«Per mesi ha preso in giro i cittadini con le sue promesse da marinaio»
FIRENZE. «Purtroppo, i miei dubbi sul sindaco di San Marcello Pistoiese hanno
trovato fondamento nella realtà: Silvia Cormio non vuole il Comune unico e
accampa scuse su scuse per far saltare tutto. Infatti, come ha fatto notare il
comitato per la fusione, si è fatta spesso e volentieri negare quando i tempi
erano maturi per aprire un confronto politico e un percorso partecipativo. In
campagna elettorale, Cormio ha insistito sulla necessità di fondere i Comuni di
Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello ed è stata eletta anche e
soprattutto per aver messo l’istituzione di Montagna Pistoiese al primo punto del
proprio programma. Gli elettori di Silvia Cormio sono stati traditi dall’ennesima
promessa da marinaio del sindaco sammarcellino».
È quanto
sostiene il capogruppo di Più Toscana, Antonio
Gambetta Vianna, che ha presentato in Regione la proposta di legge per
fondere i quattro Comuni della Montagna oltre a quelli della Val di Bisenzio
(Prato), Arcidosso e Castel del Piano (Grosseto) e Casentino (Arezzo – bocciato
il referendum).
Gambetta
Vianna già nel 2010 organizzò un incontro a San Marcello per parlare seriamente
della fusione. «Quando si è cominciato a parlare insistentemente di Comune
unico, a regola Cormio ha fiutato il boom elettorale mettendo questa proposta
al primo posto del proprio programma “con le idee chiare”, ma oggi l’unica cosa
chiara è che il sindaco si vuole tenere stretta la propria poltrona. Quattro
mesi sono molto più che sufficienti per un perfetto percorso di partecipazione,
tra l’altro già iniziato da diverso tempo con gli incontri del Comitato per la
fusione che, a differenza di quanto vuol far credere Cormio, non sono stati un
flop».
L’esponente
di Più Toscana ribadisce che «i colpevoli ritardi del sindaco di San Marcello
faranno saltare tutto. Infatti, non arrivando al referendum nel 2013, l’anno
prossimo si rinnoveranno le Amministrazioni comunali di Abetone, Piteglio e
Cutigliano e sicuramente, viste le Giunte neonate, si metteranno gli interessi
di poltrona davanti a quelli dei cittadini. Nel 2015, poi, sarà la volta della
Regione. Questo è un treno che passa una volta sola: o si prende, o si perde.
Scommetto – conclude Gambetta Vianna – che nella campagna elettorale 2017, per
San Marcello il candidato sindaco del Pd metterà nuovamente la realizzazione di
Montagna Pistoiese al primo posto del proprio programma amministrativo…».
[comunicato più toscana]
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[Lunedì 20 maggio 2013 | 12:31 - © Quarrata/news]
Consigliere Vianna, ma si é accorto il pastrocchio che - sull'associazionismo fra Comuni - é stato fatto sulla montagna dell'ammanco comunitario, dai signori del dinamone e dai signori delle amministrazioni comunali?
RispondiEliminaAntonio Gambetta Vianna quando ha presentato la sua proposta di legge non aveva probabilmente "tastato il polso" alla gente recandosi in montagna per accertare cosa la gente pensa riguardo il cosiddetto ComunoneDynamone. Se lo avesse fatto probabilmente avrebbe recepito che l'avversione non è tanto al Comune Unico in Montagna ma che esso debba necessariamente includere San Marcello (come voluto dai vari Gianfranco Venturi, Valerio Sichi, Adamo Bugelli, Carluccio Ceccarelli e gli altri aderenti alla cordata promossa da Roberto Orlandini). La ragione principale è che la gente di montagna non vuole affidare la conduzione del Comune unico a chi - per tutta una serie di motivi collegati alla disdicevole ( o meglio raccapricciante) - ha cosi mal gestito la Comunità Montana e, nel contempo, spargendo quintali di nebbia non ha creato le condizioni perchè si accertassero le responsabilità di questo pasticciaccio brutto.
RispondiEliminaA tutto questo si aggiunga il fatto di non aver coinvolto i Consigli Comunali e di aver tenuto riunioni su riunioni privatamente gestite e che il sindaco Cormio ha classificatoalla stregua di quelle tipiche dei "venditori di pentole".-