QUARRATA. Sono tutti d’accordo nel dire che gli uffici sono troppi. E
intervengono tutti per annunciare che, se saranno sindaci, provvederanno a una
economica riduzione della spesa.
Perdono tutti, tranne il vicesindaco
Mazzanti: che non ha niente di meglio da dire che, viste le riduzioni delle
entrate statali, bisognerà provvedere ai tagli.
Questa è un’ammissione di colpa chiara
ed esplicita: perché la buona amministrazione – e Berini che è stato dirigente
di banca ce lo insegna – pretende che la razionalizzazione della spesa debba esserci
comunque, e principalmente in tempi favorevoli, in previsione dei tempi
disgraziati.
In realtà – e vorrei richiamare l’attenzione
di tutti i quarratini – il discorso di Mazzanti è puramente casuale, alla fine.
Passate le elezioni, tutto resterà com’è,
dato che, fra pinchi e pallini, si comincerebbe a perdere tempo fino ad
arrivare (il sindaco uscente ce l’ha fatto vedere: non ha fatto niente di
quello che aveva prospettato e promesso – pensate alla tangenziale o alla
piscina) a fine mandato.
Spreconi, dunque, i Pd e bastonate,
perciò, sulle mani a Mazzanti, che doveva pensarci prima e non aspettare fino
ad ora per parlare: il che non depone a suo favore nella veste di buon amministratore
della cosa pubblica di tutti i quarratini (capito, Mazzanti? Tutti
e non una parte).
Fantasiosi o attendisti o prudenti gli
altri partiti che intervengono.
Pensare, poi, con Berini, di rifare il
comune è – direi – avveniristico e fuor di luogo: anche se, lo dico e lo
sostengo, sarebbe davvero la cosa migliore.
Ma non sono più i tempi, questi.
I tempi giusti sarebbero stati gli anni
70, quando fu ristrutturato il comune nuovo (quello brutto che tutti
hanno sotto gli occhi in piazza della Vittoria) e io, nella mia povera follia,
suggerii a chi governava, di rifarlo, il Comune, tutto intero e tutto lì, dov’era,
espropriando – cosa che avvenne dopo e in altre circostanze, ma con fini
diversi e, a mio giudizio, sbagliati – il cinema all’aperto del Michelozzi.
Proposta, la mia, che fece letteralmente incazzare e imbestialire Luciano – un particolare,
questo, tanto per essere polemici, che nessuno dei signori che hanno ricordato
recentemente il Michelozzi cinefotoreporter al Polo Tecnologico, poteva sapere,
in quanto stranieri piovuti a caso o tardivi abitanti di Quarrata, e perciò
senza memoria storica dei luoghi, dei fatti e delle persone.
Oggi le cose sono talmente cambiate che
comunque la si prenda, la questione sarà e resterà sempre una bella gatta da
pelare.
Anche grazie, appunto, a vent’anni di oculata
amministrazione Pd.
e.b. blogger
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[Domenica 12 febbraio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
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