di ALESSANDRO ROMITI
AGLIANA. Le signore R. e S. si sono convinte della necessità di fare
verificare le condizioni dei pini che penzolano sulla loro casa (che sono però
nell’adiacente giardino pubblico comunale), nel quale era caduto un pesante
ramo lo scorso luglio. E per questo motivo si sono rivolte all’ufficio Ambiente
del Comune di Agliana.
La dottoressa Pellegrineschi,
funzionario dell’ufficio comunale, non ha avuto difficoltà a rassicurare le due,
predisponendo subito una verifica da parte degli esperti ai fini di conoscere meglio
il rischio-caduta magari dopo una nevicata copiosa o una tempesta, ma nello
stesso momento le ha anche avvisate: «Non ci
sono soldi»!
Infatti l’èsito della verifica è stato
positivo: i pini sono pericolanti e dovranno essere abbattuti, ma a questo
punto si capisca bene che, chi si vorrà salvare dalla caduta, lo dovrà fare
intervenendo in proprio, sulla proprietà pubblica, cioè spendendo dei suoi.
È questo che dice il diritto civile e
le norme sulla responsabilità?
Eppure l’amministrazione aglianese in
questi ultimi anni ha dilapidato 100.000 € l’anno (cioè 200 milioni delle
vecchie lire) per concedere un contributo all’Agisport e solo per tenere la lista d’uso degli
impianti sportivi, riducendo le risorse comunali che potevano essere
concentrate nella cura e manutenzione dei giardini pubblici, ma non per piantar
margherite e raccattar viole, bensì per tenere la gente al sicuro da danni
concreti.
Diversamente se avesse assicurato la
figura di due giardinieri dipendenti, con un costo annuo di 50.000 € avrebbe
potuto curare il taglio delle erbacce dei campi sportivi comunali e, con il
resto della somma pensare ai propri cittadini: e il risparmio sarebbe stato
certo.
Se vi sembra che questo sia un oculato
modo di amministrare, applaudite.
Poi se vi casca un pino sulla casa…
affari vostri!
[Questo intervento è pubblicato come
espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
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[Mercoledì 18 settembre 2013 | 13:16 - © Quarrata/news]
Mi meraviglio di chi si meraviglia! Ma quale interesse dovrebbero avere gli amministratori locali (anche qualora ne avessero le capacità) a spendere in modo oculato i soldi pubblici ed a far sì che le cose funzionino? E' da una vita che si presentano alle elezioni e riscuotono sempre un ampio consenso. Pertanto quale sarebbe il motivo di dover cambiare un sistema ormai consolidato?
RispondiEliminaSandro