FIRENZE. «Sul Comune Unico di Montagna Pistoiese non possiamo
imporre decisioni dall’alto, ma devono essere i cittadini a esprimersi
attraverso il referendum. Se al referendum la maggioranza dei cittadini dei 4
Comuni decreterà il no al Comune unico, vorrà dire che resterà tutto com’è.
Altrimenti, se la maggioranza dei 4 Comuni per il “sì” alla fusione, questa
dovrà essere fatta il prima possibile.
Quando sono i cittadini a scegliere, la
decisione va rispettata. Ma bisogna dare modo ai cittadini di potersi esprimere
attraverso un referendum». È quanto sostiene il capogruppo di Più Toscana in
Consiglio Regionale, Antonio Gambetta
Vianna, che ha presentato la proposta di fusione dei quattro Comuni di
Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello Pistoiese in Palazzo Panciatichi.
«La fusione – spiega l’esponente di Più
Toscana – non impedirà ad Abetone di avere la propria identità e la propria
visibilità. Abetone non ha bisogno di queste fughe in avanti dato che è
conosciuta in tutto il mondo sia perché patria di Zeno Colò, sia perché le sue
piste sono autentiche scuole di sci. Stia tranquillo il sindaco di Abetone: il
suo Comune, che ha già ricevuto tanto dalla Regione Toscana, anche con la
fusione non avrà niente da perdere». Infine, Gambetta Vianna “bolla” come
«boutade di fine estate» la minaccia di Abetone di andare con l’Emilia-Romagna.
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[Martedì 17 settembre 2013 | 19:50 - © Quarrata/news]
Sig Gambetta Vianna, Lei che è persona seria, potrebbe chiarire quanto il Comune di Abetone ha avuto dalla Regione Toscana come finanziamenti negli ultimi cinque anni? Non dovrebbe essere un gran lavoro e Lei vorrà essere così gentile da farcelo sapere.Grazie.
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