lunedì 2 settembre 2013

ANCORA LEGALITÀ. «SENATORE CHITI, MA VOLETE DECIDERVI O NO SU BERLUSCONI?»


di Piero Giovannelli [*]

«Noi cittadini onesti, siamo autorizzati a nutrire, nei vostri confronti, i peggiori sospetti inciucisti»

Egr. senatore Chiti, seguo costantemente l’insopportabile telenovela che ha per protagonisti da una parte il pregiudicato di Arcore, sig. Silvio Berlusconi, e dall’altra un timido, dimesso e quasi complice P.D. (salvo poche lodevoli eccezioni).
Uno degli episodi che più mi hanno fatto uscire dai gangheri è stata la “sortita” di Violante sul “diritto alla difesa” dell’individuo sopra citato ed il documento in merito sottoscritto anche dalla S.V.
Ma vogliamo scherzare? Qui siamo di fronte ad un delinquente che si è fatto beffe della legge fino a quando ha potuto (e secondo me, con “avversari” come voi “potrà” ancora a lungo) e voi state qui a disquisire “in punta di forchetta”, con argomentazioni di “sopraffina fumisteria giuridica” sul fatto che costui debba difendersi ancora? Da cosa, per favore? Perchè finora cosa ha fatto? Non solo si è difeso (e con che fior fiore di avvocati!) “nel” processo, ma più ancora si è difeso “dal” processo, cosa che a nessun cittadino normale è consentita. Cosa che neppure Giulio Andreotti, che pure di potere e di mezzi ne aveva a josa, si è mai permesso di fare.
Vi rendete conto che così facendo continuate solo ad offrire nuovi alibi a questo figuro ed ai suoi servi, per poter ancora perdere tempo in spregio di una Nazione intera, che ha ben altri problemi da risolvere? Vi rendete conto che chiunque altro che non fosse il sig. S.B., dopo una condanna definitiva di queste dimensioni avrebbe tolto il disturbo a gambe levate invece di permettersi di rimanere ancora saldamente aggrappato alla sua carica e continuare a ricattare Governo, Parlamento, Presidente della Repubblica un giorno sì e l’altro pure?
Vi siete dimenticati che tale individuo è atteso, se non erro, da altri cinque processi e fin qui gli è già andata di lusso grazie alle prescrizioni ed alle depenalizzazioni che si è fatto confezionare dai suoi avvocati astutamente piazzati in Parlamento? C’è nessuno che nel P.D. si prende la briga di ricordarglielo, a muso duro, senza formalismi, bizantinismi e “francesismi” assortiti?
Se vogliamo davvero difendere la legalità, cacciamo il prima possibile questo delinquente dal Parlamento e facciamogli scontare, senza altre patetiche recite, la sua peraltro mitissima pena.
Altrimenti, noi cittadini onesti, siamo autorizzati a nutrire, nei vostri confronti, i peggiori sospetti inciucisti, oppure a pensare perfino che, almeno alcuni di voi, siano ricattabili da questo figuro.
Andatevi a leggere, e rifletteteci approfonditamente, a pagina 11 di “Repubblica” di ieri l’articolo “Stop all’ipocrisia dell’agibilità politica: fuori dal Parlamento chi ha condanne gravi”. Parole di Giulia Bongiorno, che nel suo intervento, lei che è chiaramente di destra, dà a voi “di sinistra” una lezione esemplare e pesantissima in quanto ad etica, rispetto sostanziale della legalità, difesa dei veramente deboli, bisognosi, discriminati, dei quali sembra che voi vi siate dimenticati da un pezzo. È come se, calcisticamente parlando, Giulia Bongiorno vi avesse seppellito con un tennistico punteggio di sei a zero.
[*] – Lettore e iscritto al Pd tessera 9722, circolo Pistoia Ovest
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[Lunedì 2 settembre 2013 | 11:51 - © Quarrata/news]

4 commenti:

  1. Sig. Giovannelli, al Senatore Vannino Chiti, Lei a maggior ragione, anche come iscritto al PD, doveva fare anche una domanda più “nostrana”: che ci dica cosa sa sulle ruberie in Comunità Montana.
    Secondo Lei, Chiti, Venturi, tutti gli ex presidenti, sindaci e no, possono per anni essere presi per il naso dal Sig. S.G. e questi cascarci come degli allocchi? No, non è possibile.
    Condivido che sia il momento di superare questa tele novella su Berlusconi, ma sulla Nostra Montagna, c’è maggior curiosità di conoscere, di scoprire e far luce su altri fatti, quello che è successo in quell’ente mangiasoldi a vantaggio di pochi e a scapito dei più in 30 anni.
    Ma almeno domande secche e precise nel Suo Circolo di Pistoia Ovest, l’ha fatte?
    A Lei, per quello che c’è modo di capire, di come la pensa dai Suoi scritti, mi sembra poco incline ai lachezzi, agli inciuci e alle corruzioni; Le chiedo: come è possibile che possa ancora condividere e alloggiare politicamente sotto lo stesso tetto che PROTEGGE molti di quelli che Lei critica con forza per il disastro nella Comunità Montana.

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  2. Egregio sig. "Montanaro",
    mi scappa quasi da ridere.
    Se metto insieme questo articolo di oggi, che per e-mail ho inviato anche a molte altre persone, con quanto avvenuto in altre occasioni precedenti, ho perso il conto di quanti sono stati a chiedermi, da destra e da sinistra, cosa sto a fare nel P.D. Talvolta, in effetti, me lo chiedo anch'io.
    Inizierò con il dire che in ogni caso mi considero innanzitutto un libero cittadino, attento alla tutela dei miei diritti prima che a qualsiasi equilibrismo politico (il fatto di riuscire a tutelarli davvero è poi un altro discorso) e perciò capace anche di posizioni fortemente critiche verso l'apparato del P.D medesimo.
    In questo, credo di essere aiutato dal fatto di non avere una provenienza ed una cultura marxista, ma di essere confluito nel P.D medesimo provenendo dalle fila del Partito Repubblicano Italiano dei tempi di Ugo La Malfa; quindi, la vecchia logica della "obbedienza cieca, pronta ed assoluta" tipica del P.C.I anni '50 mi è assolutamente estranea.
    Quanto alle vicende della ex Comunità Montana, sulle quali tante volte siamo intervenuti su questo blog, la mia posizione, per il niente che conto, è conosciuta negli ambienti P.D di Pistoia; per adesso, non ci sono effetti visibili; noi, però, continuiamo ad insistere, sempre e comunque, anche insieme ai membri del "Comitato recupero credito"; non solo per le vicende della ex Comunità Montana, ma per tutti i problemi che riguardano la montagna, a cominciare da quello dell'ospedale.
    Sicuro di non aver certamente potuto spiegare tutto in questa sede(altrimenti viene fuori un poema), La saluto cordialmente, in attesa di dialogare di nuovo, anche presto.
    Piero Giovannelli

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  3. ALCUNI CITTADINI SCRIVONO:

    Condividiamo pienamente quanto asserito dal dott. Piero Giovannelli, e lo scriviamo per tutti coloro che nell’indirizzario sono dirigenti del Pd: con questa politica il vostro Pd si estinguerà, l’unica nostra speranza è in Renzi; diversamente noi non siamo più disposti a votarvi.
    Andrea Morelli, Tiziana Tilli, Marco ed Edoardo Morelli ed altri nostri familiari

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  4. DARIO GUASTINI HA SCRITTO:

    Caro Piero,
    grazie per la tua lettera. Purtroppo la linea Gelli-P2 ha disegnato gli ultimi 20 anni della politica italiana e abbiamo fatto finta di non accorgercene tutti quanti. Le larghe intese ci hanno regalato – dopo un anno di prova col regista Monti – un Governo impensabile e una Repubblica Presidenziale fuori dalla Costituzione al punto che la si vuole modificare, stravolgere e adattare alle esigenze dei nuovi detentori del potere. A quando un sussulto di orgoglio e dignità?

    Dario Guastini

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