martedì 26 febbraio 2013

LA FONDAZIONE CARIPIT E L’ACQUISTO DI DUE POSTI MACCHINA ADIACENTI A PALAZZO SOZZIFANTI – Parte seconda


di FELICE DE MATTEIS

Qualche postilla alla nota dell’Avvocato Ermanno Bujani

Gentile Avvocato Bujani,
La ringrazio per avere aderito all’invito rivolto in un precedente post ad interloquire con il blog, essendo Lei persona facente parte di “una sintesi di alto livello della classe dirigente pistoiese” (vedi).
Grazie anche per il titolo di Dott. con il quale mi appella: non lo sono, sono solo un Signore che non ama appropriarsi di ciò che non è suo o non gli compete.
Ciò detto, Lei chiede una rettifica all’articolo del 22 febbraio 2013 nel quale, solo in forma dubitativa e non affermativa, mi chiedevo se mai fosse potuto esistere un conflitto di interessi nella Sua qualità di membro della Fondazione nonché proprietario, assieme ad altri, di un terreno da adibire a posti macchina.

Nella Sua lettera spiega esaurientemente l’iter burocratico in base al quale il terreno è stato ceduto in permuta ad una impresa edile e poi acquistato d’imperio – per due posti macchina – dal Suo Presidente nonostante le Sue rimostranze; a tal punto che il Suo voto su questo punto, per non dare adito a malevole interpretazioni (ma a cose già fatte, aggiungo io) è stato verbalizzato come contrario, pardon, astenuto. Non è, questo, un atteggiamento da prete? Se si è contrari si vota contro, non ci si astiene.
Dunque, questo blog, tramite la mia modesta penna “intrisa nel veleno” – come il Suo Presidente ha scritto – non ha forse sollevato una questione reale?
Tanto più che l’allegato cartello di inizio di attività recita il Suo nome e cognome, assieme a quello di altri, quali proprietario del fondo. Quando dunque il fondo era interessato ai lavori, Lei, assieme ad altri, figurava come proprietario e qualcuno di questi (proprietari) avrà ben richiesto i permessi e non certo l’impresa che solo dopo è subentrata nel possesso tramite permuta. Tanto per chiarezza, quando Lei afferma che “il terreno dove sono stati costruiti (i posti macchina – n.d.r.) era in precedenza di nostra proprietà etc.” lo era anche durante i lavori di costruzione, come recita il tabellone a Suo tempo esposto secondo legge. Insomma, egregio Avvocato, a che gioco giochiamo? Poiché le persone come Lei hanno, per mia personale esperienza, grande autoironia, questa storia mi fa venire in mente, cambiando palcoscenico e vile pecunia, quel deputato che non sapeva di abitare in una abitazione Sua ma acquistata da altri!
Le rendo comunque atto che la vendita dei posti macchina è stata effettuata quando Lei non era più proprietario e le rendo anche atto di essersi “ribellato” all’operazione acquisto, “astenendosi”.
Spero che quanto scritto la soddisfi, ma Lei soddisfi me e i nostri non pochi lettori: chi ha richiesto i permessi in Comune? Lei che voleva costruire posti macchina senza venderli poi alla Fondazione per evitare l’ipotesi di conflitto di interesse o chi? Come diceva un suo vecchio maestro, “a pensare male si fa peccato, ma talvolta ci si azzecca”!
Per il prosieguo delle Sue osservazioni alle domande di questo blog, la ringrazio per essere, unico per ora, uscito allo scoperto confutando e spiegando. È l’obbiettivo di questo blog e dei suoi post sulla Fondazione: trattandosi di denari nostri è un Suo obbligo nonché dovere spiegare il perché di certe operazioni.
Vorrà convenire con me che se il blog non avesse puntato il proprio interesse su un organismo che distribuisce milionate di euri “nostri” nell’arco di n° 8 adunanze annuali di Consiglio Generale, di cui Lei è membro, come da Bilancio di Esercizio 2011, la regola del «fo ma non dico» regnerebbe ancor più sovrana in codesto mondo di “grandi professionalità”.
A queste mi appello umilmente, affinché il 28 febbraio esca allo scoperto – per il bene e l’interesse di tutti – il percorso che ha portato ad acquisire dieci milioni (nostri) di titoli spazzatura, e magari si arrivi alla normale conclusione mentale che il tempo sta cambiando e così pure debbono fare le persone, lasciando il posto ad altri, più meritevoli e meno inquadrati. Dico questo tenendo un orecchio puntato sui risultati elettorali.
Che altro debbo dirLe? Continui a seguirci sul blog e ad offrirci le Sue valutazioni, suggerimenti ed anche consigli. La presunzione del “migliore”, mi creda, non alberga qui.
Un’ultima cortesia Le chiedo, leggendo l’assioma di Bohr, anche se credo sia cortesemente rivolto a me.
Lo legga anche al Chiar.mo Prof. Paci, che più volte ho invitato a farsi da parte, e lo inviti a restare al suo posto. Sa, Avvocato, se nella frase da lei citata è nascosta anche l’alternativa alla Presidenza della Fondazione, potremmo rischiare di andare di male in peggio…!
Non se ne abbia. Cordialmente,
Felice De Matteis
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[Martedì 26 febbraio 2013 | 10:31 - © Quarrata/news]

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