di Carlo Vivarelli [*]
Premesse
L’ex Vivaio Forestale della Foresta del
Teso Maresca è andato incontro negli anni ad uno stato di abbandono
progressivo. Sono passati ormai molti anni dall’ultimo bando messo in essere
dalla Comunità Montana Appennino Pistoiese, ente distrutto da ruberie
decennali. Questo progetto si oppone ad una logica di desertificazione dei
territori toscani, che solo delle menti criminali possono definire “periferici”,
trasformando le persone in numeri.
Gli esempi dello svuotamento dell’Ospedale
Pacini di San Marcello P.se, della progressiva dismissione operativa della
Ferrovia Porrettana, della chiusura degli uffici postali, tutti beni duramente
pagati con le nostre tasse e col nostro lavoro, sono sotto gli occhi di tutti.
Con questo progetto si vuole dare
visibilità, rispetto, e lavoro, ai Toscani e alle Toscane nati e cresciuti
nella Montagna Pistoiese e in Toscana, appartenenti all’etnia nazionale toscana.
La mia richiesta, di affidare l’area
abbandonata dell’ex Vivaio Forestale della Foresta del Teso di Maresca e di
destinarla, tramite una assegnazione diretta, a delle Cooperative che
utilizzino persone appartenenti al popolo Toscano, si basa sulla Dichiarazione
Universale dei Diritti dell’Uomo e sul Principio di Autodeterminazione dei
Popoli, che lo Stato italiano ha immesso pienamente come Fonte
Sovranazionale del Diritto nel proprio ordinamento con la Legge 881 del
1977.
Il Progetto
Il Movimento Autonomista Toscano chiede
con questo documento alla Provincia di Pistoia, ente che dopo la caduta della
Comunità Montana Appennino Pistoiese detiene le deleghe riguardo all’ex Vivaio
Forestale della Foresta del Teso di Maresca, di mettere in esistenza un Tavolo
di Intervento, che tenga delle sedute esclusivamente pubbliche, così come
dovrebbe essere la regola nelle azioni degli enti pubblici che gestiscono beni
appartenenti al popolo sovrano, alla quale prendano parte anche la Regione
Toscana, come ente proprietario del bene, il Comune di San Marcello P.se, e la
Comunità di Maresca, che è il vero proprietario morale del bene stesso.
Questo Tavolo di Intervento deve porre
in essere un sistema di assegnazione diretta del bene a seconda di tre settori
produttivi e di un settore sociale: Energetico, Vivaistico e Turistico
Didattico per quanto riguarda i settori produttivi, e di Reinserimento Sociale
per quanto riguarda il Settore Sociale.
Descrizione dei Settori da creare nell’area
Settore Energetico. Innanzi tutto, nell’ex Vivaio deve avere luogo la
produzione di cippato e di legna, proveniente dal mantenimento e dalla cura dei
boschi che è, deve essere, e sarà, una dimensione economica e politica
fondamentale in una visione di indipendenza economica dal petrolio e dal gas
naturale, che sono elementi di penetrazione economica da parte di violente ed
indegne dittature islamiche e di multinazionali straniere i cui interessi sono
completamente antitetici ai nostri interessi, al nostro benessere economico e
sociale, e la cui esistenza è in palese contrasto con gli interessi vitali del
popolo Toscano e di quelli europei in genere.
La nostra proposta è di affidare questo
settore ad una Cooperativa già esistente di boscaioli, con la clausola che
faccia lavorare esclusivamente toscani e toscane di etnia nazionale toscana, o,
in alternativa, di creare una Cooperativa di boscaioli/le di Maresca.
Sul settore energetico della zona in
generale, dobbiamo però dilungarci. Le Foreste della Montagna Pistoiese, e l’acqua,
sono il “petrolio” delle popolazioni della Montagna Pistoiese. La legna, il
cippato, l’energia dell’acqua, il solare, ed il loro sostenibile sfruttamento,
rappresentano la via per una indipendenza energetica il più ampia possibile. E
chi possiede l’energia, l’acqua, e la filiera di produzione e
commercializzazione dell’energia, in questo mondo, detiene il potere. Noi non
dobbiamo perdere questa occasione, ma trasformare l’economia della Montagna
Pistoiese in una economia basata su acqua, legna e solare (tralascio per brevità
altri settori della produzione energetica ed altre tecnologie).
Questo rifonderà la nostra economia e
sarà la base della nostra permanenza come popolo nella Montagna Pistoiese,
permanenza ormai posta chiaramente a rischio dalle politiche distruttive i cui
effetti vediamo chiaramente intorno a noi e nelle nostre vite quotidiane. L’esempio
del teleriscaldamento a cippato che tra breve prenderà vita a Maresca, tra l’altro
su iniziativa proprio, e meritevolmente, dell’ente provinciale, e vorrei
sottolineare con forza che gli enti pubblici toscani devono avere l’unico scopo
di servire al benessere economico e sociale del popolo toscano, ci dice che
dobbiamo puntare al riscaldamento di tutte le abitazioni della Montagna e di
tutte le aziende, con questa tecnologia ed altre simili, creando e favorendo
una filiera economica e produttiva tutta interna alla Montagna Pistoiese,
dentro la quale lavorino esclusivamente, per diritto sancito
internazionalmente, toscani e toscane di etnia toscana.
Le Foreste dalla Montagna Pistoiese
sono nostre, il lavoro che ci possiamo ottenere deve essere ed è nostro di
proprietà, la tecnologia che possiamo svilupparci e che deve servire al nostro
sviluppo e alla nostra crescita come popolazione nel nostro territorio,
dovrebbe essere creata e sviluppata da aziende toscane. Noi non dobbiamo, come
comunità sociale della
Montagna Pistoiese, politica ed economica, soltanto
difendere la nostra popolazione dall’invasione straniera, dalla corruzione
italiana, e dalla desertificazione industriale provocata dallo stato italiano,
la dobbiamo sviluppare e far crescere, anche di numero.
Se in Montagna ci lavorano centinaia di
stranieri, allora possiamo lavorare noi al loro posto: quel lavoro ci
appartiene, tutto, per diritto naturale, e l’energia è una delle vie per
riprendercelo completamente. La nostra terra e le nostre risorse devono per
diritto essere usate per la crescita del popolo toscano e di quella delle
nostre generazioni future.
Settore Vivaistico. La Foresta del Teso è una foresta quasi totalmente composta
di faggi, quasi del tutto appartenente al demanio, dunque pubblica, e dunque
appartenente per diritto al popolo toscano. Per curarla e reinserire i faggi,
questi vengono acquistati, mentre questi potrebbero essere benissimo coltivati
nell’ ex Vivaio Forestale della Foresta del Teso Maresca.
Non accettiamo che il Vivaio Forestale
del Teso sia stato dichiarato “ex” e che sia stato depauperato dalla sua
funzione dalla Regione Toscana. Negli anni sono state acquistate migliaia di
piantine di faggio per essere reinserite nella Foresta del Teso. Esigiamo che
queste piante siano coltivate nell’ ex Vivaio Forestale della Foresta del Teso
Maresca, e che dunque questo torni ad essere un vivaio. Chiediamo che questo
compito sia affidato ad una Cooperativa vivaistica della zona, o da creare ex
novo, a patto che questa faccia lavorare esclusivamente toscani e toscane di
etnia toscana. nati e cresciuti in Montagna Pistoiese o, a seguire, in Toscana.
Settore Turistico. L’ex Vivaio Forestale della Foresta del Teso Maresca, per
la sua ampiezza, è adattissimo ad un turismo per grandi e piccoli gruppi, la
cui accoglienza sia effettuata attraverso delle tende. Nell’area possono essere
benissimo trovare posto tende anche di ampie dimensioni.
Scout, soggiorni organizzati da grandi
e piccole associazioni, da Cral ecc. possono trovare posto nell’area dell’ex
Vivaio. Anche per questo riguardo, la gestione della cosa deve essere data a
una Cooperativa che faccia lavorare persone di etnia toscana della zona. Non farò
il nome, ma esiste già da anni, una Cooperativa che lavora da più di un
decennio nella zona della Montagna Pistoiese facendo accoglienza e didattica, e
che potrebbe lavorare da subito nell’ex Vivaio. Questa cooperativa, inoltre,
aveva già presentato un progetto da anni alla comunità Montana, lasciato
colpevolmente nei cassetti a marcire.
Settore dell’inserimento Sociale. L’obiettivo è quello di inserire socialmente, (non di
tentare, ma di inserire) le persone toscane del territorio che soffrano di
quello che personalmente chiamo uno svantaggio sociale: portatori di handicap,
persone affette da disturbi psichici, persone inabili o divenute inabili in
tutto o in parte al lavoro, ammesso e non concesso che la concettualizzazione
di lavoro economicamente utile sia accettabile, e da parte mia non lo è.
Lavorare è fare le cose, che non devono essere cose per forza economicamente
redditizie, ma socialmente utili.
Lavorare in alcuni casi può essere un
qualcosa di utile che possa servire anche a chi lavora per sentirsi, ed essere
attivamente, parte di una comunità: i soldi e la profittabilità non devono
comandare i rapporti sociali e non sono la dimensione, ne mai deve diventarlo,
che regola gli interventi nella società.
Conclusioni e un invito
Vorrei far notare che il costo dell’operazione
sarebbe molto basso, quasi zero. Nell’ex Vivaio forestale di Maresca esiste un
caseggiato (ed una rimessa), che potrebbe ospitare una cucina, una mensa, dei
bagni, da far utilizzare a tutti gli addetti e a tutti gli ospiti della struttura.
Ovviamente le cooperative chiamate a prendere in carico la struttura saranno
chiamate ad effettuare degli interventi e degli investimenti sulle strutture,
ma risulta a vista evidente che l’entità di questi interventi è minima.
Il presente progetto di massima è
indirizzato a tutta la popolazione toscana della Montagna Pistoiese, agli enti
interessati, alle cooperative che possano essere interessate alla questione.
Per quanto riguarda l’assegnazione dell’area,
a mio avviso, visto lo stato di totale abbandono del bene da parte innanzi
tutto degli enti preposti a farne un luogo attivo, propongo che non ci siano
assegnazioni tramite bando, ma dirette alle operative di toscani e toscane
presenti nella Montagna Pistoiese, con l’unica clausola di far lavorare toscani
e toscane di etnia toscana.
[*] – Candidato Sindaco al Comune Unico
della Montagna Pistoiese per il Movimento Autonomista Toscano
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[Lunedì 30 settembre 2013 | 13:12 - © Quarrata/news]
Caro Vivarelli: il suo scritto è interessantissimo,sopratutto quando parla di reinserimento sociale. Spero abbia inviato questa sua anche a Rossi e Marroni. Potrebbe interessargli non come politici ma come persone........
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