.
Detto questo concludo dicendo che il Comune Unico della Montagna Pistoiese non sarà certo un treno di lusso e veloce, sarà forse un treno locale un po’ sgangherato ma seppur con lentezza ci potrà consentire di andare avanti. Oggi, così come siamo messi, siamo caduti in un fosso profondo e di li non ci muoviamo.

[*] – Ex Vicesindaco di San Marcello

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[Giovedì 30 maggio 2013 | 10:11 - © Quarrata/news]

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