L’innovativo modello assistenziale ora
anche in montagna
PISTOIA. Dal 1° ottobre prossimo 1.393 cittadini residenti in
Montagna riceveranno a casa una telefonata da parte degli infermieri della
AUSL3. per essere informati che entreranno a far parte del Chronic Care Model. È
l’innovativo modello assistenziale, previsto dalla programmazione regionale,
pensato per il progressivo invecchiamento della popolazione e l’aumento delle
patologie croniche che punta al coinvolgimento diretto del paziente nella
gestione della sua malattia. In pratica gli operatori non si limitano più ad
attendere che le persone con malattie croniche si rivolgano alle strutture
sanitarie, o si presentino negli ambulatori solo al momento del bisogno, ma
sono essi stessi che li “cercano”. Questa nuova modalità di assistere e curare
i malati si chiama anche medicina di iniziativa.
Già attivo in diversi comuni della
Provincia pistoiese con migliaia di pazienti seguiti da team multidisciplinari
(medico di comunità, specialisti, infermieri…) il primo bilancio del Chronic
Care Model sembra essere positivo: in molti hanno migliorato il proprio stato
di salute, la qualità della vita, ed i parametri di controllo (ad esempio i
diabetici per quanto riguarda l’emoglobina glicata). È questa la ragione per la
quale la ASL3 ha deciso di sviluppare
Per quanto riguarda la Montagna l’aggregazione
funzionale dei Medici di Medicina generale ha favorito l’avvio del progetto che
ha previsto, in una prima fase, la programmazione organizzativa con la
formazione degli elenchi dei pazienti e la realizzazione di un vero e proprio
data base con la raccolta di tutti i dati clinici e la stesura dei percorsi di
cura individuali. Hanno aderito tutti e gli otto medici di famiglia della ADO
della Montagna (area distrettuale omogenea che comprende tutti i presidi
territoriali) che, nella medicina di iniziativa, svolgono un ruolo
fondamentale. In totale entrano a far parte del nuovo modello assistenziale i
seguenti pazienti: 742 diabetici, 181 pazienti affetti da scompenso cardiaco,
317 da bronco pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e 153 da ictus. Dal momento
che gli assistiti sono 8.915 il 15% dei pazienti con patologia cronica ora sarà
seguito dal Chronic Care Model.
Per ogni paziente sarà messo a punto un
percorso assistenziale personalizzato che prevede controlli clinici a
intervalli stabiliti e se necessario visite specialistiche e indagini
clinico-diagnostiche.
Altrettanto importante il ruolo degli
infermieri: essi stabiliscono una relazione continuativa con i pazienti, si
occupano del loro richiamo attivo, li educano e li supportano nell’autocura e
nell’assunzione corretta delle terapie.
Il Chronic Care Model a Casalguidi e
Masotti è stato realizzato con il contributo dei 7 Medici di Medicina generale
e la presa in carico di 544 pazienti, 419 affetti da diabete e 135 da scompenso
cardiaco che rappresentano il 6% su un totale di 8.996 assistiti .
Prossimamente è prevista l’estensione della medicina d’iniziativa alle altre
patologie croniche.
[Scritto da Daniela Ponticelli, Venerdì
27 settembre – ore 16:00]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 27 settembre 2013 | 18:49 - © Quarrata/news]
Anche questa è una ulteriore presa in giro, non realizzeranno nulla di tutto questo, è solo fumo negli occhi. Nel frattempo come riportato nello scritto trovato su una pagina Facebook, una cittadina della Montagna scrive che stanno bloccando tutte le liste di attesa di tutte le attività del Pacini di San Marcello, in attesa dello smantellamento totale, con la scusa che le strutture sono sottoutilizzate e questi poveri anziani verranno sballottati come sacchi di patate anche per puri e semplici controlli a Pistoia, Pescia o chissà dove.
RispondiEliminaQuesto è lo scritto:
Di Montagna Pistoiese - E' qui che voglio vivere
Ciao a tutti, una lettrice ci sottopone questa problematica con preghiera di pubblicazione. Lei ha già fissato un appuntamento con il Sindaco Silvia Cormio per il 9 ottobre ed inviato già via mail il testo che riportiamo. Se ad altri fossero accaduti episodi simili preghiamo di comunicarlo.
Alla cortese attenzione del sindaco di San Marcello Silvia Cormio,
la presente per informarla di cio che e’ accaduto a me personalmente e a mio padre.
Sono andata al cup a prendere un appuntamento per ecocardiogramma ed elettrocardiogramma per mio figlio di 5 anni richiesto dalla mia pediatra per rilasciare un certificato medico per la piscina, la signora al cup mi ha detto di andare a Pescia, ho chiesto se quest’esame poteva essere fatto a San Marcello e mi ha risposto di si ... Quindi ho chiesto di aver l’appuntamento per il nostro ospedale.
La signora al cup mi ha nuovamente proposto Pescia dicendo che era meglio... Le ho riconfermato di no e quindi mi ha dato l’appuntamento....Data fine Gennaio 2014...Ebbene fine Gennaio 2014!!! Quando le ho chiesto il perche’ di tale attesa la signora mi ha detto che a Pescia c’era posto a Ottobre... Ho rifatto la domanda cioe’ la prima data libera per San Marcello quindi e’ a fine Gennaio 2014 quindi prima e’ tutto occupato e la signora mi ha risposto che il computer diceva cosi.
Allora sono andata direttamente all’ospedale ho chiesto quando potevo andare e indovini... Hanno fatto l’esame a mio figlio immediatamente in quanto non avevano appuntamenti ..tutto questo in 10 minuti di orologio.. Ho portato il bimbo all’asilo sono potuta andare a lavore e ho risparmiato 20 euro di benzina che avrei speso se fossi andata a Pescia... Mi chiedo visto che deve monitorare l’ospedale puo’ chiede spiegazioni del perche’ il primo appuntamento mi sia stato dato nel 2014? Non le sembra assurdo che visto che abbiamo l’ospedale mi si consigli di andare a Pescia per un esame di 10 minuti?
La stessa cosa e’ successa per una radiografia a mio padre, apppuntamento al cup fine Novembre ma visto che serviva l’esame per un operazione a fine Settembre e’ andato all’ospedale e avevano posto subito...!!!
Puo’ domandare all’Asl il perche’ di questa “procedura” che sembra un abitudine? In sostanza sembra che al cup non si diano gli appuntamenti per il nostro ospedale, oppure che venga detto che non sono disponibili i calendari da mese a mese ..non voglio dire che facciano apposta per far si che non ci siano i numeri pero’ il dubbio mi viene...
Sindaco, lei che ha l'autorità per farlo, può chiedere la lista da oggi a Gennaio degli appuntamenti per il cardiologo per vedere se veramente non ci fosse posto? Anche perche’ se fosse cosi vuol dire che il nostro ospedale ha numeri da vendere no.. Non crede?
Ringraziando per l'attenzione rimango in attesa di incontrarla personalmente e cordialmente saluto.