SAN MARCELLO-MONTAGNA. Alle domande compare sul nostro post Ruberie
in Comunità Montana. Il Comitato per il recupero scrive ai candidati al Parlamento
risponde ora Giuseppe Montagna:
Le
iniziative da mettere in essere potrebbero essere tante, però prima voglio dire
che quando fummo messi a conoscenza della situazione, la mia reazione è stata
nel chiedere agli amministratori di fare un passo indietro chiedendo alla
Regione di nominare un commissario cioè un soggetto terzo per fare luce sulla
vicenda.
Questa
proposta non fu accettata da chi allora era a capo dell’ente, come non fu
accettata la costituzione di una commissione consiliare d’indagine.
Ci
dissero che loro si sarebbero assunti le loro responsabilità nel portare avanti
un’azione di verità (?).
L’azione
è stata quella di affidare un incarico a un signore che ci è costato circa 45
mila euro per dirci cosa? Che erano state sottratte delle risorse dal signor
S.G. che forse la somma era 1 milione di euro oppure 2 oppure 3… per scrivere
una relazione dove le responsabilità non venivano accertate? Dove si cercava di
dire che forse esistevano delle connivenze?
Che
dire? A oggi tutti sanno come sono andate le cose, il signor S.G. è a piede
libero… la Comunità Montana è stata chiusa… si sono perse centinaia di migliaia
di euro… e i responsabili di questa vicenda chi sono?
Mi
chiedo come mai non si è denunciato chi doveva controllare la regolare gestione
degli atti (vedi revisori dei conti, vedi tesoriere, ecc.); come mai non si è
provveduto a denunciare le connivenze. Oppure come mai si è voluto chiudere l’ente
così in fretta e furia?
Credo
che forse l’unico atto concreto che possiamo fare debba essere quello di
cancellare dalla scena politico-istituzionale coloro che si sono resi
conniventi a quest’azione di malaffare, oltre a sporgere una denuncia nei
confronti di chi era preposto a controllare; di chi gli ha parato il sacco; di
chi gli ha dato il contante senza chiedere o segnalare questo vizietto che
ormai era consolidato negli anni, oppure verificare se vi fossero state queste
segnalazioni e magari sono rimaste chiuse in un cassetto.
Giuseppe Montagna
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 22 febbraio 2013 | 17:38 - © Quarrata/news]
Ehi, Voi del Blog, mettete un pulsante "mi piace" e clickeremo sopra. Quanto riporta in sintesi Giuseppe è assolutamente condivisibile e sono molte, anzi troppe le domande a cui fa riferimento e sono senza risposta. Cosa, ma soprattutto perché? Non ci è dato sapere come non sapremo mai i motivi o i dettagli della mancata "unione speciale dei comuni". Se fai queste domande in un'assemblea sei bollato come "sterile polemica". Cari signori che sedete nelle poltrone sacre, anche il Papa sta scendendo dal pulpito, fatelo anche Voi! Grazie.
RispondiEliminaServono due pulsanti. Uno per cliccare anche MI PIACE sui commenti. Questo del Sichi è davvero condivisibile. Quando a guidare c'è il PD, nessuno risponde. Iniziano le indagini psico-sociologiche e si sfuma sulle analisi storiche, con ampia dietrologia. Se qualcuno ficca nell'assemblea delle domande "intelligenti" e critiche, allora è uno che ama la polemica. Guardate a Siena con il MPS. La città è ancora anestetizzata dall'ammanco di 730 MLN, ma ognuno dei cittadini intervistati, tiene un profilo di "comprensione" e distacco per vicende ormai passate, dovute anche al fatalismo corrente...e a un incomprensibile "perdonismo".
RispondiEliminaCosì è a Pistoia, l'ignavia è data all'annullamento della coscienza, portato dall'ideologia.
Un lettore ci chiede di pubblicare il commento che segue:
RispondiEliminaUn vecchio adagio riportava che erano i GESUITI a rispondere con delle domande a delle domande.
Posso capire (visto il nuovo ruolo politico che lo vede alleato con UDC e MONTI) il post di DON PEPPINO, che certo non contribuisce a fare chiarezza su tutte le responsabilità dell’affare comunità M.
Non ho capito quale era il suo ruolo... Mi risulta che la C.M. era governata da una GIUNTA dei SINDACI e, prima ancora l’assetto istituzionale prevedeva una maggioranza di governo ed una opposizione.
La chiusura?... Pietra tombale sulle responsabilità politiche di chi governava e di chi (opposizione) aveva il ruolo istituzionale di proposta e CONTROLLO.
Certamente DON PEPPINO ci chiarirà quali erano i suoi ruoli nell’ente.
Mi sono permesso di dare io una risposta interpretativa all’amico Gabriele per quanto riguarda la chiusura.
Per tutte le altre ci penseranno chi, nei vari ruoli, ha vissuto quelle stagioni…
RENE COPPI
GIUSEPPE MONTAGNA RISPONDE A COPPI
EliminaCaro René,
non capisco come tu possa definire e definirmi (Don) oppure gesuita… Penso che tu ti faccia prendere da una sorta di dissociazione della realtà dovuta da una sorta di chissà quale risentimento nei miei confronti… Comunque me ne farò una ragione... Per lo più se tutto questo scaturisce da una tua visione banale e qualunquista della realtà.
Potrei continuare nel dirti che forse è meglio essere gesuita che fariseo oppure ti piace essere chiamato chaverim?
Detto questo il mio ruolo caro mio amico chaverim è stato quello di vice presidente con delega al personale e patrimonio per circa 8 mesi, ruolo ricoperto presentando una nuova pianta organica dove veniva separato il ruolo di tesoriere da quello dell’economo: non riuscii a fare votare il provvedimento poiché vi furono le nuove elezioni ed altri subentrarono nel mio ruolo, ecco mi chiedo: come mai non fu portato il provvedimento in votazione? Se t’informi bene potrai comprendere meglio chi mi sostituì e prese le deleghe che mi erano state affidate… magari potrai chiedergli il perché non ha portato il provvedimento in votazione.
Magari si potrebbe anche parlare del Villone per capire cosa sia successo e di come mai una persona, (all’epoca consigliere comunale... Ti ricordi chaverim? ) si è tanto sperticato per la gestione della mensa comunale da appaltare ad alcuni privati e di come mai sia fallita tutta l’operazione per la gestione da parte dei medesimi privati… per poi portare un conto in Comunità Montana per poter vedere di essere remunerati di una attività mai iniziata.
Mi dimenticavo di dire che allora si elogiava il presidente dell’epoca, il Commendatore, poiché si era preso l’impegno insieme al Sig. S.G. di trovare il modo di pagare un’attività mai svolta.
Cosa che il sottoscritto quando è subentrato nel ruolo di vice con delega al patrimonio si oppose a tale operazione.
Per ora mi fermo qui, e rimango a tua disposizione per qualsiasi cosa.
Giuseppe Montagna
Quando si colpisce nel segno.....di solito si hanno reazioni scomposte..Nessun risentimento nei tuoi confronti,chi fa politica o ha fatto politica,sa bene che certi sentimenti nei riguardi degli avversari o di semplici cittadini,portano alla perdita di lucidità e danneggiano l azione politica.Non ti sembra che la malagestione politica della C.M,il mancato controllo,e l impostazione mentale di molti,che si puo riassumere nel....VOGLIAMOCI TUTTI BENE, abbia causato un danno alle popolazioni montane?Con l annientamento della C.M è andato perduto anche il suo patrimonio immobiliare,valutabile in qualche milione di euro dei quali i cittadini sono stati privati.Di questi fatti,oltre alle responsabilità penali,vanno ricercate le responsabilità politiche,e penso che tu sia in linea con me per questo.Poi ci sono altre responsabilità per quanto riguarda il funzionamento dell 'ente. La politica è programmazione,è miglioramento anche degli errori del passato....tutto cio impone delle riflessioni sul proprio operato.Comunque caro PEPPINO stai tranquillo non sei circondato da gente cattiva che ti vuole male......per dimostrartelo se un giorno ci ritroveremo in VAL di LUCE sarò lieto di offrirti da bere in amicizia.La garbata polemica per me finisce qui. RENE COPPI
EliminaGiuseppe Montagna chiede che sia inserita questa sua risposta a René Coppi.
EliminaLo facciamo e – sull’argomento – chiudiamo i commenti di questo post per evitare che la questione diventi un “duetto”, cosa che non rientra nello spirito dell’informazione.
e.b. blogger
MONTAGNA A RENÉ COPPI
Caro René,
nessuna reazione scomposta ma solo pura verità, io sono stato l’unico che ha denunciato una situazione che si era venuta a creare in Comunità Montana... Vedi caso dei rimborsi chilometrici dell’allora assessore G.I.
Non ho mai sentito la tua voce quando eri consigliere comunale di San Marcello contro la Comunità Montana, anzi come dicevo nel post precedente ti sei dato molto da fare per fare altro.
Per quanto riguarda la lucidità forse ti è venuta meno da quando non frequenti più il nostro Comune, salvo per quando ci sono le elezioni per cercare di trovare sponde a destra e a manca… Non mi sorprendo, fa parte del tuo carattere cercare di navigare stando a galla…
Concludo volendo rassicuranti che la mia tranquillità non dipende certo da te e dai tuoi commenti e sono sempre disponibile a trovarsi in Val di Luce a bere un digestivo: pago io s’intende, ma solo dopo che mi avrai offerto un pranzo alla mensa comunale.
Con rinnovata stima, ti saluto compagno René.
Giuseppe Montagna
Altre circostanze e fatti senza però far nomi. Sempre criptati. Se non si fanno, si creano altri sospetti e individuabili solo da pochi, da chi è transitato in C. M.
RispondiEliminaMa chi riuscirà a far saltare il coperchio di questo pentolone che contiene i segreti e i misteri della Comunità Montana e non solo, ma anche di tutte le amministrazioni della montagna?
Ho la sensazione che chi c’è comunque passato, indipendentemente dall’incarico, non abbia dato nei due anni passati e non stia dando un significativo contributo per farlo saltare.
Non è possibile sentire tutti quelli che hanno avuto incarichi, tolto il reo confesso che tiene ovviamente la bocca ben chiusa, che dicono di non essersi MAI accorti di quello che è successo per decine di anni.
Stiamo venendo a noia nel ripetere sempre le stesse cose. Si deve agire nel prospettico e pretendere le motivazioni di scelte non condivise o non chiare. Apprezzo la fermezza del comitato per il recupero che sta perseguendo un nobile obiettivo. Spiace solo che questo aspetto sia vissuto come una vendetta piuttosto che un atto di giustizia. TUTTI abbiamo colpe, per caso mi è capitato un estratto del bilancio della CM a metà degli anni '90; già erano presenti una montagna di residui, legittimi come attestato dai revisori. Se fosse un'impresa si chiamerebbero insoluti e non sarebbe una bella cosa ... a tutti i lettori le logiche conclusioni.
RispondiElimina